La Mostra del cinema di Venezia 81 si è conclusa. Da Tim Burton, Joe Wright, Alfonso Cuarón, Brady Corbet, passando per gli italiani Gianni Amelio, Giulia Louise Steigerwalt, Antonio Piazza, Fabio Grassadonia e Maura Delpero, questa edizione è stata vitale, ricca, intensa, e il cinema, diciamolo, è finalmente tornato protagonista al Lido di Venezia. La giuria ufficiale, composta da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e Zhang Ziyi ci ha stupito. Tante sorprese nel corso della cerimonia di premiazione ma una certezza, La stanza accanto di Pedro Almodovar vince il Leone d'Oro. Mentre le Coppe Volpi...
Leone d'Oro al miglior film
And the winner is… La stanza accanto. Come vi avevamo già raccontato nella recensione, c’è qualcosa che vive dentro questa storia che rende La stanza accanto grandioso, pur nella sua semplicità. Più che un film sull'eutanasia, forse dovremmo definirlo un film sulla libertà. Anzi, sul controllo della libertà degli altri. Anche laddove la trama si mostra lineare, c'è sempre qualcosa di strano, magico e straordinario proprio della cinematografia di Almodóvar che a 74 anni ha dimostrato di essere ancora il più figo di tutti.
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
L'attore francese, meravigliosamente emozionato, Vincent Lindon, si aggiudica il premio come miglior attore per il film Jouer Avec Le Feu di Delphine Coulin.
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Forse forse toccherà ad Angelina Jolie per María? No. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile va a Nicole Kidman per Babygirl. Questa si che è una sorpresa, del resto la Kidman ci ha messo se stessa (in tutti i sensi) in questo film, quindi possiamo dire che il premio è meritatissimo.
Premio per la sceneggiatura
Qui pensavamo di vedere trionfare un film italiano, come Campo di Battaglia. E invece è il bellissimo Ainda estou aqui (I'm still here) di Walter Salles ad aggiudicarsi il premio per la miglior sceneggiatura (Murilo Hauser e Heitor Lorega).
Leone d’Argento per la regia
È finalmente arrivato il momento di menzionare The Brutalist di Brady Corbet. Il lunghissimo e densissimo film sulla storia d'amore (e di carriera) tra due architetti era stato decretato il vincitore di questa edizione, perlomeno all'inizio del Festival. Si aggiudica invece (a sorpresa?) il premio per la miglior regia. Bene.
Premio Marcello Mastroianni
Il Premio Marcello Mastroianni è stato vinto da Paul Kircher nel film Leurs enfants après eux (And their children after them) di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma (Francia). Il suo discorso sul palco? Semplicemente squisito.
Leone d'Argento
Il Leone d'argento (Gran premio della Giuria) va a Maura Delpero per il suo Vermiglio. Unico film italiano tra i vincitori. Che emozione.