Il successo, Mauro Repetto al ballo, Max Pezzali al canto, il sogno di un’Italia degli anni Novanta che rivive oggi e rivivrà per sempre nelle loro canzoni e nella serie Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883. Tutto questo erano gli 883. Dopo lo straordinario successo della serie Sky diretta da Sydney Sibilia, una raccolta firme per chiedere la reunion, il racconto di Repetto sull’abbandono del gruppo nel lontano 1994 e una questione ancora da chiarire tra Max Pezzali e il produttore discografico Claudio Cecchetto, abbiamo saputo che il comune di Pavia ha deciso di conferire un sansirino, ovvero il premio della città di Pavia ai suoi cittadini illustri proprio a Repetto. Scelta che, secondo il Quotidiano Nazionale, non sarebbe stata molto apprezzata dallo stesso Pezzali. Ma perché?
“Le buste con i nomi dei ‘papabili’, infatti, sono state aperte soltanto giovedì sera, la candidatura di Mauro Repetto è stata depositata il 18 novembre, ma già il 6 i legali che curano l’immagine di Max Pezzali hanno cercato di mettere le mani avanti. Lo hanno fatto con una lettera al sindaco Michele Lissia regolarmente protocollata nella quale chiedono di ‘soprassedere dal conferimento del riconoscimento a Mauro Repetto a causa del successo della serie televisiva’”, scrive il Quotidiano Nazionale. Insomma, nella missiva firmata dagli avvocati Lucia Maggi e Domenico Capra pare che si evidenzi il fatto che l’ex membro degli 883, Mauro Repetto, “dopo un brevissimo periodo di tempo ha preso una strada diversa lasciando solo Max Pezzali a rappresentare gli 883”, come riporta di nuovo il Quotidiano. Il rischio, premiando solo Repetto, sarebbe dunque quello di escludere proprio Max Pezzali, la bandiera della band. Inoltre, i legali hanno ricordato la guerra sul simbolo degli 883 che vede Pezzali contrapposto a Cecchetto. Tornando al premio del comune di Pavia, lunedì è attesa la ratifica dei premi da parte del Consiglio comunale. Intanto, Pietro Alongi, il consigliere comunale del Pd, ha spiegato: “Ho proposto di attribuire la benemerenza a Mauro Repetto perché sta portando Pavia in tutti i teatri d’Italia che tocca con il suo tour ‘Alla ricerca dell’uomo ragno’. È anche grazie a lui se oggi si parla della città a livello nazionale”. Emerge poi un dettaglio significativo. Max Pezzali avrebbe già ricevuto il sansirino ben 29 anni fa, e il regolamento vieterebbe di assegnarlo nuovamente.
Il commento di Max Pezzali e Mauro Repetto
Scatenato il polverone fuori e dentro i social, Max Pezzali ha colto l'occasione per chiarire la questione. Sul suo profilo Instagram, il cantante ha pubblicato un paio di foto in compagnia di Mauro Repetto con un messaggio per rassicurare i suoi fan: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. E Mauro Repetto come ha reagito? “Stessa storia, stesso posto, stesso bar”, parafrasando Gli Anni degli 883. In un post simile sul suo profilo Instagram, pubblicato poco dopo quello di Pezzali, si legge: “Le strade possono anche dividersi, ma le canzoni e i ricordi che abbiamo costruito insieme resteranno per sempre. Solo buona musica e sogni condivisi”.