Massimo Ranieri partecipa al Festival di Sanremo 2022 con l’intensa e struggente ballad Lettera di là dal mare. Il brano è perfettamente nelle corde della storica voce che vinse la kermesse nel 1988 con quel capolavoro di Perdere l’amore. A giudicare dal suo repertorio o anche solo dalle canzoni immortali per cui siamo abituati a conoscerlo (e amarlo), forse non ci aspetteremmo di vederlo… in versione punk. Eppure è successo. Rose rosse per te? No, giacca lunga alla Matrix, ghigno malefico, crapa pelata e tatuaggio sul collo, Ranieri ha dato vita a una sorta di propria nemesi nel film Riccardo va all’inferno (2017), presentato fuori concorso al Torino Film Festival. Dopo aver dato un occhio alla nostra gallery, siamo sicuri che già non potete fare a meno di saperne di più. E quindi, rilanciamo con una chicca: nel cast della pellicola è presente anche la co-conduttrice della terza serata del Festival, Drusilla Foer (qui, in borghese, ovvero il ruolo è andato all’attore che le dà vita, Gianluca Gori).
Riccardo va all’Inferno (regia di Roberta Torre, un David di Donatello come Miglior Regista Esordiente grazie al film Tano da morire nel 1998) è un ambiziosissimo e allucinato lungometraggio che vuole essere una reinterpretazione dark del Riccardo III di Shakespeare. Le musiche e le canzoni originali del film vantano anche la prestigiosa firma di Mauro Pagani che definisce l’opera un “musical rock surreal punk”. Se volete dare un occhio a questo capolavoro di surrealtà, lo potete recuperare su Chili, Tim Vision o Infinity.
Nel frattempo, vi raccontiamo la lisergica trama: Riccardo Mancini (Massimo Ranieri) esce dall’ospedale psichiatrico giudiziario dove ha trascorso lunghi anni per un delitto misterioso. È deciso a vendicarsi e conquistare il Potere all’interno della sua famiglia malavitosa; non avrà scrupoli nello sbarazzarsi dei suoi fratelli e di quanti ostacolano il suo cammino e lo farà cantando. Il suo piano sembra perfetto ma, ahilui, non ha fatto i conti con la vera anima nera della famiglia: la potentissima Regina Madre. Il film, per quanto volutamente grottesco e assurdo, non passa inosservato ai David di Donatello del 2018 mettendone in saccoccia ben quattro: Miglior Trucco, Acconciature, Scenografia e Costumi. E adesso andiamo a spiegarvi che c'azzecca Drusilla Foer...
Mistero svelato: nel cast, troviamo anche la co-conduttrice della terza serata del Festival di Sanremo 2022 Drusilla Foer, qui nel piccolo ruolo de Il Dottore (interpretato dall’attore che ha dato vita al personaggio di Drusilla, Gianluca Gori). Ranieri e la Foer, dunque, si erano già incrociati sul set di un’incredibile avventura lavorativa di successo. Ci sarà un bis?