image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Russell Crowe fa l’esorcista del Papa, ma neanche il gladiatore può rendere serio un film così trash

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

15 aprile 2023

Russell Crowe fa l’esorcista del Papa, ma neanche il gladiatore può rendere serio un film così trash
Russell Crowe in “L’esorcista del Papa” veste i panni di Padre Gabriele Amorth, uno degli esorcisti più famosi della storia della chiesa. Un prete che si atteggia a supereroe dei fumetti, cornice di riferimento da cui proviene lo stesso regista, Julius Avery, e che combatte con armi sante il demonio che si è impossessato dell’innocente Harry, un bambino americano momentaneamente trasferito con la famiglia in Spagna. Tra Roma e l’abbazia spagnola, l’eroico Amorth lotta con i suoi stessi diavoli e con quelli presenti nella Chiesa

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Padre Amorth (Russell Crowe) in “L’esorcista del Papa” sembra davvero il classico protagonista “spaccone ma alla mano” di uno degli infiniti film sui supereroi. Scherza con le suore facendo delle pernacchie e allo stesso tempo è irremovibile quando si tratta di discutere del suo operato. La commissione che deve esaminarlo non riesce a scalfire l’orgoglio e la fede di un esorcista progressista che sa distinguere il male psichico dal male metafisico. L’esistenza del secondo, però, non è mai messa in discussione. Anche perché senza il male cosa può farsene il mondo di una chiesa che perde seguito e che è attanagliata da contraddizioni irriducibili? Il diavolo, se non altro come contraltare di sé stessa, “serve” alla chiesa. Il Papa (Franco Nero), non appena fiuta la reale presenza del demonio nel piccolo Harry, spedisce Amorth all’abbazia di San Sebastian, dove il ragazzino si è trasferito insieme alla madre Julia e alla sorella Amy. Harry, dalla morte del padre, ha smesso di parlare e la madre è incapace di gestire la situazione vista anche l’irrequietezza della sorella. Il diavolo conosce il mestiere: si insinua in anime già fragili e si alimenta dei peccati di coloro che incontra sul suo cammino. Il suo obiettivo, però, è quello di impossessarsi di un prete così da poter tornare a Roma per distruggere dall’interno la chiesa. Quale miglior modo di farlo attraverso l’esorcista del papa?

Questo è infatti il nucleo di serietà che il film tenta di mettere in campo. Amorth e il pretino padre Esquibel (Daniel Zovatto) scoprono nelle catacombe sottostanti l’abbazia i diari di un antico esorcista: il testo è chiaro, il diavolo è già da secoli eminenza grigia che muove i pezzi sulla scacchiera. La stessa Inquisizione, si legge, è stata un’invenzione del diavolo. Una chiesa che è marcia fin nelle sue fondamenta, dunque, e la cui immagine difficilmente può sdoppiarsi rispetto a quella diabolica del suo passato; abitata da peccatori come Esquibel, che ha avuto una relazione con una ragazza della parrocchia e che fin dall’inizio sembra incapace di tenere a freno la libidine nei confronti di Julia. Lo stesso Amorth è un uomo che ha fallito nel salvare una ragazza psicotica morta suicida. Ma, appunto, quello del film è solo un tentativo di serietà. Il lato trash, eroico, splatter è senza dubbio quello che ha il sopravvento. Non si risparmiano battute anche nei momenti peggiori e lo scontro finale viene combattuto con i soliti anelli, medaglioni e crocifissi infiammati impugnati da Amorth come l’eroe che è. Diligente ma col vizietto dell’alcol, è tanto bravo nel suo lavoro da potersi permettere un goccetto anche quando porta la divisa. Si sposta persino in Vespa. Da Roma alla Spagna in Vespa, senza casco. Bah, in fondo sono gli anni ’80. Immancabili le schiene spezzate, le frasi semi-blasfeme (“Da chi vuoi essere estinto oggi: da Cristo o dalla Santa Madre?” “Fanculo la Santa Madre!”) e le volate del maligno che rompono vetri e catapultano in giro per la stanza i protagonisti.

Russell Crowe in una scena de "L'esorcista del Papa"
Russell Crowe in una scena de "L'esorcista del Papa"

Almeno il finale sembra far capire che il film andava preso così, alla leggera. La vicenda [SPOILER ALERT] si conclude in modo sbrigativo e in una sala delle biblioteche vaticane che sembra il quartier generale dei Men in Black, i due redivivi, Amorth e il pretino, vengono incaricati di partire per un viaggio che li porterà a scontrarsi con altri 199 demoni nei luoghi dimenticati da Dio. La saga è appena cominciata, quindi. Chissà che non ci aspetti un L’esorcista del papa: il ritorno. Almeno ci vengono risparmiati chiarimenti finali in cui le gesta dell’Amorth reale vengono riepilogate nella loro grandezza e attendibilità. Non era questo l’obiettivo di Julius Avery, probabilmente, che comunque ci tiene a ricordarci che sì, i libri di Amorth, almeno, sono belli.

More

Abbiamo raccontato a un esorcista che su Twitch si può bestemmiare (e lo fanno tutti)

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Twitch

Abbiamo raccontato a un esorcista che su Twitch si può bestemmiare (e lo fanno tutti)

Il Vaticano riapre il caso Emanuela Orlandi. Il giornalista Massimo Lugli: “Sarà fuffa anche questa inchiesta” e sulle accuse a Benedetto XVI: “Non credo proprio. Nessuna prova”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Vatican girl

Il Vaticano riapre il caso Emanuela Orlandi. Il giornalista Massimo Lugli: “Sarà fuffa anche questa inchiesta” e sulle accuse a Benedetto XVI: “Non credo proprio. Nessuna prova”

Joan Mir è un fanatico de “Il Gladiatore”… ed altre sei cose che lo descrivono

di Redazione MOW Redazione MOW

MotoGP

Joan Mir è un fanatico de “Il Gladiatore”… ed altre sei cose che lo descrivono

Tag

  • Cinema
  • Film

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Elvis” non è morto, e neanche i Baustelle: il nuovo album suona come un greatest hits. E Milano è la metafora dell’amore?

di Emiliano Raffo

“Elvis” non è morto, e neanche i Baustelle: il nuovo album suona come un greatest hits. E Milano è la metafora dell’amore?
Next Next

“Elvis” non è morto, e neanche i Baustelle: il nuovo album...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy