Duro intervento su Rai 3 contro John Elkann da parte di Corrado Augias, storico giornalista e conduttore televisivo. Nella sua “cartolina” in apertura del programma Rebus, Augias ha attaccato l’erede della dinastia Agnelli (presidente di Stellantis e di Ferrari) per il suo ruolo di presidente del gruppo editoriale Gedi, criticando la scelta di vendere il settimanale l’Espresso all’imprenditore campano Danilo Iervolino, contro cui hanno scioperato o sono entrate in stato di agitazione le redazioni di varie testate del gruppo.
“Dato che siamo in un momento in cui l’informazione è così importante – l’esordio di Augias – ho pensato di scrivere una cartolina all’ingegner John Elkann, che è il presidente del gruppo editoriale che pubblica tra l’altro La Repubblica e La Stampa”.
“Gentile ingegnere – le parole del giornalista, storico collaboratore del gruppo in questione e in particolare del quotidiano romano – con gesto affrettato lei ha ceduto l’Espresso, una gloriosa testata da cui nel 1976 è nata Repubblica. È stata ceduta mentre infuria una guerra dagli eventi e dagli esiti imprevedibili. Il ricavato è insignificante per una grande azienda. Con gesto altrettanto grave, del resto, lei aveva licenziato il direttore di Repubblica Carlo Verdelli mentre questi riceveva minacce di morte”.
E ancora: “Con ogni dovuto rispetto, ingegnere, penso che lei non abbia riflettuto abbastanza su che cosa voglia dire essere editore di giornali. Un gruppo editoriale non è un’acciaieria o una fabbrica qualunque di tessuti. I giornali hanno una storia, in qualche caso fanno la storia. Vendono notizie, ma danno anche un’interpretazione dei fatti: sono, nei casi migliori, una guida. Potrei dire, forse esagerando, anzi sicuramente esagerando, che i giornali hanno un’anima, comunque vanno maneggiati con cura: bisogna tenerlo presente quando si fa l’editore. Confido nella sua comprensione”, ha concluso il conduttore, aggiungendo “poi vediamo che succede”.