Mettete insieme due brand al vertice della propria categoria e chiedete loro di collaborare per trovare una sintesi perfetta tra i propri valori. La sfida è stata raccolta da Girard-Perregaux e da Aston Martin, che condividono un patrimonio storico non indifferente: entrambi con una storia immensa alle spalle fatta di capolavori tecnici nei rispettivi settori, con orologi di altissimo pregio e automobili che hanno fatto e che fanno tutt’ora sognare milioni di appassionati, pur se destinati a un ristrettissimo numero di fortunati.
Da questa sinergia oggi nasce il primo segnatempo, il Girard-Perregaux Tourbillon with Three Flying Bridges - Aston Martin Edition, un mix di tecnologia automotive e orologiera, portato a un livello altissimo.
La base di partenza è il celeberrimo movimento a tre ponti di G-P, dotato di tourbillon e brevettato nel 1884.
La gabbia del tourbillon, posizionata nella parte inferiore del quadrante, è a forma di "lira", una caratteristica che si ritrova su tutti i tourbillon dell'azienda risalenti al XIX secolo. Una lancetta azzurrata applicata alla gabbia scandisce i secondi. La gabbia del tourbillon, che misura solo 10 mm di diametro, è composta da 79 componenti che insieme pesano solo 0,25 grammi, contribuendo a ridurre il consumo di energia.
Il bariletto, posizionato a ore 12, è traforato e offre una vista parziale della molla principale. Un micro-rotore in oro bianco, posizionato sotto il bariletto, aziona la molla principale e, a differenza della maggior parte degli orologi automatici, permette di vedere il movimento senza ostacoli. Il nome della casa automobilistica è inciso sul fianco verticale del micro-rotore ed è riempito con un trattamento luminescente bianco, che emana una luce azzurra al calare della luce. Allo stesso modo, gli indici e le lancette sono anch'essi caratterizzati dallo stesso trattamento.
L'apparenza inganna e, per quanto un cinturino possa apparire banale ai meno esperti, in questo caso Aston Martin e Girard-Perregaux hanno portato avanti uno studio incredibile per ottenere qualcosa di inedito: la fascia centrale del cinturino, infatti, è stata ottenuta realizzando una mescola di gomma, alluminio e oro bianco, che crea delle venature più chiare capaci di dare un senso di dinamicità unico, a ricordare le linee e la velocità delle auto di Gaydon.
Da Aston Martin ci tengono a ricordare che, in 108 anni di storia, hanno realizzato solo circa 100.000 vetture, il che significa che ciascun esemplare è assemblato con la massima cura, così come gli orologi svizzeri della maison del gruppo Kering.
“Siamo lieti di collaborare con Aston Martin, affidando al loro team quello che è probabilmente il nostro orologio più iconico, offrendo una nuova prospettiva sull'alta orologeria", ha dichiarato Patrick Pruniaux, CEO di Girard-Perregaux. "Raramente lavoriamo con altri per reinterpretare il Three Bridges, tuttavia, in questa occasione, abbiamo fatto un'eccezione, consapevoli dell'abilità di Aston Martin nel design. Quando si osserva il design di un'Aston Martin, si nota la caratteristica griglia anteriore dell'azienda, vista per la prima volta sulla DB Mark III della fine degli anni '50. Allo stesso modo, le prese d'aria e le strisce laterali che si trovano sui modelli moderni dell'azienda sono elementi funzionali, destinati a migliorare il flusso d'aria e ad arricchire l'aspetto generale di ogni auto. Noi di Girard-Perregaux condividiamo una filosofia simile. Per esempio, quando la Maison ha lanciato l'ormai leggendario Tourbillon a tre ponti d'oro nel 1867, ha trasformato tre elementi funzionali in caratteristiche estetiche di impatto e ha dimostrato un approccio che continuiamo ad impiegare oggi. Infine, quest'ultima partnership arricchisce di un capitolo affascinante i 230 anni di storia di Girard-Perregaux".
Proprio per sottolineare l’aspetto di unicità del progetto, il Three Flying Bridges - Aston Martin Edition verrà realizzato in soli 18 esemplari e verrà offerto, a partire da oggi, al prezzo di 139.000 franchi svizzeri.
Resisterà un oggetto così complesso e delicato alle sollecitazioni dei V12 da oltre 700 cavalli? I due brand confermano, ma non saranno in molti a potersi permettere di togliersi lo sfizio di possedere entrambe le cose.