Un comico non ti piace? Non ti fa ridere? Che problema c’è: sali sul palco e aggrediscilo. Del resto lo ha fatto anche un divo come Will Smith poco prima di ricevere un Oscar, dunque si può fare no? Anzi, forse si deve fare. È l’evoluzione dalla cancel culture (l’espulsione dal contesto sociale-professionale di chi fa o dice qualcosa di sgradito a qualche attivista rumoroso e/o molesto dal quale i datori di lavoro dell’espulso non vogliono guai) alla cancellazione fisica: stavolta l’attacco ha riguardato Dave Chappelle, già nel mirino dei benpensanti per le sue battute ritenute “transfobiche” nei suoi special su Netflix.
Era il timore di vari comici dopo l’abominevole schiaffo di Smith a Chris Rock durante la serata degli Oscar in seguito a una battuta su sua moglie (inizialmente Smith aveva riso, poi deve aver incrociato lo sguardo di rimprovero di Jada Pinkett, con la quale aveva già avuto dei trascorsi non proprio linreari, e…). Un timore che si è rivelato più che fondato. E stavolta non è stato “solo” uno schiaffo: sul palco dell'Hollywood Bowl durante il festival "Netflix is a joke" è arrivato un tizio con una pistola (apparentemente finta) sulla quale era montato anche un coltello (vero) a mo’ di baionetta in guerra. E il tizio si è lanciato contro Dave Chappelle, tra i comici più importanti al mondo, con una sorta di tackle in stile football americano. Per quanto sorpreso e indifeso, Dave non si è fatto troppo male, perché più grosso dell’assalitore. Ciò non rende il fatto meno grave. Ed è gravissimo che nel locale e sul palco sia riuscita ad arrivare quell’arma, nonostante i (teorici) metal detector.
Tra Covid e guerra, al mondo non c’è molto da ridere. Ora c’è chi vuole impedire in maniera bellica e potenzialmente mortale pure l’esercizio della comicità. Giganti come Dave Chappelle e Chris Rock non si faranno troppo intimorire (Chris è salito sul palco dopo l’aggressione a Dave dicendo “Ma era Will Smith?”), ma per chi non ha loro fama e i loro milioni il discorso rischia di essere molto, molto diverso. Anzi, lo è già.