Kanye West è finito al centro dell'ennesima polemica: per una volta non c'entrano le nudità della moglie Bianca Censori, ma le Yeezy pod, l'ultimo prodotto della sua linea di moda. Si tratta di calze gommate vendute a 200 dollari, protagoniste di uno spot durante il Super Bowl, che hanno visto più di 200.000 acquisti. Tuttavia, molti utenti non le hanno ancora ricevute nonostante le abbiano acquistate due mesi fa.
“Kanye West ci ha truffati!” è più o meno ciò che si sente risuonare come un elogio funebre su Twitter da ore. Le Yeezy pod, delle pseudo calzature a calzino con suola in gomma, una sorta di scarpaccia pieghevole che, secondo West, avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo della calzatura. A noi bastavano quegli strani costosissimi ibridi di Balenciaga, ma evidentemente non a lui. Purtroppo. Lasciando da parte le considerazioni personali sul prodotto, ma sottolineando quelle degli utenti sul web: “Sono orrende”. La società del cantante è al centro della tempesta mediatica a causa dei clamorosi ritardi nella spedizione degli ordini.
Sui social network abbondano gli screenshot di persone (che non commentiamo per decenza) che hanno acquistato le presunte scarpe due mesi fa e non le hanno ancora ricevute, oltre a segnalazioni di rimborsi dalla banca e tristissime foto di persone che invece le hanno ricevute, insieme a chili di delusione e amarezza. È importante ricordare, ribadire, ripetere che stiamo parlando di calze con suola gommata vendute alla modica cifra di 200 dollari. Sono state pure sponsorizzate durante il Super Bowl, dove su uno degli schermi è apparso il faccione di Kanye West che esortava tutti a comprare le sue calze di lusso attraverso un video selfie fatto in macchina, di notte. Si, un video selfie (sulle furbate è imbattibile). Il contenuto del video si può riassumere tranquillamente con un “Abbiamo già speso 7 milioni di dollari per questo spazio pubblicitario, fare lo spot ci sembrava inutile, tanto la cosa importante è dirvi di comprare le scarpe”. Sintetico. Preciso. O è pazzo o è un genio.
Al call to action hanno risposto 294.537 persone, portando l'artista a incassare 19 milioni di dollari grazie alla vendita di una calza (non ci stancheremo mai di ripeterlo) di lusso. Inutile specificare che c'è stato un clamoroso overpricing e che a seguito delle legittime lamentele degli acquirenti il prezzo è stato ridotto a 20 dollari, molto più in linea col valore del prodotto. Inoltre, coloro che hanno pagato il prezzo iniziale riceveranno un rimborso. Insomma, si potrebbe dire che è stata un'operazione commerciale non proprio ben riuscita, che ha scatenato più indignazione che altro. Si potrebbe dire, ma non siamo certi che la storia sia proprio questa: nonostante tutto l'ex di Kim Kardashian è sempre al centro della scena, l'attuale nudissima moglie pure, delle pratiche commerciali della sua azienda in realtà non gliene frega (quasi) nulla a nessuno, le Yeezy pod vendono e noi, poveri sfigati con il fantasmino bianco abbinato alle sneakers nere, ne parliamo come ieri, come oggi e sicuramente come domani.