image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo fatto vedere “Hanno ucciso l’uomo ragno”, la serie Sky su Max Pezzali e Mauro Repetto, a uno che non ha mai ascoltato gli 883. E si è commosso perché…

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

31 ottobre 2024

Abbiamo fatto vedere “Hanno ucciso l’uomo ragno”, la serie Sky su Max Pezzali e Mauro Repetto, a uno che non ha mai ascoltato gli 883. E si è commosso perché…
Gli 883 sono un simbolo degli anni Novanta, ma piacciono a tutti? Abbiamo fatto vedere la serie Sky “Hanno ucciso l’uomo ragno” a uno dei nostri redattori, che non ha mai ascoltato o apprezzato Max Pezzali e Mauro Repetto. E il risultato è stato…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Uno si immagina l’educazione come una linea che cresce, come il pil (si spera), come l’aspettativa di vita, come la qualità della salute. Se la aspetta come un progresso. E invece l’educazione è almeno un sismografo, se non semplicemente una lunga retta che va sempre più giù. Anzi, più crolla più le cose vanno meglio. L’ho capito guardando Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883, la serie su Max Pezzali e Mauro Repetto. Per uno che cresce sentendosi un po’ l’Alain Elkann che legge Proust in treno non serve un bagno di umiltà, ma il primo album degli 883. Serve capire com’è nato e perché, cosa c’è dietro, la voglia, la fame, quel che ti pare, ma anche la goffaggine dei sentimenti, l’amicizia, Pavia (la provincia, come la chiamano). Forse non andrò mai a sentire un concerto di Max Pezzali, ma mi sono commesso quando ho capito chi ha ucciso l’uomo ragno (e quando ne ho scoperto l’identità). 

Ho riso pensando a quanto avessero torto gli stoici, la virtù non te la porti dietro ovunque tu sia (e infatti Seneca con una mano scriveva eroicamente, con l’altra pregava la mamma di farlo tornare a casa dall’esilio), è lì che aspetta di rivederti, negli stessi posti dove hai vissuto veramente, non in modo letterario e pacchiano, sbucciandoti un ginocchio, annoiandoti mentre giochi a freccette in un bar sperduto e deserto insieme a due gemelli (e lo fai ogni sera, sempre la stessa cosa). Alla fine Kant, che aveva l’atteggiamento del monaco secondo Schiller, non se ne andò mai dalla sua città e si dice che i campanili sincronizzassero gli orologi quando passava per il centro, tanto era abitudinario. È vero, Max Pezzali e Mauro Repetto hanno cercato di rubare al mondo là fuori un’ora di libertà dalla provincia. Ma han finito per donare un’ora della loro vita, della loro Pavia, a tutto quel “fuori”, al mondo che stava a guardare. E capisci anche questo: dove vuoi fuggire? Da cosa. Perché. Sono tutte le stupide domande che non ci poniamo mai quando partiamo. 

Max Pezzali e Mauro Repetto arrivano tardi ai loro orali di maturità. Una scena dalla serie Sky "Hanno ucciso l'uomo ragno"
Max Pezzali e Mauro Repetto arrivano tardi ai loro orali di maturità. Una scena dalla serie Sky "Hanno ucciso l'uomo ragno"
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

Crediamo che basti vivere a Bologna per essere Francesco Guccini, che serva andare a Roma per girare un grande film neorealista. O che serva andarsene all’estero per scoprire il mondo. Ma quanto sappiamo di quello che ci lasciamo indietro? Chi abita dietro la scuola dove siamo andati per cinque anni? Ora che giochi ci sono nei parchi pubblici? Il treno passa sempre allo stesso orario? Esistono ancora i biglietti dei treni cartacei venduti al tabaccaio? A Bologna la maggior parte del tempo le chiese son tutte chiuse. Da dove vengo io non sono chiuse mai. Forse perché quel che hanno da dire non entra nella navata e spalancano le porte per non esplodere. Bellissimo commuoversi a San Pietro, davanti alla pietà. Ma basta un Capellone affrescato dagli allievi di Giotto (della scuola riminese), alle tre di pomeriggio, poco prima di tornare a ripassare l’elettromagnetismo per il compito di fisica che andrà male, per sentire il cuore cedere un poco. 

