Diciamolo ad alta voce tutti insieme: "God bless the Queen (sempre e solo lei) e White Lotus". La serie americana Hbo girata in Italia ci ha portato un culo inarrivabile: oltre ad aver fatto scoprire agli americani la divina Sabrina Impacciatore (finally, direi), ha anche rivelato l'esistenza, l'avvenenza e la bravura di Simona Tabasco, altra perla italica della quale possiamo vantarci senza colpo ferire, con orgoglio e prepotenza.
Classe 1994, napoletana, la ragazza ha esordito al cinema con "Perez" e tra le varie è stata anche protagonista di "Doc nelle tue mani" e in "White Lotus" è una sex-worker siciliana a caccia di un uomo ricco. Celebrata da Forbes come una delle under 30 da tenere d'occhio, la Simona si è beccata pure la copertina e il suo taglio di capello ha preso il nome di "Italian Bob".
Su questo punto vorrei però sottolineare una cosa: non per togliere nulla all'epicità del momento patriottico, ma stiamo parlando solo di un comunissimo caschetto lungo ben fatto. Cioè non è del biondo platino di Marilyn che ha letteralmente segnato con violenza un'era tricologico-stilistica.
La Wme, prestigiosa agenzia americana per attori di livello piuttosto altino, l'ha voluta a tutti i costi tra i talent da rappresentare. A breve inizierà a girare il suo primo film americano, un horror da titolo "Immaculate". Già fremo all'idea di capire quale personaggio sarà: quella che si salva o l'alternativa alla bionda scema che viene uccisa dopo 17 minuti? In ogni caso, sarà un successo che noi celebreremo con palese spirito nazionalistico e di parte.
Nei sogni nel cassetto la ragazza non ha la politica o il voler salvare il pianeta da un'invasione aliena, ma passare dall'altra parte della macchina da presa, come la migliore delle dive moderne.
Sono certa che la ragazza ci renderà fieri come la nazionale del 2006 e in attesa di vederla trionfare su tutta la linea e possibilmente pure in Francia (la citazione è sottile) io canto l'inno nazionale. No, non l'inno di Mameli, ma il "Po-Popopo Po-Po-Po" di Totti.