Il sequestro è scattato nell'ambito dell'indagine che ha portato all'esecuzione di misure cautelari nei confronti di un ispettore della Guardia di finanza, di due imprenditori e di una loro collaboratrice, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica. Disposto il sequestro di tre società di costruzione e disposta l'interdizione dall'esercizio della professione per un ingegnere dell'Anas (6 mesi) e per un geometra (9 mesi). Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200mila euro quale profitto dei reati contestati. Sono le conseguenze del sequestro deciso dalla procura di Catanzaro, con facoltà d'uso, del viadotto “Bisantis”, noto anche come ponte Morandi, e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei Due Mari. Parliamo del viadotto Bisantis, ma tutti lo chiamano ponte Morandi, dal nome del progettista, l'ingegnere Riccardo Morandi. padre anche del ponte di Genova che crollò il 14 agosto del 2018 provocando 43 vittime: è la principale strada di accesso a Catanzaro. Venne inaugurato nel 1962 Il viadotto di Catanzaro, realizzato dalla So.Ge.Ne di Roma, fu inaugurato nel 1962, dopo soli tre anni dall'inizio dei lavori e dopo aver superato una imponente prova di carico. In poco tempo è divenuto il simbolo della città anche per alcune caratteristiche che, soprattutto all'epoca, lo rendevano unico nel suo genere. Si tratta di un ponte ad arco costruito su una sola arcata in calcestruzzo armato.
Gli imprenditori, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero costituito delle società intestandole fittiziamente alla loro collaboratrice, pur mantenendone il controllo. Una di queste è la Tank, che si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada statale 280 dei Due Mari. “Secondo lui dice non va bene. Perché noi al Morandi con questo materiale l'abbiamo fatto... e casca tutto”. È un passaggio, in cui parla il capo cantiere, delle intercettazioni agli atti dell'ordinanza dell'operazione Brooklyn. Dalle conversazioni registrate emerge l'impiego nelle lavorazioni una malta di qualità scadente e più economica di quella inizialmente utilizzato.
Di seguito uno stralcio delle intercettazioni
Direttore tecnico: a me serve nu carico 488 urgente, altrimenti devo vedere...devo mettere quella porcheria di... qui sui muri eh.., che c'hanno stoccato per Catanzaro nu...nu bilico...però vorrei evitare ste simbrascugli...Rappresentante ditta fornitore: eh...fai...fai...fai...fai una figura di mer... perché quel prodotto non funziona. Direttore tecnico: che prodotti stai usando? Gli ho detto sto usando... Ma purtroppo perché è una questione finanziaria. Gli ho spiegato io è come su? Fanno cag...(sorride). Rappresentante ditta fornitore: eh....Capo cantiere: oh Gaetà, è passato... quest'altro fenomeno ca' no. Direttore tecnico: eh...Capo cantiere: e stasera misura, vabbé? L'aggiù pigghiate ma ha visto qui. Dove a'mo spicconare hai visto?". Nel frattempo, l’Anas ha cercato di rassicurare, confermando la sicurezza statica delle opere, sia il ponte che la galleria, “poiché il sequestro riguarda il risanamento di alcune porzioni delle infrastrutture, senza impatto per la viabilità”. Entrambe le opere sono aperte al traffico.