image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Woody Allen ha ingannato il tempo:
a 85 anni lavora più di un ventenne

  • di Ludovica Piro

27 novembre 2020

Woody Allen ha ingannato il tempo: a 85 anni lavora più di un ventenne
Woody Allen compie 85 anni il primo dicembre e dopo 4 premi Oscar e un Leone d’oro alla carriera, ancora non si ferma. Non ci pensa proprio, nonostante la pandemia e i diversi problemucci legati all’età. Non se ne cura a tal punto da lasciarci immaginare che i disturbi all’udito non siano altro che degli escamotage per continuare a lavorare indisturbato, per dare unico spazio al suo genio

di Ludovica Piro

Una creatività quella di Woody Allen, che dà piena voce al suo inconscio, indiscusso protagonista dei suoi film. Insomma, persino quest’anno Woody è andato a duemila. Ha letteralmente ingannato il tempo, questo 2020, per farci (o fare a se stesso) un regalo. Si intitola “Rifkin's Festival” e speriamo di poterlo vedere prestissimo nelle sale. D’altronde, questo Natale, un lieto fine ce lo meritiamo.
 

20201127 161808074 5557

Woody Allen è contrario alla vecchiaia, sostiene che non la si debba raccomandare a nessuno. 
Nel frattempo però continua a lavorare e, nelle pause, sognare di essere il collant di Ursula Andress (chissà, magari saranno questi a dargli l’ispirazione). D’altronde l’unica certezza che abbiamo, dal 1966 ad oggi, è proprio questa: Woody Allen è fedele alle relazioni. O meglio, a quelle extraconiugali. Le stesse che lo legano al Windsor Light Condensed, suo inconfondibile font, e all’infallibile media di un film all’anno.
Sono questi i suoi marchi di fabbrica come gli analisti, i maghi, i rabbini, ma anche i lapsus, gli equivoci e gli scherzi di un destino beffardo che continua a sorprenderci e a muovere i fili delle nostre vite. 
E siccome le tradizioni vanno rispettate, anche quest’anno, puntuale come sempre, è arrivato il suo 49esimo film. 

“Rifkin's Festival” 
Il film è un vero e proprio omaggio al San Sebastián Film Festival. Un appuntamento del quale Woody si sarebbe innamorato dopo le riprese di Vicky Christina Barcelona del 2008. Secondo Variety, dopo aver girato in lungo e largo Oviedo, Barcellona e Avila, il regista avrebbe scoperto l’apice della meraviglia proprio all’interno di questa kermesse cinematografica. A tal punto, da promettere a se stesso di scrivere un film sull’evento per raccontare i colori e l’energia di quelle conferenze stampa. E così è stato. Infatti, il film è stato presentato in anteprima a San Sebastian proprio lo scorso 18 settembre, ricevendo le approvazioni della critica che l’ha definita una commedia tagliente, a tratti assurda ma fantasticamente divertente. 

La pellicola racconta la storia di Mort Rifkin (Wallace Shawn), un fanatico di cinema, e di sua moglie Sue (Gina Gershon), ufficio stampa cinematografica. La coppia, una volta fatto ingresso al festival, viene coinvolta dalla bellezza tipica della Spagna e dall'ammaliante magia del cinema fino a diventare la protagonista di un doppio intreccio amoroso. 

20201127 161927418 7431

In Rifkin’s festival, infatti, il Caso non a caso scatena una serie di imprevisti, elargendo fortuna e provocando irreparabili danni: Sue viene sedotta dal talentuoso cineasta Philippe (ovvero Louis Garrel, il giovane sognatore del film di Bertolucci), mentre Mort supera il blocco che gli impedisce di scrivere il suo primo romanzo, scoprendo una rinnovata speranza per il futuro.

Ed è proprio in questa danza, in cui i protagonisti si spogliano mettendo a nudo le proprie fragilità e debolezze, che risiede e si conferma l’essenza dei film di Woody Allen. È qui che trova affermazione la visione dell’autore. Al regista, infatti, non interessa tanto chi muove le pedine della scacchiera, ma piuttosto le capacità dei personaggi nel far fronte al caos che sconvolge le loro vite. Ciò che conta è lo scontro tra forza e debolezza, sogno e realtà. In Rifkin’s Festival si fondono Commedia e Tragedia e si svela con ineguagliabile umorismo il mistero imperscrutabile dell’esistenza, che Woody risolve con un cinico e concreto “basta che funzioni”. Perché la vita sarebbe noiosa se non godessimo delle nostre abilità nel distorcerla.

 

Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram

More

Cicciolina è meglio 'e Pelè

di Luca Beatrice Luca Beatrice

Sex

Cicciolina è meglio 'e Pelè

Smettetela di associare Harry Potter al lockdown

di Francesca Cuccu Francesca Cuccu

Cinema

Smettetela di associare Harry Potter al lockdown

Sophia Loren può vincere il secondo Oscar dopo 60 anni

di Redazione MOW Redazione MOW

Cinema

Sophia Loren può vincere il secondo Oscar dopo 60 anni

Tag

  • Cinema
  • Woody Allen

Top Stories

  • Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?

    di Beniamino Carini

    Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?
  • Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…

    di Giulia Ciriaci

    Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…
  • "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop

    di Emiliano Raffo

    "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop
  • LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...

    di Gianmarco Aimi

    LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...
  • Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?

    di Riccardo Canaletti

    Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?
  • Se la sanità italiana fa schifo, perché i premi Oscar come Francis Ford Coppola (ricoverato a Roma) vengono a operarsi nei nostri ospedali? Forse perché le eccellenze ci sono, ma solo per le élite...

    di Giulia Sorrentino

    Se la sanità italiana fa schifo, perché i premi Oscar come Francis Ford Coppola (ricoverato a Roma) vengono a operarsi nei nostri ospedali? Forse perché le eccellenze ci sono, ma solo per le élite...

di Ludovica Piro

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Elegia americana, la microfisica del dolore di Ron Howard

di Giulia Toninelli

Elegia americana, la microfisica del dolore di Ron Howard
Next Next

Elegia americana, la microfisica del dolore di Ron Howard

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy