image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Perché il cinema deve dire
grazie a Mission Impossible
e a Tom Cruise

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

9 maggio 2023

Perché il cinema deve dire grazie a Mission Impossible e a Tom Cruise
Arriva il 13 luglio nelle sale italiane il primo dei due film che compongono il capitolo finale di Mission Impossible, intitolato Mission Impossible: Dead Reckoning, dittico che concluderà la serie blockbuster che ha consacrato Tom Cruise come uno degli interpreti di film d’azione più importanti (e remunerati). Produttore, attore e stuntman, Cruise ha raggiunto risultati incredibili nel corso della propria carriera, lavorando con registi di massimo livello come Stanley Kubrick, Brian De Palma e Martin Scorsese, entrando di diritto nell’olimpo dei cult con Top Gun. Dopo la conclusione della sua avventura come Ethan Hunt, il futuro resta nelle sue mani

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Le riprese sono terminate. Abbiamo una data: 13 luglio 2023. Ecco l’appuntamento per il settimo e ultimo capitolo di Mission Impossible, la saga cinematografica che ha visto per 27 anni Tom Cruise vestire i panni di Ethan Hunt, spericolato agente più-che-speciale che con le sue azioni ha determinato le buone e le cattive sorti del mondo. Dopo più di due anni di riprese a singhiozzo causa Covid, in Mission Impossible: Dead Reckoning (Parte uno) la squadra di Hunt tornerà anche a Roma, ritrovando volti che non si vedevano dal 1996, anno di uscita del primo film della serie, diretto da Brian De Palma. Nel trailer, infatti, sentiamo Kittridge (Henry Czerny), l’ex-capo di Hunt, parlare all’agente di bene, male e di come le due cose si trovino spesso intrecciate, senza poter essere più distinguibili. Ma un frame in bianco e nero postato sui social da Christopher McQuarrie, alla regia fin da Rogue Nation (2015), ci annuncia la presenza di William Donloe (Rolf Saxon). Per intenderci, l’analista che, nel primo film, si chiudeva in bagno a vomitare mentre Hunt, in una delle scene più iconiche dell’intero filone, si calava dall’impianto di aereazione di una blindatissima stanza dove si trovava la banca dati da hackerare, con tanto di sensori per calore, rumore e pavimento ultrasensibile. Al tempo aiutato da Luther (Ving Rhames), ancora presente e ormai veterano, e da Krieger (Jean Reno). La goccia di sudore per antonomasia venne fermata appena in tempo, prima di toccare terra e far scattare l’allarme. 

Tom Cruise sul set di Mission Impossible
Tom Cruise sul set di Mission Impossible

Ritroveremo anche personaggi che accompagnano Hunt da diversi capitoli come Benji e Ilsa (Simon Pegg e Rebecca Ferguson), fedelissimi (sì, almeno loro) di Hunt. Confermata la presenza della “Vedova bianca” di Fallout (Vanessa Kirby), lasciata in sospeso nell’ultimo film ma che odora di doppiogiochista. A scompigliare le carte ci sarà Grace (Hayley Atwell), descritta dal regista come “una distruttiva forza della natura” e, aggiunge, “in qualche modo ambigua”. Del resto, l’immaginario e l’universo semantico degli spy movie si nutrono di ambiguità. Sono quasi sempre i nemici interni quelli che davvero si rivelano i più pericolosi: era così nel 1996 ed è stato così anche nel 2018. Certe cose non cambiano. Della trama, però, sappiamo ben poco. Una delle poche certezze è la presenza di Esai Morales come villain che si opporrà ad Hunt in entrambi i film di chiusura della serie, oltre alla varietà delle ambientazioni: come già detto, Roma, ma anche Norvegia, Polonia e le alpi Svizzere.

