La doppiatrice Lilli Manzini ha parlato. Di nuovo. Questa volta l’abbiamo interpellata per un commento su Miss Fallaci, la serie in onda su Rai 1 dedicata alla leggendaria giornalista Oriana Fallaci, interpretata da Miriam Leone. Il racconto della reporter più temuta d’Italia (e forse del mondo, all’epoca) non ha convinto del tutto il pubblico, né in tv né sui social. Su X fioccano critiche, in particolare al doppiaggio. Come ricorda Leone su Fanpage, la serie è stata girata quasi interamente in inglese per il mercato internazionale di Paramount+ e successivamente doppiata in italiano per la messa in onda su Rai 1. Anche il ritratto della protagonista ha sollevato perplessità: troppo gentile, troppo lontano dall’immagine della Fallaci che ancora oggi studiamo e di cui il giornalismo italiano sente una folle mancanza.


Lilli Manzini. Miss Fallaci è stata girata quasi interamente in inglese per un pubblico internazionale, ma su Rai 1 è andata in onda doppiata in italiano. L'hai vista? Cosa ne pensi?
Sì, l'ho vista. Allora, io dico sempre: ognuno ha il diritto di vedere le serie come preferisce. Nei cinema ormai ci sono sia i film in versione originale che quelli doppiati. Tuttavia, considerando il cast e la produzione di Miss Fallaci, credo che il doppiaggio abbia un ruolo fondamentale. Gli attori sono bravissimi, e devo dire che Miriam Leone è cresciuta molto dal punto di vista recitativo. È partita da Miss Italia, ma ha studiato, si è formata ed è diventata un’attrice completa. Tuttavia, quando parliamo di doppiaggio, parliamo di un bene culturale. E quale produzione più di questa dovrebbe rappresentare la nostra cultura?
Ti riferisci alla storia di Oriana Fallaci?
Esatto. Lei è stata una figura straordinaria, discussa, una delle personalità più incisive del nostro immaginario collettivo. Perché privarla di un doppiaggio italiano adeguato? Stiamo parlando di un nome che ha segnato per sempre la storia del nostro Paese. Che Miss Fallaci sia stata girata in inglese per una scelta di produzione è un conto, ma trasmetterla in Italia senza un doppiaggio ben curato è un altro. E poi c’è un aspetto che spesso viene ignorato.
Quale?
Le persone ipovedenti e non vedenti, che non conoscono le lingue straniere, hanno il diritto di comprendere appieno un prodotto audiovisivo. Questo è forse il punto più importante, unito al fatto che il doppiaggio italiano è un elemento imprescindibile della nostra cultura cinematografica e televisiva.
Miriam Leone ha dichiarato di non essersi mai doppiata dall’inglese all’italiano. In un post su Instagram tempo fa aveva scritto che, quando le era stato chiesto di farlo per la serie, aveva riflettuto a lungo prima di decidere.
Per quello che ho sentito nelle prime due puntate, il risultato funziona a tratti. Ridoppiare se stessi non è semplice, serve una preparazione specifica. Essere un bravo attore non significa automaticamente essere un bravo doppiatore. Ci sta voler mantenere la propria voce, soprattutto se si è protagonisti del progetto, ma dal mio punto di vista sarebbe stato meglio un doppiaggio professionale. Se un prodotto è stato girato in inglese per un pubblico internazionale, allora deve mantenere quella coerenza anche in italiano. Non ha senso sentire alcuni attori perfettamente doppiati e poi notare dissonanze nel ridoppiarsi.
Miriam Leone, però, in questa prova attoriale ha dato il meglio di sé.
Assolutamente. Miriam Leone è una bravissima attrice, nessuno lo mette in dubbio. Ho visto tutti i suoi film e la stimo molto. Tuttavia, io di base non sono una grande fan delle versioni in lingua originale. Riconosco il valore delle produzioni internazionali, ma rispetto anche il lavoro del doppiaggio italiano. Il doppiaggio è un’arte. Non basta essere attori, serve una formazione specifica. Un buon doppiatore sa emozionare il pubblico in un modo unico, che un’interpretazione 'naturale' non sempre riesce a trasmettere.

Quale doppiatrice avresti visto bene su Miriam Leone?
Ah, qui tocchi un tasto delicato. Dovrei dire 'Lilli Manzini' (ride, ndr). Se facessi un nome, attirerei l’ira di tutto il settore. Se Miriam Leone fosse stata doppiata come gli altri attori, il risultato sarebbe stato molto più armonico. Avremmo avuto una qualità recitativa superiore, più in linea con il livello della serie. Voglio essere chiara: io porto rispetto per le produzioni internazionali, per il lavoro degli altri. Ma chiedo rispetto anche per il nostro doppiaggio, per la nostra cultura.
In che senso?
Siamo italiani. Dobbiamo poter comprendere e percepire le emozioni di un personaggio come Oriana Fallaci nel modo più autentico possibile. Era una figura difficile, controversa, che ha lasciato un segno nella storia. Il doppiaggio avrebbe potuto valorizzare ancora di più questa interpretazione. Miriam Leone ha fatto un buon lavoro, ma il doppiaggio avrebbe potuto cucirle addosso una voce perfetta per i suoi occhi, le sue movenze, il suo modo di interpretare.
Il nipote di Oriana Fallaci, Edoardo Perazzi, in un'intervista a La Stampa ha detto: “La Rai ha fatto un bel lavoro, anche se il doppiaggio in italiano fa perdere molto senso. Non si capisce perché Oriana, che non sapeva una parola d'inglese, abbia bisogno di un interprete a New York visto che tutti parlano in italiano”.
Non ho letto la sua dichiarazione, ma da quello che mi dici mi sembra una contraddizione. Dice che il doppiaggio fa perdere il senso, ma poi si lamenta del fatto che Oriana nella serie sembri sapere l’inglese. In generale, comunque, penso a una cosa.
Cosa?
Che farei vedere alle persone un film di Kurosawa in lingua originale e poi vediamo se riescono davvero a percepire tutte le emozioni. Non tutti capiscono quanto sia importante il doppiaggio italiano. Il nostro doppiaggio non è solo un valore artistico, ma anche un modo per coinvolgere emotivamente il pubblico. Quante persone si sono emozionate con film doppiati? Pensa a frasi iconiche che fanno parte del nostro immaginario: “Ti fidi di me?” (Titanic), “Francamente me ne infischio” (Via col vento). “Domani è un altro giorno”. Ora prova a dirle in inglese. Non hanno lo stesso impatto.
Quindi cosa diresti a chi non comprende o addirittura disprezza il doppiaggio?
Che chi lo disprezza non conosce la nostra cultura e il mondo della recitazione in generale. Bisogna avere più rispetto per il doppiaggio italiano.

