Dopo numerosi rumors e indiscrezioni che lo volevano vicinissimo al ruolo di super consulente in Ferrari, Jean Todt sembra essersi invece ormai definitivamente allontanato dalla Scuderia di Maranello: stando a quanto riportato dal giornalista Giorgio Terruzzi sul Corriere della Sera infatti John Elkann avrebbe deciso di rinunciare alla collaborazione dell'ex uomo Ferrari che sarebbe stato per la Rossa una figura simile a quella di Niki Lauda in Mercedes. Il ruolo di Todt sarebbe stato soprattutto politico e non tecnico, un aspetto fondamentale per ridare alla Ferrari la forza all'interno del paddock del suo glorioso passato.
Nella Formula 1 attuale infatti la politica, e i giochi di potere del circus, sono quasi importanti quanto i risultati in pista, e la posizione dell'ex presidente della FIA, uno degli uomini più influenti del panorama, avrebbe giocato un ruolo fondamentale del rilancio della scuderia di Maranello.
Niente da fare però per John Elkann che, sempre stando a quanto dicono le indiscrezioni, non vorrebbe all'interno della squadra una presenza così ingombrante come quella di Todt.
Mentre le altre scuderie quindi si concentrano su figure di spicco e dal paddock si inseguono le voci su possibili grandi ritorni: come quello di Flavio Briatore in Renault, oggi Alpine, come consulente del team, la Ferrari mantiene la politica più discreta, concentrandosi sulla squadra attuale ed evitando di aggiungere nomi importanti all'organico.
Una scelta difficile da comprendere, per la quale John Elkann in queste ore è stato criticato online, ma che dall'altra parte denota una grande sicurezza nei confronti del progetto portato avanti da Maranello. Le risposte però, come sempre, sono attese in pista, dove ora la Ferrari è obbligata a fare il massimo.