Semifinale esilarante, quella di Pechino Express 2025. La seconda tappa in Nepal è stata minacciata dal malus Fabio Caressa e dalla sua temibile “football flag”: la bandiera che costringeva le coppie a trovare 11 persone a cui fare un perfetto tunnel col pallone da calcio. La prova vantaggio invece, è consistita nell'elephant football, cioè una sorta di partita di polo disputata tra Complici e Medagliati in groppa agli elefanti e, in onore di Caressa, con dei palloni da calcio. Alcuni contrattempi erano inevitabili: per cominciare, le zampate degli animali spesso finivano per bucare il pallone, e durante le partite gli elefanti non si risparmiavano con i loro ingombranti "contributi organici". Ma il momento più caotico arrivava poco prima del traguardo: scimmie impazzite per le banane che saltavano addosso ai partecipanti, si aggrappavano, mordicchiavano e facevano di tutto pur di mettere le zampe sui cesti colmi di frutta che le coppie trasportavano verso il tempio di Swayambhunath, a Katmandu. Partiti da Pokhara, passando per Sauraha, la corsa si è conclusa a Katmandu, al tempio Swayambhunath: a vincere la tappa, ancora i Complici. Quarte e terzi invece, Atlantiche ed Estetici: la busta nera si rivela eliminatoria per Ivana Mrázová e Giaele De Donà.

Atlantiche 6
Lasciano il programma a un passo dalla finale. Giaele e Ivana sono arrivate ultime nella tappa in cui: gli Estetici le hanno fatte passare avanti pur di aspettare i Complici per rifilargli Caressa, avevano bisogno di 11 persone per fare un tunnel con la palla e si sono imbattute in un'intera squadra di calcio, la strada in cui fare il tunnel era in discesa, al secondo malus hanno trovato (di nuovo) un intero gruppo di operai per il secondo tunnel con la palla, hanno convinto la macchina che le ha scaricate a non far salire i Medagliati e hanno trovato la solita casa di lusso per trascorrere la notte. Solo due ostacoli hanno davvero intralciato il cammino: le lumache piccanti e le scimmie assatanate di banane allo Swayambhunath, il tempio di Katmandu. Quando vengono eliminate, Giaele inizia a piangere perché, dice lei, sembra sempre che non siano brave come gli altri. A parte che su quattro coppie rimaste in gara, per arrivare ultime basta davvero poco, se ne vanno con le solite frasi fatte sull'aver imparato che nella vita, quello che conta davvero, non sono gli oggetti materiali. S'è visto, infatti.
Complici 7 e 1/2
Vincono la seconda tappa di seguito: sono diventati davvero “complici”. Basta vedere come Gigi Campanile guarda Dolcenera; dopo averla vista senza pantaloni nel lago a pescare lumache, le dice pure “Io guardavo solo il tuo cu*o”. E lo fa con gli occhi a cuoricino. Sarà pure un po' ruspante come dichiarazione, poco romantica, ma dopo la bellezza di 30 anni insieme, ad avercene. Salvano gli Estetici per giocarsi la finale con i migliori, quando invece avrebbero potuto farli fuori e spianarsi la strada. Stranamente, non se la legano al dito quando Giulio e Nicolò rifilano Caressa a loro anziché alle Atlantiche.

Estetici 7 e 1/2
La puntata è da poco iniziata, e loro piazzano subito una “belvata” in grande stile ai Complici: si lasciano superare dalla Atlantiche, pur di aspettare Dolcenera e Gigi Campanile per appioppargli il malus Caressa. Non è una tappa fortunata: si ritrovano persi in mezzo alla nebbia nepalese, poi bloccati in un traffico micidiale che fa rivalutare persino Roma, a bordo di un autobus a cui si buca la gomma. Gli Estetici si sanno davvero adattare: date loro una tenda e qualsiasi tetto andrà bene. Si accampano in un negozio di mobili; il mattino dopo, anche se hanno fretta di ripartire, non se la sentono di rifiutare la colazione che la famiglia nepalese ha preparato per loro. Nicolò nel frattempo, ha affinato la sua ars imitatoria. Uno dei picchi della puntata, è suo. Caressa che scofana lumache piccanti tutto soddisfatto; stacco di telecamera; Nicolò dietro che vomita tutto il vomitabile.
Medagliati 9
Pedalando pedalando, arrivano belli belli al libro rosso di metà tappa, dove si consuma il fattaccio: hanno saltato una parte. Mancava la prova in cui dovevano andare nel lago a pescare lumache e poi mangiarle, opportunamente cucinate dai nepalesi. Insomma: pedalando pedalando, avevano sbagliato strada e non avevano seguito tutte le indicazioni. La nona tappa è la loro puntata, sia per i momenti esilaranti che per quelli più profondi. Ad esempio quando devono indossare la zatrya come malus: si tratta dell'enorme cappello dei contadini nepalesi che provoca ai Medagliati problemi logistici con i passaggi, grosse risate dall'altra parte dello schermo. Oppure quando, nel tempio di Katmandu, una scimmia golosa di banane attenta al capezzolo di Chechi. Partono avvantaggiati rispetto agli altri, dato che nella prima prova della semifinale bisogna remare in una canoa. Accolgono il malus Caressa con la consueta positività; anzi, durante la notte trascorsa insieme, Jury Chechi ricorda l'infortunio a un passo dalle Olimpiadi di Sydney nel 2000, la decisione di ritirarsi e la decisione di reagire, riuscendo persino a vincere il bronzo ad Atene 2004. Arrivano secondi al traguardo finale e, per la prima volta, vediamo Chechi rosicare. Scoprendo che i Complici vincono la seconda tappa di fila, gli scappa un: “Pensa questi che dovevano essere eliminati due volte”.
Fabio Caressa 9
Un uomo chiamato rancore. La vera notizia di questo Pechino Express infatti, è che Caressa non ha più parlato, “mai più”, a Damiano Carrara dopo quer fattaccio brutto dell'edizione 2024: i Pasticceri che candidano lui e la figlia all'eliminazione, sostenendo pure che non pensavano che la busta nera fosse eliminatoria. Caressa entra subito con lo spirito giusto: chiede agli Estetici chi ha scazzato con chi, passa ai Medagliati e gli comunica che sono ultimi in corsa, commenta a bordo campo le dinamiche. Nel frattempo, scorrono i flashback della sua partecipazione: il vomito, i “problemi” con le biciclette, quelli con le serpi, le incavolature epiche, l'oltraggio dei Pasticceri. Concorrente clamoroso; il ritorno a Pechino Express lo è altrettanto. Uno dei momenti più belli della semifinale è la notte insieme a Jury Chechi e Antonio Rossi, quando i due campioni raccontano i momenti difficili della loro carriera.
