Ed è questo il cortocircuito di Morgan: io sono ignorante e non capisco perché non crei qualcosa per ignoranti? Quelli come me che sono cresciuti musicalmente con i cantautori mi-do che oggi non dicono “ascoltiamo X Factor” ma “vediamo X Factor”. Cambiamento non da poco che ha influito su tutta la musica: andiamo a vedere un concerto. Se Morgan sia un genio come si autoproclama questo non lo, se ha rivoluzionato musica e poi televisione questo non lo so. So solo che da ignorante di Instagram non lo guardo mai, che per cambiare le cose non bisogna essere inglobati dal successo, che io ho sempre paura perché bisogna averne tanta per avere coraggio. Se Morgan afferma di essere sempre coraggioso come fa se non ha paura? Lasciate l’X Factor, diventatelo voi magari lasciando stare gli istrioni che si vantano di lottare contro un regime quando non si accorgono di vivere in un reame
Morgan non c’entra niente in questo discorso ma è l’illusione che esista un artista libero. E qui arriva la paura
Serino contro-replica a Morgan:
"Il vero fascismo?
Non avere più libertà di critica..."
Botta e risposta fra il critico letterario e il cantautore. Prima Serino ha detto che il ritorno di Morgan a X Factor è "una sconfitta degli intellettuali" e lui gli ha risposto "si vergogni della sua incoscienza". Poi il confronto si è spostato in una chat whatsapp comune dove sono volate parole grosse. Così Serino, sempre su MOW, ha messo in guardia il pubblico: Lasciate stare gli istrioni che si vantano di lottare contro un regime quando non si accorgono di vivere in un reame..."
Il vero fascismo? Non avere più libertà di critica. Mi capita di scrivere un editoriale su Morgan e sulle fonti di ispirazione da lui citate (Carmelo Bene, Baudelaire, Verlaine), contestarle citando frasi che avevano già con largo anticipo contestato quel chewing-gum mentale che è la tele-visione che subito Morgan si adira: da brillante fallito di successo non replica alle mie tesi ma mi da del “coglione”, idiota, ignorante, poveretto. E va beh. Poi aggiunge: “Se Serino solo avesse ascoltato i testi delle mie canzoni e guardato la trasmissione televisiva che sono riuscito a realizzare alla faccia di tutti i finti superficiali della tv e della musica, se solo avesse la percezione che io sono l’unico che cambia le cose, che lotta e che studia e che ha coraggio, mi verrebbe a parlare con stima e rispetto, ma è ignorante, lui crede che leggendo un post su Instagram abbia capito la complessità di uno come me”. I testi li ho ascoltati, ho letto i suoi libri, ammirato alcune sue iniziative: ecco forse non ho avuto la sensibilità di capire che è “l’unico in Italia che cambia le cose, che lotta, che studia e che ha coraggio” per poi darmi dell’ ignorante.