Barbara D'Urso aveva querelato Naike Rivelli per diffamazione per dei video pubblicati nel 2019 sui propri account social. L’attrice, cantante e influencer, in questi contenuti, criticava il programma dell’epoca, Pomeriggio Cinque. Nello specifico, come spiegato dall’avvocato di Rivelli Antonio Pelle, “il primo video riguardava un intervento di Sgarbi dove si parlava del suo appeal sessuale e dove sia Sgarbi che la D’Urso scherzavano tra loro; e Naike ha fatto un commento su quel modello di televisione, che in quel periodo aveva un enorme audience, e ha detto: 'Come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash'…”. Ieri in Tribunale ad Alessandria Naike è stata assolta da un capo di imputazione, ma condannata a una multa da 800 euro per un’altra contestazione (per la quale ha già annunciato che andrà in appello). Ma dopo alcuni titoli di giornale, oggi a scendere in campo è direttamente Ornella Muti, la madre di Naike, che su MOW ci tiene a precisare come l’informazione non abbia riportato correttamente le notizie e manda direttamente un messaggio a Barbara D’Urso: “Mi dispiace molto che tutta questa vicenda sia nata da una denuncia di una signora, che in tv si spacciava per una mia amica intima, e che diceva che i figli non vanno mai toccati”.
Il messaggio di Ornella Muti
"Ci tengo a precisare, in relazione alle notizie che stanno già circolando in rete sull’udienza di mia figlia di ieri ad Alessandria, che il tribunale ha riconosciuto la non colpevolezza di Naike Rivelli relativamente al suo commento alla diretta di Barbara D’Urso sull’intervista di Silvio Berlusconi. Per il momento, riguardo all’altro episodio contestatole, a fronte di una richiesta di condanna addirittura alla reclusione per 8 mesi, il tribunale ha deciso per una semplice multa di 800 euro in relazione alla quale verrà fatto appello con l’auspicio di ottenere la piena assoluzione di Naike. Non solo, vogliamo che venga così ribadito il diritto di libertà di opinione e di pensiero. Ma anche dagli organi di informazione, nella scelta del titolo degli articoli, ci si aspettava una maggiore attenzione al riconoscimento che c’è stato - per ora in parte - al diritto di una vera espressione della propria opinione! Mi dispiace molto che tutta questa vicenda sia nata da una denuncia di una signora, che in tv si spacciava per una mia amica intima, e che diceva che i figli non vanno mai toccati.