Torniamo a Max Pezzali e Mauro Repetto. Loro lo hanno capito senza dover scomodare chi ho scomodato io, che ancora non sono tanto coraggioso da accettare che si possa pensare la cosa giusta anche senza aver letto centinaia di libri. Bello quando Repetto suggerisce a Pezzali di cantare in italiano: è come parliamo. Non è una cosa da poco. Loro dicevano “non me la menare”. E io? Non lo ricordo più; come si diceva, quand’ero con i miei amici, “non me la menare”? Non lo so, mi sforzo, non riesco a ricordarlo. E allora per un attimo, ascoltando Non me la menare degli 883, mi dico: forse anche io dicevo così. Mi hanno restituito un pezzo di verità, lo hanno fatto senza alcuna pretesa, con un giro di accordi che non mi dice nulla. E mi torna in mente una frase che ripete sempre mio padre, è di Lucio Dalla: “Ma l’impresa eccezionale, dammi retta è essere normale”. Ho scoperta gli 883 dopo Nick Cave e Fabrizio De André: sono andato indietro? No, semplicemente più a fondo. 

Max Pezzali e Mauro Repetto
Max Pezzali e Mauro Repetto
https://mowmag.com/?nl=1

More

883, Cecchetto: “Max Pezzali? Passiamo ad altro. Serie Sky? Non ho visto una puntata, ma l’ho scritta io la storia. Mauro Repetto? Sognatore”. E su “Hanno ucciso l’uomo ragno”, Jovanotti, Amadeus, Fiorello e la radio…

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Il produttore del mito

883, Cecchetto: “Max Pezzali? Passiamo ad altro. Serie Sky? Non ho visto una puntata, ma l’ho scritta io la storia. Mauro Repetto? Sognatore”. E su “Hanno ucciso l’uomo ragno”, Jovanotti, Amadeus, Fiorello e la radio…

Cecchetto: “Serie Sky sugli 883? Non ho gradito una cosa. Max Pezzali? Parliamo di cose belle. Per dirla con Vasco Rossi…” E su Mauro Repetto, Jovanotti, Bonolis e De Martino…

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Hanno ucciso l'uomo ragno?

Cecchetto: “Serie Sky sugli 883? Non ho gradito una cosa. Max Pezzali? Parliamo di cose belle. Per dirla con Vasco Rossi…” E su Mauro Repetto, Jovanotti, Bonolis e De Martino…

883: rancori al veleno su Mauro Repetto? La moglie di Max Pezzali: “Cisco, l’unico amico di Max, che non ha mai sfruttato il suo talento”. Cosa voleva dire Debora Pelamatti?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Nessuno indietro lo riporterà...

883: rancori al veleno su Mauro Repetto? La moglie di Max Pezzali: “Cisco, l’unico amico di Max, che non ha mai sfruttato il suo talento”. Cosa voleva dire Debora Pelamatti?

Tag

  • 883
  • Attualità
  • Cinema
  • Max Pezzali
  • Opinioni
  • recensione
  • Serie tv
  • Sky

Top Stories

  • Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...

    di Beniamino Carini

    Ma davvero Mario Sechi ha sostituito Alessandro Barbero a Rai Storia? La notizia circola, Gli stati generali attacca (ma cancella), è in trend su Google ma tutto è riesploso da un post su Facebook...
  • Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?

    di Beniamino Carini

    Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?
  • Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…

    di Giulia Ciriaci

    Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…
  • "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop

    di Emiliano Raffo

    "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop
  • E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...

    di Jacopo Tona

    E CHE SI FA? Temptation Island, l'intervista impossibile ad Alessio Loparco: “Sto cercando lavoro, questa storia ha prodotto solo cose negative. La tv una parentesi da chiudere”. Ma davvero si sposa con Sonia Mattalia? E poi...
  • LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?

    di Irene Natali

    LA TV FA SCHIFO: basta Pippo Baudo da morto in prima serata per capirlo. Papaveri e Papere, replica del 1995 su Rai 1, è più vivo di Zona Bianca su Rete 4?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Arisa, “Canta ancora” per il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” è la vera risposta al bullismo e all’omofobia (anche quella di chi, al Festival di Roma, urlava “fro*io”). E ora, che è morto anche Leo Calcina a soli 15 anni…

di Roberto Alessi

Arisa, “Canta ancora” per il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” è la vera risposta al bullismo e all’omofobia (anche quella di chi, al Festival di Roma, urlava “fro*io”). E ora, che è morto anche Leo Calcina a soli 15 anni…
Next Next

Arisa, “Canta ancora” per il film “Il ragazzo dai pantaloni...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy