image/svg+xml
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Social
  • Formula 1
  • MotoGp
  • Sport
  • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Cover Story
  • Attualità
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • social
  • Formula 1
  • motogp
  • Sport
  • Culture
    • Culture
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Veleno che corrode
le nostre sicurezze

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

30 maggio 2021

Veleno che corrode le nostre sicurezze
Il podcast di Pablo Trincia diventa una docuserie su Amazon Prime e le voci prendono forma, i nomi si trasformano in occhi, i sentimenti contrastanti di una storia sconvolgente riaffiorano, restituendoci tutte le insicurezze di un groviglio che ancora oggi trasporta dolore e dubbi

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

La storia dei diavoli della bassa modenese, la presunta setta che, tra il 1997 e il 1998, nei due paesi di Mirandola e Massa Finalese avrebbe organizzato riti satanici nei quali sarebbero stati molestati e assassinati bambini, da racconto diventa docuserie e le voci di Veleno, il podcast di Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, prendono finalmente una forma concreta.

Volti scavati dal tempo e dal dolore, famiglie che cercano di ricucire i brandelli sopravvissuti a un’esplosine che quest’anno compie 24 anni. Si assomigliano un po’ tutti, i protagonisti di questa storia, come se il solco della tragedia avesse colpito in modo uguale le espressioni dei reduci.

E non c’è differenza tra chi, tra gli ex bambini allontanati dalle famiglie della bassa modenese, oggi ammette di aver inventato ogni accusa, e chi al contrario continua a sostenere, e a ricordare, gli abusi infantili subiti o visti. 

20210529 151646487 1252

Non c’è differenza perché hanno sofferto e continuano a soffrire nello stesso identico modo. Democrazia del dolore che si mischia ai ricordi di una vita di provincia, povera, tra la nebbia di paesi dimenticati da tutti che diventano teatro perfetto per riti agghiaccianti, storie di demoni e cimiteri, di satanismo e pedofilia. Palcoscenico di una storia grottesca, su cui nessuno prima di Trincia sembrava aver posto le giuste (e lecite) domande. 

Il racconto della docuserie, disponibile ora in cinque puntate su Amazon Prime, ripercorre alla perfezione le orme del podcast, tanto che - per chi già conosceva il lavoro di Pablo Trincia - la serie assume un ruolo integrativo, utile per rimettere in ordine le testimonianze ascoltate, e dare finalmente un volto alle voci, partendo da quella di Dario, il famoso bambino zero da cui è nato tutto il caso. 

Il vero e unico elemento di novità è dato dalla puntata conclusiva, quella in cui testimonianze di ex bambini allontanati dalle famiglie, psicologi coinvolti, accusatori di Trincia e genitori disperati si fondono, dando un ulteriore senso di precarietà a questo apparente equilibrio giudiziario. 

20210529 151700268 6141

Impossibile non empatizzare con una donna, ex bambina coinvolta nel caso, che oggi convive con la consapevolezza che sua madre si uccise per il dolore, e la vergogna, dell’accusa di un crimine mai commesso.

Ma impossibile anche non empatizzare con un’altra protagonista che nega il revisionismo di questa vicenda, continuando a ribadire e confermare la verità di questi abusi.

Come già successo con l’ascolto del podcast anche la docuserie disponibile su Amazon, realizzata a distanza di quattro anni dal primo progetto, nega ogni certezza. Onore agli autori che non ricadono nel clichè dei ruoli predefiniti e si mettono in discussione, dando voce anche a chi li accusa di aver montato una vicenda conslusa e aver preso una posizione troppo schierata. 

Perché Veleno corrode ogni sicurezza. Sul singolo caso giudiziaro, ma anche su noi stessi. Su quello che ricordiamo o pensiamo di ricordare. Sulle bugie che si trasformano in verità, sul valore della famiglia, sugli affetti che pensiamo di avere. Veleno che si insinua piano, e ci chiama a rimettere tutto in discussione. 

More

La Formula 1 pensa ad Amazon (o Netflix) per il futuro dei diritti TV

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Formula 1

La Formula 1 pensa ad Amazon (o Netflix) per il futuro dei diritti TV

Pedofilia, satanismo e famiglie distrutte. Dopo 25 anni il "bambino zero" di Veleno ha un volto

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Attualità

Pedofilia, satanismo e famiglie distrutte. Dopo 25 anni il "bambino zero" di Veleno ha un volto

Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino: non basta David Bowie (in cover) per essere una buona serie

di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

Cinema

Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino: non basta David Bowie (in cover) per essere una buona serie

Tag

  • Amazon Prime Video
  • Serie tv
  • veleno

Top Stories

  • Il napoletano ha rutt 'o cazz e Siani non fa ridere mai

    di Grazia Sambruna

    Il napoletano ha rutt 'o cazz e Siani non fa ridere mai
  • Netflix svegliati! È la vita di Salvatore Aranzulla che merita un docu: tra guardie armate in cortile e 100mila euro di domotica

    di Grazia Sambruna

    Netflix svegliati! È la vita di Salvatore Aranzulla che merita un docu: tra guardie armate in cortile e 100mila euro di domotica
  • Roberta Castoldi: “La poesia va oltre noi stessi. Mio fratello Morgan? In musica creiamo universi”

    di Riccardo Canaletti

    Roberta Castoldi: “La poesia va oltre noi stessi. Mio fratello Morgan? In musica creiamo universi”
  • Come nasce il fenomeno Giorgia Soleri? Ve lo sveliamo: dal legame col manager dei Måneskin alla partnership col gruppo Gedi (Agnelli-Elkann). E Damiano come ambassador…

    di Maria Francesca Troisi

    Come nasce il fenomeno Giorgia Soleri? Ve lo sveliamo: dal legame col manager dei Måneskin alla partnership col gruppo Gedi (Agnelli-Elkann). E Damiano come ambassador…
  • Carlo Massarini: “Måneskin bravi, ma i brani?” Achille Lauro: “Cantante mediocre”. E Jovanotti, Vasco, Diodato, gli stadi per curriculum e la Rai senza coraggio...

    di Maria Francesca Troisi

    Carlo Massarini: “Måneskin bravi, ma i brani?” Achille Lauro: “Cantante mediocre”. E Jovanotti, Vasco, Diodato, gli stadi per curriculum e la Rai senza coraggio...
  • Il distruttore di sogni. Lasciate perdere la Murgia e la Tamaro e leggetevi Maria Sole Abate

    di Riccardo Canaletti

    Il distruttore di sogni. Lasciate perdere la Murgia e la Tamaro e leggetevi Maria Sole Abate
  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

  • Se sei arrivato fin qui
    seguici su

    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Newsletter
    • Instagram
    • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

    Latest

    • Il Diablo vede rosso: Fabio Quartararo, dopo Silverstone, rischia ancora l’incubo 2020

      di Tommaso Maresca

       Il Diablo vede rosso: Fabio Quartararo, dopo Silverstone, rischia ancora l’incubo 2020
    • “Preghiamo per Marc Marquez”: Alberto Puig è disperato. E Stefan Bradl svela un retroscena…

      di Emanuele Pieroni

      “Preghiamo per Marc Marquez”: Alberto Puig è disperato. E Stefan Bradl svela un retroscena…
    • Ehy Ducati, Enea Bastianini deve fare altro?

      di Emanuele Pieroni

      Ehy Ducati, Enea Bastianini deve fare altro?

    Next

    Auguri a Noel Gallagher: il vero motivo per cui gli Oasis non torneranno mai insieme

    di Ray Banhoff

    Auguri a Noel Gallagher: il vero motivo per cui gli Oasis non torneranno mai insieme
    Next Next

    Auguri a Noel Gallagher: il vero motivo per cui gli Oasis non...

    • Attualità
    • Lifestyle
    • Formula 1
    • MotoGP
    • Sport
    • Culture
    • Tech
    • Fashion

    ©2020 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

    • Privacy