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Ok, ma chi caz*o sono i La Sad? Tra inni alla droga e depressione a Sanremo vogliono mandare tutti a fanc*lo

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

3 dicembre 2023

Ok, ma chi caz*o sono i La Sad? Tra inni alla droga e depressione a Sanremo vogliono mandare tutti a fanc*lo
Tra i 30 cantanti in gara al prossimo Festival di Sanremo, non mancano illustri sconosciuti. Per esempio, Amadeus ha annunciato nella rosa i giovanissimi La Sad, band emergente che può già contare su 80mila follower Instagram, psicofarmaci, droghe e depressione. La loro missione annunciata? Mandare tutti a fanc*lo. Conosciamoli meglio, ma only the brave...

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Il grande giorno è arrivato. Amadeus in smoking al Tg1 delle 13.30 ha annunciato la rosa dei trenta Big in gara al prossimo Festival di Sanremo. Nella settimana santa che stavolta andrà da martedì 6 a sabato 10 febbraio vedremo grandi ritorni sul palco dell'Ariston come quelli di Negramaro, Il Volo, Emma, Annalisa, Loredana Bertè, Nek e Renga (in malefico duo). Come anche prime assolute di peso, si pensi ad Alessandra Amoroso. Non mancano, naturalmente i nomi dei soliti illustri sconosciuti. Tra questi, vogliamo soffermarci sulla band punk rock all'italiana che prende il nome di La Sad. Tre giovani elementi, 80mila follower su Instagram (destinati a crescere), l'emoji di un cuoricino spezzato nella bio. Già visti sul palco del Love Mi, dove duettarono con J-Ax (che si disse pazzo di loro), potrebbero andare a costituire la quota pogo (e soprattutto polemica) della faunistica dell'Ariston. Tra inni alla droga, psicofarmarci e depressione, andiamo, con coraggio, a scoprire chi caz*o siano pure questi scappati di casa. O grandi artisti, chissà. 

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Theø, Plant e Fiks sono i tre componenti della band che si definisce "emo trap". Hanno tra i 22 e i 34 anni, arrivano rispettivamente da Brescia, dalla Puglia e da Verona e, nel 2020, si sono incontrati nel capoluogo milanese decidendo di mettere su il complessino che vedremo a febbraio sul palco dell'Ariston. Un paio di dischi all'attivo ("Sto nella Sad" e "Sto nella Sad Deluxe") entrambi fuori nel 2022, il trio può vantare un plotone di singoli anche in collaborazione con nomi più o meno noti dello showbiz giovane (da Naska a Bnkr44). A sopresa, hanno duettato anche con le vecchie glorie emo anni Dieci dAri nella cover della loro Wale (tanto Wale). Perché un tormentone teen è per sempre. 

Interessante, e sicuramente poco festivaliero, l'attitude della band. In un'intervista a Rolling Stone, mettono in guardia la scena musicale nostrana al grido di: "Stiamo per togliervi il lavoro". Poi, l'elogio alle sostanze stupefacenti. Parla Plant: "Non bisogna demonizzare la droga. La chiusura mentale di certa gente non mi piace, quando sappiamo che viene usata in tutti gli ambienti". Da qui, Fiks inneggia a Morgan: "Un grande, lui è punk vero!", mentre Theø prova a rimettere i remi in barca (pressoché fallendo): "Comunque non vogliamo invitare i ragazzi a drogarsi, noi stiamo lavorando sulle nostre dipendenze. Solo, pensiamo che bisognerebbe fare più studi intorno alle droghe, senza pregiudizi. Non hanno lo stesso effetto su tutte le persone". Almeno uno di loro, comunque, come sbandierato in un reel Instagram fissato in alto nel profilo della band, è già finito al gabbio. 

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(Poco) incredibile a dirsi, i La Sad vedono tutto "Sad". Lo dicono i titoli dei brani covati finora: Summersad (pezzo di cui esistono pure "sequel", fino al 4 per il momento), ma anche "Niente X Sempre" e naturalmente "Toxic". La depressione, in effetti, è raccontata dai ragazzi come leit motiv della loro vena creativa: "Non vediamo nessuna speranza, per ora. Non ci rendono felici le cose che rendono felici tutti gli altri, nemmeno spendere soldi. La depressione ci ha fatto perdere interesse nei confronti di tutto ciò che non riguardi la nostra musica". Allegria!

Se non altro, Amadeus (forse) non rischia lo scivolone politico, visto che il trio non se ne interessa minimamente. Per dirla con le parole di Plant: "Mi stava simpatico solo Berlusconi perché si chiavava le tipe". "Non parleremmo mai di politica in un pezzo perché è proprio un argomento scacciafiga", chiosa Fiks. Infine, un bel motto programmatico conclusivo: "Noi siamo i La Sad e dopo di noi niente sarà più come prima". Neanche Sanremo? Staremo a vedere. Intanti, sulla carta si configurano come il peggior incubo di Red Ronnie... 

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