C’è ancora maretta nella comunità medica sul fronte covid. Stavolta specialisti ed esperti italiani, che usualmente non sono d’accordo nemmeno sul modo di calzare le ciabatte ospedaliere, si mostrano agli antipodi sull’argomento sesso.
Un excursus è necessario: si parte dalla sessuologa Roberta Rossi, che invita a fare sesso con la mascherina e forti di una “grande attenzione all’igiene personale e del luogo, in un ambiente il più possibile ampio e ventilato e con contatti il meno possibile ravvicinati” – consigli che hanno portato a un picco di segnalazioni di scopate nelle sale operatorie.
Segue immediatamente il virologo Fabrizio Pregliasco, che dolorosamente – e i più maligni dicono con dita incrociate – giura che purtroppo l’unica via percorribile è quella dell’astinenza. Poi però si intenerisce e concede, generoso, le pippe, che lui chiama “attività onanistiche come unica alternativa”.
Ed eccoci arrivati al nostro Matteo Bassetti, liberale e libertario, che ai microfoni di Radio2 invita al sesso tra conviventi in quanto sano e salutare in un momento del genere, e prende le distanze dalla confusione informativa – per i colti infodemia – che in sostanza sta rendendo difficile anche scopare (lui non lo dice ma lo dico io):
“Credo che il sesso tra conviventi sia giusto e consigliabile perché fa bene alla salute, all’organismo e alla psiche: direi che in questo momento ne abbiamo davvero bisogno. Non credo ci siano grandi problemi anche per il sesso tra fidanzati non conviventi, e sinceramente mi ha fatto sorridere il fatto che il Canada abbia stilato un protocollo che raccomanda per il sesso con persone non conosciute la mascherina, ma non menziona affatto il preservativo. Questo è lo specchio della confusione che abbiamo creato con il covid”.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram