Proprio oggi, 17 maggio 2024, è uscita un'intervista che magnifica Frank Matano e il suo nuovo progetto, Over Sympathy. Si tratta di serate itineranti, le prime tre si sono svolte a Roma e stasera ci sarà l'esordio milanese presso il noto locale Santeria Toscana 31. 40 euro (va bene, 39) di ingresso per assistere a uno show il cui concept sulla carta è molto chiaro: l'ex YouTuber chiama sul palco comici emergenti, estratti a sorteggio tra gli iscritti, e concede loro 90 secondi per sfoderare un pezzo che possa convincere lui, una giuria composta da due famosi amici suoi e il pubblico tutto. Dopo la breve esibizione, una piccola 'intervista' per dare la possibilità al giovane aspirante performer di presentarsi e farsi conoscere ancor meglio. Di base, una classica serata a microfono aperto, se non consideriamo il costo del ticket d'ingresso. Di certo farà a gola a molti: non capita tutti i giorni di potersi esibire di fronte a grandi nomi del panorama comico italiano. Negli show romani, per esempio, hanno fatto parte della 'giuria' Valerio Lundini, Maccio Capatonda, Daniele Tinti e Stefano Rapone. Sembra un'occasione meravigliosa, un dono del cielo per ogni aspirante comedian. E allora perché stiamo ricevendo così tante testimonianze horror riguardo a Over Sympathy? Un partecipante deluso e rancoroso ci può sempre essere, anche due, perfino dieci. Ma quando i numeri degli indignati si fanno più ingenti e crescono di giorno in giorno, viene il sospetto che qualcosa stia andando storto in questa faccenda. C'è chi ce la racconta come "La peggior esperienza della mia vita, bullismo puro". Altri assicurano che "nessuno sia uscito felice dalla sala, dopo aver assistito a tutte quelle umiliazioni gratuite sul palco". Cerchiamo di capire che cosa diavolo sia Over Sympathy e come mai Frank Matano ci venga descritto come "uno così distante dalla realtà da non capire quante ossa rompe quando decide di saltellare sulle teste altrui solo per spasso personale".
Che l'ambiente dei comici emergenti non sia il mondo della Fate e dei Croissant appena sfornati, di recente lo aveva già fatto capire a chiare lettere Eleazaro Rossi con un post Instagram di forte denuncia nei confronti del canale Comedy Central. Le sue parole erano rimaste (purtroppo?) inascoltate, ma Over Sympathy di Frank Matano forse ci dà occasione di tornare sul tema. Perché è giusto che se ne parli, che si vada a indicare cosa, magari, non funziona nel sottobosco della risata nostrana. A quanto ci viene raccontato, per esempio, gli aspiranti comici sorteggiati nel corso delle serate chez Matano hanno raramente occasione di poter esporre il proprio pezzo per intero (e stiamo parlando di 90 secondi, non dieci minuti). Puntualmente o quasi, vengono interrotti dal mattatore-mattacchione Frank Matano già alla prima frase. Alcuni pare siano stati addirittura scacciati in malo modo dal palco ancor prima di aprir bocca. Perché? Perché il conduttore trovava divertente farlo. Ora immaginate di essere un aspirante comedian che riesce a ottenere l'opportunità di esibirsi di fronte a Matano, Lundini, Maccio... e di ritrovarsi deriso e umiliato davanti al pubblico di un locale pienissimo senza nemmeno aver detto una parola. O anche al primo inciampo. C'è chi ci racconta di aver preso la macchina ed essersi fatto per tre sere di fila 500 km direzione Roma, nella speranza di avere una chance. Ovvio, nessuno gli ha puntato una pistola alla tempia per obbligarlo ad andare lì. Però, immaginiamo la delusione nel momento in cui si sarà ritrovato nell'impossibilità di dire il proprio pezzo perché... Matano e compagnia volevano solo ridergli in faccia, aprioristicamente.
Over Sympathy di Frank Matano non è un format originale. Deriva, infatti, dallo show americano 'Kill Tony' in cui dal 2013 il comedian Tony Hinchcliffe, insieme a una giuria composta da due grandi nomi del mestiere, offre a un gruppo di esordienti la possibilità di farlo ridere. Con risultati, ovviamente, di successo o fallimentari. Nell'adattamento italiano, questo concept diventa una serie di seratw live con biglietto d'ingresso. Si vocifera che l'idea si quella di una messa in onda televisiva (Prime Video?) oppure 'soltanto' social (YouTube). Quello che ci è stato raccontato da chi ha partecipato, però, non ha l'aria di essere particolarmente entusiasmante: "Matano ha deciso di proporre una novella Corrida con cui poterci prendere per il culo. Era quasi deluso quando i ragazzi e le ragazze che si presentavano sul palco andavano bene perché il suo scopo era deriderli, dando vita a quell'idea di fare un talent show 'politicamente scorretto'. Ne è conseguita una serata 'comica' in cui non ho visto un solo membro del pubblico uscire felice dalla sala". Inoltre, c'è una cosa che forse sfugge a Frank Matano: "Non è Ricky Gervais o Louis C.K. da cui sarei disposto a pagare solo per farmi insultare. Lui è quello che è diventato famoso grazie a video idioti in cui faceva 'scorregge sulla gente', non proprio la stessa cosa".
E quindi eccoci a riprortare anche un accorato appello: "Se volete darci una possibilità, datecela davvero. Altrimenti, statevene a casa tra di voi a ridervela pensando a quanto ci ritenete sfigati perché non siamo al vostro livello di fama e notorietà. Personalmente, sono stato già preso per il culo da due corsi di formazione che mi hanno fottuto un mare di soldi. Mi ero ripromesso di non cascarci più e invece eccomi di nuovo in una situazione tremenda e umiliante perché ho rifatto l'errore di pensare che potesse essere una opportunità, perché ho avuto la solita maledetta speranza".
Il consiglio che tutte le persone che ci hanno contatto, preferendo per ovvi motivi restare anonime, hanno voluto esprimere a chi sta pensando di partecipare, come pubblico o come performer, alle serate Over Symphaty di Frank Matano è, in buona sostanza, quello di lasciar perdere risparmiando denaro e umiliazioni gratuite. Se è sempre vero che 'uno su mille ce la fa', almeno dovrebbero essergli garantite le condizioni base per 'farcela'. Forse qui, chez quel burlone di Matano, semplicemente potrebbero non sussistere. Peccato. Ma troviamo che sia un bene, se non altro, essere a conoscenza di questo rischio.