Anche quest’anno, come ogni anno, è giunto il momento della classifica sugli “imperi sportivi più preziosi al mondo” di Forbes, la prestigiosa rivista economica statunitense. Per il 2023 fa capolino anche la società che possiede e gestisce i diritti commerciali della Formula 1, ossia Liberty Media. L'azienda guidata dal ceo Greg Maffei per un valore globalmente stimato in 21 miliardi di dollari. La F1 ha visto crescere esponenzialmente il suo seguito in tutto il mondo dal 2017 in poi, specialmente negli Stati Uniti dove è stato apprezzato in particolar modo lo show in pista del Circus e le serie come Drive To Survive su Netflix, non a caso arrivata alla quinta stagione. Un trend che ha giovato a Liberty Media, che difatti è stata oggetto dell’interesse di un fondo pubblico dell’Arabia Saudita, che voleva acquistarla per 20 miliardi.
Un’offerta rifiutata perché, con tutta evidenza, i proprietari americani pensano che la tendenza positiva legata soprattutto al Circus possa continuare. Scrive Forbes: “La Formula 1 ha avuto un 2022 di grande successo con una media di 1,21 milioni di telespettatori sulla famiglia di reti ESPN, la più alta mai registrata per la serie, e a giugno ha firmato un nuovo accordo televisivo che, a quanto si dice, vale almeno 75 milioni di dollari all’anno, 15 volte di più dell’accordo precedente”. La notizia nella notizia, tuttavia, sta nella differenza di stima fra Liberty Media e la seconda classificata nella categoria, la Kroenke Sports & Entertainment proprietaria dell’Arsenal e dei Colorado Rapids nel calcio nonché dei Denver Nuggets nel basket. La Kroenke è stata valutata “appena” 12,7 miliardi, con un distacco di quasi dieci miliardi dalla prima in graduatoria.