“Lei ha detto che si è oggettificata? Bene, è un oggetto per cui non ha pensiero. lei è una povera…” È scatenato Vittorio Sgarbi, che risponde alle considerazioni fatte nei suoi confronti su MOW da Valentina Nappi, che sul caso della sua “body performance” al Contemporary Art Museum di Casoria ha accusato il critico di essere privo di comprensione dell’arte, oltre che populista elettore di Matteo Salvini.
Vittorio, cosa pensi della replica della pornostar Valentina Nappi alle tue parole in merito al suo evento di "body performance" al Contemporary Art Museum di Casoria? Ti ha definito come una persona senza alcuna comprensione dell'arte dalle avanguardie storiche in poi e aggiungendo che i tuoi tre in matematica ti abbiano condannano a non cogliere la sensibilità.
Ma che replica sarebbe? Sono delle considerazioni di una disperata, sconosciuta piccola di statura che ha bisogno di confrontarsi con qualcuno che nel mondo dell’arte è conosciuto anche dai bambini. Non so cosa vuol dire “tre in matematica” perché non ho mai preso tre in matematica. Il tema dell’arte riguarda la conoscenza dell’arte e che lei (Valentina Nappi, ndr) non ha. Lei è una povera falsaria, una Ferragni dei poveri che non entrerà mai agli Uffizi non può profanare altro che un museo profanato come quello di Manfredi. Dice di profanare i musei ma il museo che ha profanato è un non-museo.
Valentina Nappi ha anche detto che la sua performance non c'entra nulla con le velleità di Marina Abramović e che, quest’ultima, era ed è una delle espressioni più banali e stereotipate di un certo spirito del tempo e al contrario, la Nappi sostiene di oggettificarsi.
Io ho conosciuto bene l’Abramović e a me non interessa se lei la ritenga velleitaria oppure no. Ritengo Duchamp un grandissimo scrittore e artista, ritengo Michelangelo un grande artista rispetto al suo tempo quindi la Nappi parla di cose che non sa.
Ti ha definito anche populista dell’arte facendo il collegamento con Salvini, perché?
Ma questo perché lei pensa che io abbia a che fare qualcosa con Salvini, probabilmente perché qualche volta ho difeso Salvini. Lei è la Di Maio delle artiste, sta all’arte come Di Maio sta agli esteri. Io sono amico di Salvini, ho detto delle cose carine su di lui e mi ritrovo una che dice delle grandi cagate. Se vuole diventare un oggetto allora hanno ragione le femministe quando dicono che le donne non sono un oggetto. Vuole essere un oggetto? Bene resti li in quel museo incartapecorita con quel brutto naso che ha tra l’altro. Il problema sai quale è? Profanare i musei ma quelli veri, con tutto il rispetto e le lodi a Manfredi! Vada agli Uffizi, ma non ci andrà perché nonostante la sua polemica nei miei confronti non le basterà ad avere nessun credito e nessuno le aprirà le porte. Una che ha avuto molto più successo di lei è Efe Bal che ha avuto commercio con Salvini. Io ho difeso Salvini, Lucano, sindaco di Riace, io difendo chiunque abbia avuto un ingiusto processo.
Quindi quello che lei dice non ha alcun fondamento?
No, nessun fondamento circa quanto mi attribuisce su Michelangelo e Duchamp, lei parla in libertà. Lei ha detto che si è oggettificata? Bene è un oggetto per cui non ha pensiero. Lei è una povera emula della Ferragni.
Però Vittorio la Ferragni non è andata li a fare un’esibizione artistica, non è la stessa cosa.
Come no? Si è fatta fare le fotografie in posa davanti al Botticelli, più mostra di cosi? Ecco la differenza vedi? La Ferragni si misura col Botticelli, la Nappi con dei manichini. Di chi sono quei manichini? Non si sa, sono come lei (come la Nappi ndr) con il culo di fuori. Lei è il manichino delle pornostar.
Quindi stai dicendo che lei si è messa al pari di un manichino in poche parole.
Esattamente. Posso anche aggiungere che io ho frequentato molte pornostar, tutte intelligenti, che non erano oggetti ma persone. Una di queste si chiama Vittoria Risi ed è infinitamente più conosciuta di questa Neppi, Nappi, come si chiama. Quando ero sovraintendente a Venezia a Palazzo Grimani ho esposto in una nicchia la pornostar Vittoria Risi, nuda davanti alla nuda di Giorgione. Quindi quello che lei (la Nappi) ha fatto io l’ho già fatto nei musei veri. A lei manca il contesto, lei oggettivizza il suo corpo non rispetto a Giorgione o al Botticelli bensì rispetto a dei manichini scegliendo, quindi, il livello più basso.
Quindi alla fine ha ragione la Nappi quando dice di aver profanato un museo?
La Nappi si è esposta al museo di Casoria dove l’amico Manfredi ha esposto opere poco memorabili che spesso le ha bruciate per far parlare del museo. La Nappi quindi non ha profanato un museo ma un inceneritore.
Qui sotto la puntata di BlackList con l'intervista a Vittorio Sgarbi, che si trova a partire dal minuto 15 circa.