image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Massimo Troisi, genio oltre la comicità, oggi avrebbe 70 anni: “Gli americani fanno la guerra per farci i film...”

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

19 febbraio 2023

Troisi, genio oltre la comicità, oggi avrebbe 70 anni: “Gli americani fanno la guerra per farci i film...”
Ricomincio da Massimo. A 70 anni dalla nascita del figlio più geniale e solitario del secondo Novecento, un ritratto del fuoriclasse napoletano. Oltre la comicità. Dai messaggi politici arguti: “Gli americani fanno la guerra per farci i film...”, alla vera censura sanremese, post terremoto dell'Irpinia (non salì mai su quel palco). È strano immaginare chi rifiutava la sovraesposizione e i cliché in questi tempi d'eccessi. Chissà cosa avrebbe detto dei Ferragnez, delle fiction su Napoli tutte uguali. Lui che era già oltre, più avanti di tutti

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Ricomincio da Massimo. C'è un momento preciso della mia infanzia in cui sono certa di aver sentito accanto a me la presenza di Troisi. Non il Pulcinella senza maschera, non il comico dei sentimenti, ma proprio lui, Massimo, come un amico che ritorna e non sai per quanto tempo resterà. Fu una domenica coi parenti e una visione casuale di Ricomincio da tre. Nonni, zii, conoscevano le battute a memoria. Ma io no, e non ero pronta. Silenzio, prima scena. Il richiamo di Lello (Lello Arena) a Gaetano (Massimo Troisi) in quel palazzo sostenuto da impalcature di legno (seppure abitato) mi fece ridere così forte e senza capire perché. Ipnotizzata per tutta la durata. E “vieni, vieni” vaso, se vieni mi risolvi tutti i problemi. Vado in Tv e divento famoso. “Ma mammina dice che io ho i complessi nella testa. ‘E foss' 'o Dio, quali complessi! Tu tieni l'orchestra intera 'ncapa, Robbe'!”

Alla fine quel film l'ho rivisto decine di volte, come buona parte della sua produzione, recuperata negli anni. Gli inizi con il trio La Smorfia (Lello Arena, Massimo Troisi, Enzo Decaro). “Annunciazione, annunciazione, tu Marì Marì, fai il figlio di Salvatore, Gabriele ti ha dato la buona notizia...”. E poi Scusate il ritardo -  perché ci ho messo tre anni per farlo -  usato pure come striscione per il secondo scudetto del Napoli.  “Meglio un giorno da leone o cento da pecora? Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più”. E la lettera di Non ci resta che piangere (film culto con Roberto Benigni), e le risate amare, tra padre e figlio in Che ora è? con Marcello Mastroianni. “Ricordati che devi morire” e “Sì, mo’ me lo segno”. E il testamento umano e spirituale de Il Postino, che gli valse una nomination agli Oscar…

È difficile dimenticare Troisi, quel suo modo di parlare cadenzato dal dialetto, ma comprensibile pure a chi di Napoli non sapeva niente, quei tempi fenomenali, le mani che si muovevano sempre, i capelli ricci, il sorriso accennato, e poi quella timidezza che traspariva in ogni momento, la fronte pronta a crucciarsi e le battute solo all'apparenza leggere, ma misurate e intelligenti, e la straordiaria (e proficua) amicizia con Pino Daniele. Troisi si ama, impossibile sostenere il contrario. Eppure è strano immaginarlo nel paradosso contemporaneo della sovraesposizione. Magari oggi avrebbe detto pure lui la sua sulla crisi dei Ferragnez, oppure più intelligentemente avrebbe glissato con una battuta. Pensavo fosse amore... invece era un calesse. Per non parlare delle presunte censure sanremesi odierne, lui che al Festival fu censurato per davvero. E infatti rifiutò di salire su quel palco. Era il 1981, post sisma dell'Irpinia. “Mi hanno detto di fare tutto, tranne parlare di religione, di politica, di terrorismo, terremoto, perché sai adesso il Paese sta in una situazione un po’ così, e così sono indeciso fra una poesia di Giovanni Pascoli e Carducci”. 

E chissà cosa avrebbe detto di tutte quelle fiction girate sulla sua città, obbligatoriamente con Vesuvio sullo sfondo, circondato dai luoghi comuni che combatteva abilmente. “A Napoli c’è il sole, pensano lo sappiano tutti quanti, mica un sole normale, piccirille, no, ce sta ‘nu sole accussì. A Napoli non piove mai e mica è bello. Ho un impermeabile a casa, nuovo, mai messo, sta ancora nel cellophane”. Già, Troisi era oltre, in quella schiera di comici capaci di schiaffare in faccia alla gente la brutale realtà, smantellando ogni cliché. E ancora, le sue interviste, un manuale da studiare per ogni star, vera o presunta. “Il governo americano aiuta il cinema, ma non come in Italia, qui danno le idee. Gli americani fanno le guerre per farci i film…”. Che messaggio potente. Altro che semplice commedia, il suo era realismo italiano, universale, per questo patrimonio culturale eterno. Massimo Troisi era, è stato e sarà questo. Tutte queste cose insieme.

Ma inevitabilmente siamo ai titoli di coda, che compito ingrato scrivere di lui, nessuno è degno. Eppure, se potessi incontrarlo oggi, nel 70esimo compleanno che non c'è, una confessione gliela farei. Se posso essere sincera...  ’O ssaje comme fa ’o core, Massimo non te ne sei mai andato veramente.

More

Alessandro Siani prossimo conduttore di Sanremo? Il trionfo del simpatico e del comico decaffeinato di “Tramite amicizia”

di Fulvio Abbate Fulvio Abbate

La risata non vi seppellirà

Alessandro Siani prossimo conduttore di Sanremo? Il trionfo del simpatico e del comico decaffeinato di “Tramite amicizia”

Ferragni-Fedez: crisi o perculata per sviare dal flop di Sanremo? Pensati infallibile

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Ci stanno perculando?

Ferragni-Fedez: crisi o perculata per sviare dal flop di Sanremo? Pensati infallibile

Amadeus, alla guida della sua Mercedes, fa un provino canoro con il figlio Josè. Promosso o bocciato? [VIDEO]

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Postumi di Sanremo

Amadeus, alla guida della sua Mercedes, fa un provino canoro con il figlio Josè. Promosso o bocciato? [VIDEO]

Tag

  • Cinema
  • Festival di Sanremo

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Gli U2 e la triste parabola che li ha condotti nel "cimitero degli elefanti" di Las Vegas

di Michele Monina

Gli U2 e la triste parabola che li ha condotti nel "cimitero degli elefanti" di Las Vegas
Next Next

Gli U2 e la triste parabola che li ha condotti nel "cimitero...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy