Ne succedono di cose ai Bootcamp numero due di X Factor 2023, ma alcune restano uguali, come Ambra (vestita da Diabolik) che frigna per ogni cosa. Forse è il “bullismo” dei giudici maschi che ne sanno più di lei (ci vuole poco), oppure la manda in confusione il pigiamino argentato di Dargen (D'Amico) al tavolino con Fedez (che tornato a casa non necessita più di un sostituto per i live), fatto sta che soffre il momento delle scelte sbagliate (e fischiate dal pubblico) e subisce pure il perfido Morgan (anche se crede il contrario). In quest'ottica forse si spiega la severa bocciatura di Margherita Silvestrini, per via di alcune imprecisioni. Decisione subito contestata dal Castoldi, appunto; “purtroppo sentiamo in modi diversi”, lo liquida Angiolini. Nel senso che lui è un musicista e lei no?
Non c'è niente da fare, l'ex Non è la Rai riesce a fare quasi peggio dello scorso anno, anche se alla fine si ritrova una buona cinquina (per sorte benevola più che altro) e pure qualche colpo in canna, vedi alla voce Angelica Bove (ultima a salire sul palco). «Grazie di essere arrivata», le dice subito Ambra dopo la sua esibizione sulle note di All I Want, correndo ad abbracciarla, e per una volta siamo d'accordo. Questa ragazza ha qualcosa di magico nella voce, riesce a commuovere: Angelica, per noi puoi prendere tutte le sedie che vuoi, 5, 10, 20 scegli tu. Che poi la lolita fa passare anche quei pazzi (nel senso buono) degli Isobel Kara che dopo il surrealismo dell’inedito La gallina fanno Madame in versione Taranta: speriamo non vadano agli Home Visit solo per una passeggiata.
Eccoci all’ex Bluvertigo: strategicamente perfetto. Se ha solo il sospetto che ci sia un po’ di talento, fa sedere tutti, per tenersi ogni strada aperta. Al contrario di Ambra poi, non lo vedi piangere neppure pagandolo, c'è da dire però che ogni tanto l'emozione traspare anche sul suo volto. Prendi quando salgono sul palco (ultimi del roaster) i Sickteens (confesso: sono la loro prima groupie), che propongono Justin Bieber in versione rock, e lo fanno con tale potenza e coraggio. E si permettono pure di dargli del nonno: cazzimma ce n'è a quintali. Altra conferma, Anna Castiglia, che dopo l’assurda polemica sugli ebrei (citati nel suo inedito) sceglie un pezzo kamikaze (Un tempo piccolo di Franco Califano), e lo fa superbamente: per noi è già in finale. Per ora dunque il buon Castoldi, anche un po’ paraculo quando dice al concorrente di turno “sei troppo avanti, non hai bisogno di X Factor” (come no!), mangia in testa a tutti quanti, anche se per intenderci i “micioni” (Animaux Formidables) abbiamo davvero voglia di riascoltarli? Probabilmente alla prossima quel sound non ci sorprenderebbe affatto…