Una notte da sciacalli. Era abbondantamente passata la mezza quando, d'improvviso, il mio umile profilo Instagram comincia a ricevere commenti spasmodici (postati e poi subito cancellati) da parte di Fabio Balsamo dei Jackal. Prende di mira molti miei post, anche datati, con l'emoji del pagliaccio, con quella del tendone da circo, con varie combo di entrambe, spietato. Io che ne so? Mi stavo guardando Oppenheimer su Prime Video. Sotto a un reel in cui, durante una diretta YouTube a tema Indiana Jones, dico una simpatica boiata ("Non sono fan di nessuna saga, all'infuori di quella di me stessa"), epitaffia, da psichiatra qual è (?) scrivendo: "Patologia pura". Poi elimina, elimina, elimina compulsivamente, cuor di leone. La situazione è bizzarra, considerato anche che non ho il piacere di conoscere di persona Fabio Balsamo dei Jackal. Tutto quello che so di lui, è che mi segue dallo scorso 3 gennaio, ovverosia da quando ho pubblicato, qui su MOW, una recensione negativa del quiz che esso conduce col compare Ciro Priello su Rai 2, The Floor. Nel pezzo, mi azzardavo a scrivere di aver trovato lo show - non i suoi conduttori, lo show - particolarmente imbecille: ai concorrenti tocca infatti riconoscere, per esempio, la foto di una zucchina che compare sul gigantesco ledwall dietro di loro e, se ci riescono più velocemente degli altri, vincono la sfida e passano il turno. Appassionante. Comunque il programma, dopo quella prima puntata, non è andato nemmeno malaccio lato Auditel e ha ricevuto recensioni pressoché medio-positive (che ora hanno smesso di stupirmi). Eccezion fatta per la mia e per quella di Aldo Grasso sul sito del Corriere. Il prestigioso critico tv trova, per altro, che il problema del format non stia nel meccanismo, ma proprio nella conduzione affidata ai due Jackal, al loro esordio Rai. Pareri, opinioni, nonché lavoro da una parte come dall'altra. Eppure, a quanto pare, criticare i Jackal è peccato mortale. Si offendono. E per raccontare il livello a cui possono offendersi, anime candide, mi tocca parlare in prima persona e condurvi in una piccola gitarella a ritroso nei miei ultimi 20 giorni "da sciacalli". Immaginate, sullo sfondo, la gigantografia di una colossale figura di me... meschina. Di una colossale figura meschina.
"Ti devi spaventare!" grida il compianto Richard Benson in un celebre video poi diventato meme. Quando, dopo la mia recensione negativa di The Floor mi è comparso il follow di Balsamo_Fabio tra le notifiche Instagram, non mi sono spaventata. E non l'ho fatto nemmeno nei giorni seguenti, quando ho visto che mi bombardava di cuori i post e le storie. Più che altro mi sono domandata se fosse un modo, piuttosto compulsivo a dire il vero, di dimostrare fair play o una richiesta d'aiuto (tipo: "Concordo, mi hanno ingabbiato in un programma di m3rda, grazie per averlo scritto pubblicamente perché io non posso farlo"). Poi, ho perso una collaborazione. Fortunatamente, al momento ne ho svariate sia a mio nome che da "ghost". Per cui si dice il peccato, non il peccatore. Immaginate, però, che una mattina, al ritorno della redazione dalle ferie, io abbia mandato il plan settimanale delle uscite, già programmate, per conferma. E che mi sia stato risposto, via Whatsapp, che non lavoravo più lì. Cosa era successo tra quel "Ci piacerebbe implementare il tuo impegno con noi il prossimo anno" (28 dicembre) e il benservito del 7 gennaio? La Befana sciacalla avrà portato del carbone per me? Non ci sono prove ma, per tanti motivi, si tratta quantomeno di una curiosa contingenza. Pace, lavoro lo stesso.
Come lavora lo stesso anche il Dottor Balsamo Fabio, infatti tiene proprio a precisarmelo pubblicamente in un commento Instagram (non ancora cancellato, strano!) in cui alla mia domanda: "Ma davvero non tiene di meglio da fare, a mezzanotte passata, rispetto a commentare i miei post con disegnini circensi?" replica: "Io sono un set e sto lavorando... Eh già continuano ad affidarmi serie tv, film, programmi... Io mi auguro che lei possa trovare sfogo per la sua frustrazione (tra l'altro, nelle sue storie parla di astinenza sessuale... può essere una causa)... aldilà [sic!] dell'offendere le persone perché, di cuore, le sue recensioni giornalistiche ahimè non interessano a nessuno... Ma delle offese personali, di quelle risponde direttamente".