Una delle scene di Mission Impossible 7 girate a Roma
Una delle scene di Mission Impossible 7 girate a Roma

Restano intramontabili Ethan Hunt e il Tom Cruise che lo interpreta, il quale sembra non sentire il peso dei sessant’anni. Infatti, non rinuncerà neanche stavolta alla sua dose di acrobazie e inseguimenti a velocità soniche. Sì, anche stavolta ci sarà un aereo, come in Rogue Nation, quando il protagonista si trovò attaccato alla fiancata di un velivolo militare in partenza. Starà sopra, sotto o di nuovo di lato? Questo è il dilemma. Cruise non poteva rinunciare al suo lato stuntman: potrebbe lasciarlo a una controfigura? Naturalmente. La gente andrebbe comunque a vederlo? Senza dubbio. Eppure, non sarebbe la stessa cosa. Sarebbe un po’ come se Cristiano Ronaldo, dopo serie infinite di addominali, mostrasse su Instagram la tartaruga di qualcun altro. Poco credibile. Ormai Tom Cruise è sinonimo di pericolo, di voglia di spingersi oltre il limite. Lo è stato anche nei suoi Top Gun, non facilmente identificabili come film d’azione. In quel caso, la pressione delle manovre in quota non riuscì a far demordere Maverick, animato da una tenacia che permise a Cruise, nel “lontano” 1985, di ottenere il suo posto nella Walk of Fame della Hollywood Boulevard. Il fiuto per gli affari, di certo, non gli è mai mancato (produce o coproduce i suoi film fin dal primo Mission Impossible) e gli incassi di Top gun: Maverick non lo smentiscono: quasi un miliardo e mezzo al botteghino per un film che non esagera con la nostalgia. Per un cult non è mai semplice. Facendo contenta la Paramount, che si consola dopo il ritardo nell’uscita di Dead Reckoning.

Tom Cruise in Mission Impossible 1
Tom Cruise in Mission Impossible 1

Nel corso della sua carriera, Tom Cruise non è stato solo il protagonista di film d’azione: ha recitato al fianco di Paul Newman in Il colore dei soldi di Scorsese, “contro” Jack Nicholson in Codice d’onore di Rob Reiner e come protagonista in Eyes Wide Shut, l’ultimo atto di Stanley Kubrick. Ma sono moltissime le pellicole di livello: Jerry Maguire, Il socio, Rain Man. Non solo salti nel vuoto, paracadutismo e sgommate in Yamaha. Sarà l’ultima volta che vedremo Cruise in Mission Impossible. La saga si chiuderà il prossimo anno con la seconda parte del capitolo finale. Chissà se Tom si stancherà di tutta questa adrenalina: magari sarà l’inizio di una “seconda” carriera, che poi è la continuazione di una precedente, in cui l’attore si dedicherà a film più “impegnati” e non più ai soliti blockbuster. Dopo anni di successo, sicuramente ha il coltello dalla parte del manico. Perché sì, Tom Cruise ne sa fare di cose: dondolare appeso a grattacieli di vetro è diventata la sua specialità, certo, ma per accontentare i registi con cui ha lavorato non bastava di certo questo. Sessant’anni e still going. Per l’ultima volta: “Questo messaggio si autodistruggerà in 5 secondi”. Per Tom Cruise: “To be continued”.

Il nuovo Mission impossible è atteso per il 14 luglio
Il nuovo Mission impossible è atteso per il 14 luglio

More

"Era ora" è un film leggero che ci spiega quanto è difficile amare. E non c'è niente di più serio...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Tutti al cinema!

"Era ora" è un film leggero che ci spiega quanto è difficile amare. E non c'è niente di più serio...

Air ha tutto: Matt Damon, Ben Affleck, la Nike e Michael Jordan. Ma come fa a essere così moscio?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Film epici?

Air ha tutto: Matt Damon, Ben Affleck, la Nike e Michael Jordan. Ma come fa a essere così moscio?

Russell Crowe fa l’esorcista del Papa, ma neanche il gladiatore può rendere serio un film così trash

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

"Fanc*lo la Santa Madre!"

Russell Crowe fa l’esorcista del Papa, ma neanche il gladiatore può rendere serio un film così trash

Tag

  • Cinema
  • Mission Impossible
  • Tom Cruise

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

I libri che hanno profetizzato quest’epoca “sminuzzata”? Di D’Agostino e Ferrara. Con buona pace dell’ex direttore Mondadori

di Ottavio Cappellani

I libri che hanno profetizzato quest’epoca “sminuzzata”? Di D’Agostino e Ferrara. Con buona pace dell’ex direttore Mondadori
Next Next

I libri che hanno profetizzato quest’epoca “sminuzzata”?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy