È in arrivo il 16 luglio su Netflix la docuserie sull’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra, Bergamo, scomparsa la sera del 13 novembre 2010 il cui corpo è stato ritrovato due mesi dopo in un campo di Chignolo Isola. Per il suo omicidio è stato condannato in via definitiva all’ergastolo Massimo Bossetti, il muratore di Mapello, che dal carcere di Bollate racconta la sua verità: “Da anni aspettavo questo momento”. Ne avevamo bisogno? No. “Il Caso Yara. Oltre ogni ragionevole dubbio”. Un titolo che già lascia intendere "l’occhio critico", o forse di parte, con cui la storia della morte di Yara verrà affrontata nella serie, che sarà distribuita in quasi 200 paesi. Gianluca Neri (produzione Quarantadue), proporrà una sua ricostruzione degli esiti processali che, ricordiamolo, sono andati tutti in una sola e unica direzione: la colpevolezza di Bossetti. Ma ci chiediamo se la serie vuole forse proporsi come strumento adatto a smuovere l’opinione pubblica a favore di chi tutti i gradi di giudizio hanno ritenuto essere il colpevole?
Cinque episodi, fatti di ricostruzioni, testimonianze, interviste e materiale inedito. Ma soprattutto, verrà dato ampio spazio proprio a lui, a Bossetti. Lui che non ha mai confessato nulla, negando qualsiasi impianto accusatorio nei suoi confronti. Lui, che stavolta parlerà davanti alle telecamere di Netflix. Sarà presente anche sua moglie, Marita Comi, che nel trailer sentiamo parlare della sua gioia quando sentì dell’arresto dell’assassino di Yara. Salvo poi scoprire che si trattava proprio di suo marito. Ma come si è arrivati all’arresto di Bossetti? Il processo per l’omicidio di Yara si basa su uno dei più grandi lavori che siano mai stati fatti utilizzando la biologia forense. Ed è forse per questo che ancora se ne parla, che non ci si vuole in qualche modo arrendere che il colpevole, almeno per una volta, c’è. Ricordiamo forse tutti che prima di avere un nome e cognome l’assassino di Yara era conosciuto come Ignoto 1, il figlio illegittimo di un autista di pullman che aveva avuto una relazione extraconiugale con Ester Arzuffi. A Bossetti si è arrivati così, confrontando Dna su Dna, fino alla compatibilità.