“Quando mi vedrete tirar giù uno stadio con questo strumento meraviglioso saprete di chi è la colpa...”. Eccolo Cesare Cremonini, alle prese con la fisarmonica che, come mostrano alcuni post pubblicati via social, sta imparando a suonare da quest’estate. Ad accompagnarlo nel nuovo viaggio, come svela lui stesso nella caption, il maestro Salvatore Cauteruccio, che fa sbucare dai quei tasti bianchi e neri echi di Ennio Morricone, tango e jazz, un panorama musicale davvero ampio come è ampia la sua attività concertistica che vanta collaborazioni anche internazionali. Da Geoff Westley a Mariella Nava, e poi Amedeo Minghi, Stefano Cenci e i palcoscenici più prestigiosi: Kremlin di Mosca, Teatro Ariston di Sanremo, Auditorium della conciliazione (Roma) Teatro Lac (Lugano) e tanti altri. Insomma un virtuoso dello strumento contesissimo, e chissà quali sorprese riserverà con il cantautore bolognese e fin dove lo porterà. Ce lo racconta.
Maestro, nella sua carriera (anche internazionale) riconosce l'importanza degli incontri, prendi Geoff Westley...
“Che è uno dei musicisti e arrangiatori più grandi al mondo; la nostra amicizia è nata in maniera spontanea. Mi ha visto con Mariella Nava, con cui suono abitualmente, i due hanno anche lavorato insieme, ad esempio in ‘Spalle al muro’, che ha portato al successo Renato Zero. Così mi ha chiamato in studio, e poi come solista in un progetto orchestrale, e si è creato una certa affinità. Da lui si può solo imparare”.
Le ha raccontato aneddoti su Battisti?
“Quando gli chiedi con chi ha preferito lavorare, indica sempre lui, e per l'umiltà prima di tutto. Dice che quando collaboravano, Lucio gli dava piena fiducia, al contrario di altri. C'è questo episodio, che mi piace ricordare: ero nel suo studio a Londra per delle prove, e a un certo punto mi fa ascoltare il primo provino di ‘Prendila così’, registrato proprio lì. Un'esperienza incredibile: quando arriva la voce di Battisti è come averlo accanto”.
Da quest'estate tra i suoi allievi c'è anche Cesare Cremonini: come vi siete conosciuti?
“Per caso, nel locale in cui suono di solito; mi sono accorto subito della sua presenza, seguiva con apprezzamento. Allora per omaggiarlo ho improvvisato ‘Vorrei’, ed è finita che mi ha perfino accompagnato al pianoforte, un momento emozionante. A fine serata abbiamo parlato tantissimo, e lui incuriosito mi ha fatto diverse domande, poi ha anche provato lo strumento, e s'è creato un feeling immediato. Infatti mi ha chiesto subito: ‘Salvatore, vuoi darmi qualche lezione?’ Pensavo che scherzasse, e invece...”.
Invece?
“La mattina dopo, alle 8:30, trovo un suo messaggio: ‘ti aspetto alle 14 per la nostra prima lezione’. E ne sono seguite molte altre”.
Continua a farle?
“Sì, adesso in formato online, ma presto ci rivedremo per continuare in presenza. Devo dire che Cesare cresce giorno dopo giorno, e non è affatto scontato che un pianista anche eccellente come lui sia così in sintonia con uno strumento che non ha mai provato. Per farvi capire, utilizza il mantice, che è il cuore della fisarmonica, con naturalezza, e ogni brano lo esegue con determinazione e passione. Si intuisce che è predisposto”.
Sta provando anche pezzi nuovi?
“Non stiamo ancora pensando a cosa registrerà, anche se è suo desiderio usare la fisarmonica sia nel prossimo disco che nei concerti; per ora quindi seguiamo un corso didattico e adatto a un musicista così avanzato. Intanto sui social ha già dato prova con una sua versione di ‘Vorrei’, che è il primo brano che ha composto”.
Promette di tirar giù lo stadio con la fisarmonica: ce la farà?
(Ride) “Con la determinazione che ha può fare questo e altro; basta pensare che malgrado gli impegni, non salta mai un incontro, studia... ha un obiettivo preciso. Per questo il suo successo è facilmente spiegabile: lavora sodo ed è molto umile. La sua sensibilità e poetica è la stessa dello strumento”.
L'impressione è che Cremonini possa far appassionare anche i ragazzi a uno strumento definito impropriamente antico, sbaglio?
“Affatto, è una considerazione giusta, Cesare può dare nuova vita alla fisarmonica; non a caso dopo i suoi video sono stato subissato di richieste e curiosità e proprio dai giovanissimi che lo seguono con passione. Riuscire a trasmettere il fascino e la potenza di uno strumento messo da parte tanto ingiustamente è qualcosa di grandioso”.