"L'offesa" più personale che ho scritto nei confronti di Balsamo Fabio sta nella recensione della serie Prime Video No Activity. Di cui scrivo: "Si respirano vibes di Brooklyn Nine Nine, solo che qui, al posto di Andy Samberg, c'è Fabio Balsamo". Delizioso, comunque, il passaggio in cui il nostro attribuisce il mio giudizio negativo di The Floor a una presunta "astinenza sessuale" che mi provocherebbe "frustrazione". Balsamo Fabio direbbe la stessa cosa, pubblicamente, anche ad Aldo Grasso, visto che pure lui ha stroncato il pregevole quiz di cui è al timone col socio Ciro Priello? Chissà. Comunque, per il momento, non è successo. E sorvolo, a differenza della loro compare Aurora Leone, sul pippone che potrei iniziare a scrivere da qui all'infinito sul fatto che "mi ha detto così perché sono una donna". Grazie a Mefisto, questo non è proprio il mio sport.
Balsamo Fabio, a mio umile avviso, mi ha detto così perché, come moltissimi personaggi nati e cresciuti milionari sul web, è abituato alla propria bolla di follower che lo trovano spassosissimo, il migliore di tutti. Non è nemmeno colpa sua. Siamo noi, con i nostri "segui" ad aver creato ogni castello di carta in cui ora i divetti del web ritengono di risiedere. Abituati a complimenti e grasse risate h 24, forse non comprendono come qualcuno possa trovarli meno di straordinari in ogni loro manifestazione, che sia online o televisiva. Si sbigottiscono, increduli. Poi prendono in mano il telefono non per postare l'ennesimo video troppo divertente ma per scrivere che lei non sa chi sono io, che se dice che non stato eccellente, probabilmente è perché non ha una vita sessuale soddisfacente. Se solo il signor Balsamo Fabio non mi avesse bloccata (lui!) al termine di questo pubblico scambio - non ce ne sono stati altri, non avrei mancato di inviargli un bel selfie aftersex alla prima occasione. Così, almeno, avrebbe smesso di stare in pena per la frequenza dei miei accoppiamenti porcini. Visto che lo preoccupano assai, a quanto pare. E io non voglio dare pensieri.
Chiudo dicendo che mi spiace. Non per la stroncatura di The Floor che, anche col senno di poi, di questo poi, ripubblicherei tale e precisa oggi come ieri. Mi spiace perché un merd0ne così nessuno merita di pestarlo. Trovo che i Jackal siano sovraesposti, ovunque, da Pechino Express a Italia's Got Talent col solo risultato di uscire dagli occhi alla gente, al pubblico che sta cominciando, comprensibilmente, a scocciarsi. Non ritengo, però, che siano cani o miracolati. Anzi, la loro serie Prime Video "Pesci Piccoli" mi aveva pure divertita. E ne avrei scritto più che volentieri, se solo non avesse avuto la sciagura di uscire lo stesso giorno del video-bomba di Luis Sal contro Fedez ("Dillo alla mamma, dillo all'avvocato") e, a quel punto, nessuna delle testate per cui collaboro ha ritenuto interessante darle spazio. Consiglio comunque di recuperarla, se vi capita, sei puntate da mezz'ora, una sorta di Boris - intendiamoci, non a quei livelli ma comunque gradevole - ambientata in un'agenzia di comunicazione tra influencer capricciosi e assurdità varie.
Non c'è mai nulla di personale in ciò che scrivo, oggi come ieri. Tant'è che molti concorrenti di The Floor, forse dopo aver letto la mia stroncatura del quiz, mi avevano contatta per raccontarmi un po' di backstage dello show. Non erano aneddoti positivi. Ma, seppur tentata, ho ritenuto di non dare spazio a questo pantano, la recensione l'avevo già fatta, sarebbe sembrato un accanimento che, sinceramente, non provavo né provo verso questi gigionissimi sciacalli. Nonostante il sospetto che possano (?) aver agito per tagliarmi la testa tipo Regina di Cuori di Alice in Wonderland, nonostante Balsamo Fabio ritenga che io sia solo una frustrata che non prende il cazz0 da troppo tempo. E lo scrive pubblicamente, come se ne avesse pieno diritto. Mi fa piacere che continui a stare "sui set di programmi tv, film e serie", mai auspicato il contrario, ci mancherebbe. Auguro, anzi, ogni bene. Intanto, posso dire di aver vissuto gli effetti dei The Jackal sulla gente. E, piaccia o meno, scrivo.