image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Stazione Termini:
allucinazioni e umanità
in 500 (bellissime) fotografie

  • di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

9 marzo 2021

Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie
Il fotografo Niccolò Berretta, citando Diane Arbus e Brandon Stanton, ci trascina nel porto intergalattico di Roma, in un viaggio per immagini che sa di poesia, disperazione e accecante bellezza. Il libro, in uscita ad aprile, lo trovate già sul sito dell'editore e allora noi vi diamo un consiglio: non perdetelo

di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

Er Colosseo e i Fori, er Fontanone e Piazza de Spagna, er Pincio, l'Isla Tiberina, Trevi, Colle Oppio. Maddeché, il posto più bello de Roma è la Stazione Termini. Inflessioni (orgogliosamente) romane a parte, lo snodo della Capitale – per affluenza il primo in Italia e il quinto in Europa – è un posto nevralgico di accecante e umana bellezza. Provate a passarci di venerdì, magari a maggio, nel tardo pomeriggio, quando la luce arancione riflette sul granito bianco e sulle vetrate, rimbalzando sugli ATAC rossi parcheggiati a Piazza dei Cinquecento, fino ad arrivare poco più giù, a Piazza della Repubblica. È uno spettacolo, vivo e pullulante che incrocia verticalmente donne e uomini di ogni età e di ogni estrazione sociale. Studenti, piccioni, zingari, famiglie, turisti, manager, poveracci, cani, storpi, pendolari, preti, gabbiani, ladri, artisti, puttane, immigrati. Protagonisti di una Roma popolare e irrinunciabile, nonché protagonisti del libro Stazione Termini, LookBook 2009-2021 realizzato dal fotografo Niccolò Berretta.

  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 2
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 3
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 4
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 5
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 6
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 7
  • Stazione Termini: allucinazioni e umanità in 500 (bellissime) fotografie 8
  • 8

Più di 500 scatti in dodici anni, raccolti in un volume incredibile che cita Diane Arbus e Brandon Stanton (quello del magnifico progetto Humans of New York), alternati ai testi di Pierpaolo Piccioli (direttore creativo Maison Valentino), di Federico Lodoli (scrittore e documentarista) di Carlo Gabriele Tribbioli (documentarista e artista), di Gabriele Silli (artista) e dell'editore Paulo von Vacano. L'opera, edita da Drago Publisher e in vendita da Aprile (ma che trovate già in stock sul sito di Drago, super gentili e super veloci, quindi andate e ordinate) è così una immersione di facce.

Facce sporche, belle, brutte, strane, inquiete, anonime, folgoranti. O meglio ancora, allucinazioni di un mondo tanto grande quanto piccolo, in cui trovare qualcosa mentre si cerca qualcos'altro ancora. Come la vita, come una fotografia, la Stazione Termini è, poeticamente, anche uno stato mentale. Alcune volte astratto, alcune volte tangibile e brutale nella sua romantica malinconia.

More

La fotografia perde un maestro: Efrem Raimondi è morto

di Ray Banhoff Ray Banhoff

Fotografia

La fotografia perde un maestro: Efrem Raimondi è morto

Case Popolari è la pagina social dell’anno

di Lorenzo Monfredi Lorenzo Monfredi

Social

Case Popolari è la pagina social dell’anno

Gianni Berengo Gardin non esiste più

di Redazione MOW Redazione MOW

Fotografia

Gianni Berengo Gardin non esiste più

Tag

  • Stazione Termini
  • Fotografia

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante

    di Riccardo Canaletti

    Quello di Beatrice Venezi a La Fenice è un caso fondato sul nulla: la sua nomina è regolare e l’orchestra non è poi così importante
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)

    di Stefano Scrima

    Al Lucca Comics ci vogliono 12mila euro per una stampa, ma la filosofia di Kenshiro è più nobile (e non può essere capita senza Nietzsche)
  • E visto che Beatrice Venezi non va bene al Teatro La Fenice vi lanciamo la candidatura di Elio con Fulvio Abbate

    di Fulvio Abbate

    E visto che Beatrice Venezi non va bene al Teatro La Fenice vi lanciamo la candidatura di Elio con Fulvio Abbate
  • Siamo un Paese che non sa uscire dal passato e si vergogna del futuro: la Torre dei Conti è crollata, ma la vera tragedia è non costruire più cose belle

    di Riccardo Canaletti

    Siamo un Paese che non sa uscire dal passato e si vergogna del futuro: la Torre dei Conti è crollata, ma la vera tragedia è non costruire più cose belle

di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

BoyRebecca: “Faccio canzoni molto sexy, per sentirsi sempre più sexy”

di Filippo Ciapini

BoyRebecca: “Faccio canzoni molto sexy, per sentirsi sempre più sexy”
Next Next

BoyRebecca: “Faccio canzoni molto sexy, per sentirsi sempre...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy