Lascia ma in realtà non lascia, si dimette ma in realtà continua a lavorare: senza che nessuno se lo aspettasse, a sorpresa Monica Maggioni non ricopre più il ruolo di direttore dell’offerta informativa Rai. Dopo 33 anni dunque, la giornalista lascia l'azienda? No, ma anche si.
La Maggioni infatti, licenziatasi dall'incarico di dirigente, continuerà a condurre i suoi programmi: In mezz’ora e NewsRoom su Rai 3. Lo farà però come collaboratrice esterna.
Monica Maggioni, entrata in Rai con concorso nel 1992, non è più dipendente dell'azienda, anche se continuerà ad andare in onda.

A darne notizia, non è stato Viale Mazzini tramite il solito comunicato stampa nella sezione "corporate", riservata all'azienda, ma il Corriere della Sera. La testata puntualizza che questa scelta “non ha nulla a che fare con il tetto degli stipendi Rai visto che da qualche settimana lo stesso tetto retributivo è stato eliminato da una sentenza della Corte Costituzionale che vale per tutto il settore pubblico, tv di Stato compresa”. Spesso infatti, il tetto agli stipendi Rai è stato considerato limitante per quanto riguarda l'attrazione di figure professionali le quali, a dispetto delle proprie competenze e curriculum, saprebbero di poter guadagnare di più altrove. A fine luglio però, una sentenza della Corte Costituzionale ha sancito come illegittimo questo tetto, stabilendo che il limite massimo di 240mila euro per i dipendenti pubblici fosse incostituzionale.
Di conseguenza, la Maggioni che era proprio inquadrata con i 240mila, non avrebbe preso questa decisione per una questione di soldi dato che, appunto, quel tetto è stato appena abolito. La Maggioni, riporta il Corriere, avrebbe preferito concentrarsi sui suoi programmi, firmando già un accordo con l'azienda in tal senso: : per l'Adnkronos si tratterebbe nello specifico di un contratto di 5 anni da autrice e conduttrice di trasmissioni di approfondimento giornalistico.
Ma cosa sta succedendo?

In attesa di ulteriori dichiarazioni, quel che si sa è che la situazione della Maggioni ricorda quella di Bruno Vespa, anche lui al momento collaboratore esterno. Quello che cambia sono le cifre, certamente nel caso della giornalista inferiori. In attesa di dichiarazioni o note ufficiali, Domani ipotizza già un totonomi per chi prenderà il suo posto, con Francesco Giorgino in testa. Inoltre, spiega ancora Domani, l'amministratore Giampaolo Rossi avrebbe salutato una giornalista distante politicamente, ma di cui aveva stima: ora invece, la strada sarebbe libera alle persone con posizioni più vicine al governo, Giorgino su tutti, Ci sarebbero poi anche Flavio Mucciante, dimissionario dalla presidenza della scuola radiotelevisiva di Perugia, e Simona Sala, allontanata dalla direzione di Radio 2 per fare posto a Giovanni Alibrandi.
L'incarico lasciato dalla Maggioni è un punto di snodo per l'azienda, dato che non si tratta solo di coordinare i contenuti informativi, ma anche di gestire assegnazione dei contenuti e autorizzazioni per le interviste.
Nel frattempo, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, si potrebbe ipotizzare un ritocco al rialzo agli stipendi dei dirigenti: difficile però che, al momento, l'intenzione diventi effettiva. La Rai infatti, ha previsto tagli per 200milioni di euro in due anni per risanare i propri conti: a questo punto, l'ostacolo si può aggirare con un contratto diverso. Ad esempio, con un contratto da artista cioè, appunto, fatturando da esterni come nel caso di Bruno Vespa. Che l'esempio di Vespa valga in un prossimo futuro anche per la Maggioni?
