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Se Sanremo è costretto a passare da Fabio Fazio, perché la Rai lo ha cacciato? Dopo Amadeus e Fiorello, anche Carlo Conti domenica ospite di Che tempo che fa sul Nove. La risposta imbarazza?

  • di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

6 febbraio 2025

Se Sanremo è costretto a passare da Fabio Fazio, perché la Rai lo ha cacciato? Dopo Amadeus e Fiorello, anche Carlo Conti domenica ospite di Che tempo che fa sul Nove. La risposta imbarazza?
Dopo Amadeus e Fiorello, anche Carlo Conti sceglie Fabio Fazio per promuovere Sanremo 2025. Ma se la Rai ha sempre bisogno del Nove per lanciare i suoi programmi, perché ha lasciato andare via il suo volto più celebre?

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

C’è qualcosa che non torna. Carlo Conti è il direttore artistico di Sanremo 2025, lavora per la Rai, deve lanciare il Festival… e dove va a farlo? Da Fabio Fazio. Sul Nove. Sì, proprio quel Fabio Fazio che la Rai ha lasciato scivolare via un anno fa, convinta di poter fare a meno di lui. La scena si ripete. L’anno scorso toccò ad Amadeus e Fiorello. Quest’anno a Carlo Conti. Tutti i grandi volti del servizio pubblico finiscono per fare la loro prima passerella dal conduttore savonese, ormai diventato il centro di gravità del talk televisivo italiano. E allora la domanda sorge spontanea: se alla Rai serve sempre Fazio per lanciare i suoi programmi di punta, perché diavolo hanno deciso di perderlo?

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

La Rai ha sempre vissuto il Festival come il proprio Super Bowl, il suo evento sacro. Eppure, in una sorta di strana dipendenza, ogni anno Sanremo passa da Che Tempo Che Fa, che ora non è più su Rai3, ma su Warner Bros. Discovery. Un colpo durissimo per Viale Mazzini, che aveva salutato Fazio con la solita retorica del “ce la faremo benissimo anche senza di lui”. Ma i fatti raccontano altro. Non è bastata l’uscita di scena del conduttore dal servizio pubblico per spegnere il legame tra Rai e Che Tempo Che Fa. Fazio continua a dettare l’agenda televisiva, ospitando chiunque voglia far parlare di sé. Dalla politica al Festival, il passaggio dal suo salotto è diventato quasi obbligatorio. Ma allora perché lasciarlo andare via?

Fabio Fazio, Carlo Conti e Amadeus
Fabio Fazio, Carlo Conti e Amadeus

Evidentemente, qualcuno ai piani alti si è reso conto del paradosso. E così, ecco la trovata geniale: la clausola “anti-Fazio” nel regolamento di Sanremo. Una decisione che grida vendetta e che conferma un’amara verità: la Rai teme che il Nove e Discovery possano oscurare la sua creatura più importante. Il vincitore del Festival non potrà partecipare ad altri programmi televisivi fuori dalla Rai fino al 18 febbraio 2025. Tradotto: niente passerella da Fazio. Insomma, un bavaglio che sembra servire a poco. Infatti, più passano i mesi, più l’addio di Fazio alla Rai si rivela una delle scelte più miopi mai fatte. Il paradosso è servito: Viale Mazzini lo ha lasciato andare, ma continua a mandargli gli ospiti per promuovere i suoi stessi programmi. A questo punto, una domanda a Carlo Conti andrebbe fatta: se per promuovere Sanremo devi andare da Fazio, perché non lo avete tenuto in casa? E la risposta potrebbe essere più imbarazzante di quanto la Rai voglia ammettere.

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