image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Tasmania, il romanzo sul clima
di Paolo Giordano, è deprimente
e poco intelligente. Ma va di moda

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

28 gennaio 2023

Tasmania, il romanzo sul clima di Paolo Giordano, è deprimente e poco intelligente. Ma va di moda
Temi alla moda per partorire il libro intelligente e colto, che colto e intelligente non è. La nuova "impresa" di Paolo Giordano è sciatta, deprimente e non ha nervo. Manca la storia e fa il tiro a segno con i grandi temi, ma senza prenderci mai

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Prendi della scienza buona per le apocalissi e condiscila con un po’ di esistenzialismo mitteleuropeo e novecentesco, rendi i personaggi funzionali ad alimentare un senso di colpa, ma scordati la storia. «Forse sta tutta lì la fissazione di alcuni di noi per i disastri incombenti, quell’inclinazione verso le tragedie che scambiamo per nobile, e che costituirà, credo, il centro di questa storia: nel bisogno di trovare a ogni passo troppo complicato della nostra vita qualcosa di ancora più complicato, di più urgente e minaccioso in cui diluire la sofferenza personale. E forse la nobiltà, in tutto questo, non c’entra davvero niente». Sta qui il cuore del libro di Paolo Giordano, Tasmania (Einaudi, 2022), che alcuni dicono papabile per il Premio Strega, se non fosse per il fatto che fa parte da anni del Comitato direttivo, ma tutto si può in questo mondo accomodante. Certo, se questa frase avesse il respiro che vorrebbe avere, allora anche la scelta del tema da parte di Giordano potrebbe non avere nulla a che fare con la nobiltà. Sembra, al contrario, una scelta di comodo, modaiola, adatta a vendere in un periodo di ipersensibilizzazione (ma scarsa empatia). Il cuore del libro, si diceva, tutto in questa frase citata; alla fine del primo paragrafo del primo capitolo della prima parte, In caso di Apocalisse. Pagina 1, per intenderci. Il ché ci spinge a chiedere all’autore cos’altro ci sia da leggere, se la morale della favola viene sbattuta in faccia al lettore dopo appena qualche riga.

Paolo Giordano
Paolo Giordano

Forse, mancando di suggestioni e intreccio narrativo, era fondamentale arrivare al punto, prima che anche i fedelissimi, i lettori infaticabili, stramazzassero al suolo. Cioè, rinunciassero alla seconda pagina. Abbiamo un gruppo di figure sformate, ognuna con una caratteristica molto specifica, che farebbe ben sperare in un (ormai sempre più raro) romanzo di impronta filosofica (come un Lewis, o un Candido di Sciascia). Il convertito, lo scientista deluso, il padre che non parla con il figlio, l’incontentabile. Gente intelligente, che si interroga, stupidamente impantanata (e proprio perché “stupidamente”, ci si aspetta che lo spantanarsi, una volta capito l’inganno, possa essere facile). Ma tutta quest’intelligenza, decantata in quarta di copertina e che parrebbe essere la condizione minima di un romanzo che voglia trattare, tra le altre cose, la crisi climatica e la minaccia nucleare, non se ne trova neanche un po’. Non solo. Si trova il contrario, l’epurazione dell’intelligenza da ogni pagina, la convivenza coatta di pesantezza letteraria e autolesionismo antropocentrico. Da un lato il libro è narrativamente nullo, spoglio, fatto di viaggi ingiustificati e personaggi bidimensionali. Dall’altro a prevalere su tutto è la costante colpevolizzazione della specie umana, senza possibilità di vero riscatto.

Il Doomsday Clock, l'orologio che dice quanto l'umanità si sta avvicinando a un disastro planetario (siamo a 90 secondi)
Il Doomsday Clock, l'orologio che dice quanto l'umanità si sta avvicinando a un disastro planetario (siamo a 90 secondi)

Al più, si può pensare di andare in Tasmania, terra incontaminata, paradiso laico, e per questo tutto fuorché un paradiso. Questo è l’aspetto più nocivo del libro: «Sì, ha aggiunto con maggiore convinzione, se fossi costretto a salvarmi, sceglierei la Tasmania». Un luogo illimitatamente lontano (perché, moralmente, sarà sempre troppo tardi, ormai, arrivarci). Ma soprattutto, un luogo dove, se costretti, si potrebbe pensare di trovare la salvezza. In poche parole, laddove una visione materialistica della realtà ha portato all’implosione della natura (tra pandemie e tragedie atomiche), si pensa a un paradiso fatto su misura del pensiero materialistico: «È abbastanza a sud per sottrarsi alle temperature eccessive. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi più facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda». Tutti cercano una loro Tasmania (e non una bella storia, evidentemente), questo dovrebbe essere il senso del libro. Che sia per fuggire da problemi quotidiani, da un dramma familiare, da una crisi di portata planetaria che diventa motivo di depressione (e accade sempre di più), ogni cerca, in qualche forma, la salvezza. Ma se non ci si pone la domanda su quale tipo di salvezza valga la pena cercare, allora si continueranno a produrre minacce. Ma, soprattutto, non trovare risposte.

Tasmania
Tasmania

More

Agnelli, l'edonista che produceva “automobili non molto chic”. Il ritratto al veleno del grande Arbasino

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Anniversari importanti

Agnelli, l'edonista che produceva “automobili non molto chic”. Il ritratto al veleno del grande Arbasino

Matteo Messina Denaro anche filosofo? Leggeva Nietzsche, amava Garibaldi e sulla giustizia...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Cultura mafiosa?

Matteo Messina Denaro anche filosofo? Leggeva Nietzsche, amava Garibaldi e sulla giustizia...

È morto Benedetto XVI, il Papa dell'amore agostiniano che ha combattuto contro un presente che si sgretola

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Eterno riposo

È morto Benedetto XVI, il Papa dell'amore agostiniano che ha combattuto contro un presente che si sgretola

Tag

  • recensione
  • Letteratura

Top Stories

  • Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...

    di Irene Natali

    Dentro la Notizia o Quarto Grado al pomeriggio? Abbiamo visto il nuovo programma di Nuzzi su Canale 5: cronaca nera e morti, era quasi meglio la D'Urso...
  • Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"

    di Carlotta Casolaro

    Esclusiva! Newton Compton, le scrittrici in rivolta contro la casa editrice? Raccontano a MOW soprusi e minacce: “Non paragonarti mai a Felicia Kingsley. Se parli? Rischi di sborsare 20mila euro"
  • Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi

    di Gianmarco Aimi

    Siamo stati al concerto di Olly all'Ippodromo di Milano e abbiamo scoperto il segreto del suo successo: sbaglia i congiuntivi come Vasco Rossi
  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo ha SVELATO quanto durerà il concerto a Tor Vergata: Niccolò non si risparmia, con una dichiarazione d’amore alla sua Roma e ai fan. Ecco tutto quello che sappiamo sul raduno degli ultimi...
  • Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo a Sanremo 2026? È il Festival che ha bisogno di lui: non si punta alla vittoria ma a chiudere un cerchio con il palco che l’ha sia consacrato che ferito…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Måneskin, la stampa s’è desta (da Lucarelli a Cruciani): stroncature e aria di crisi (ma noi ve l'avevamo detto)

di Maria Francesca Troisi

Måneskin, la stampa s’è desta (da Lucarelli a Cruciani): stroncature e aria di crisi (ma noi ve l'avevamo detto)
Next Next

Måneskin, la stampa s’è desta (da Lucarelli a Cruciani):...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy