Una comunità di fedeli ricchi e facoltosi a cui chiedere opere caritatevoli per i più bisognosi e un prete giovane, italiano (cosa che sarà piaciuta molto ai fedeli ricchi e facoltosi di cui sopra), affascinante e al passo coi tempi a cui è davvero difficile dire di no. Questa è la storia di Don Francesco Spagnesi, 40 anni, pratese, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione internazionale di droga. Secondo una ricostruzione del Corriere della sera il parroco era solito salutare i suoi parrocchiani con una frase che oggi, col senno di poi, suona un po’ ironica e beffarda: «La messa è finita, andate in pace e contribuite mi raccomando con le vostre offerte, al benessere della parrocchia». Peccato poi che il benessere della parrocchia e di chi aveva bisogno non coincidesse col concetto di benessere del Don.
L’operazione ha visto la luce soltanto nelle ultime ore, ma da tempo gli inquirenti erano sulle tracce del prete che sembrerebbe (condizionale d’obbligo) aver già confessato tutto. Agli arresti è finito anche il compagno, che ad agosto era stato fermato dalla squadra mobile mentre trasportava un cospicuo quantitativo di Gbl, meglio nota come droga dello stupro. Da quel fermo l’inizio delle indagini che si sono poi concluse con le manette ai polsi del sacerdote. Ma cosa ne è stato dei soldi sottratti alle casse della chiesa? Sono stati usati per acquistare droga e organizzare festini a luci rosse a cui erano soliti partecipare affermati professionisti, locali e non.
Il prete, molto conosciuto in città, ha subito scatenato un’ondata di commenti e di reazioni tra i suoi concittadini. Tra meme e polemiche sulle chat è da 24 ore il tema caldo di confronto e scontro tra chi è più garantista e denuncia la gogna facile della stampa e chi invece non ha dubbi sulla colpevolezza dell’uomo. Noi di Mow abbiamo raggiunto telefonicamente una donna che ci ha raccontato la sua esperienza con Francesco Spagnesi come professore di religione. Le abbiamo fatto qualche domanda.
Che ricordo hai di Don Francesco Spagnesi?
È stato il mio professore di religione all'Istituto Datini di Prato per un anno, non mi ricordo precisamente, ma probabilmente è stato nel corso del biennio 2008-2010. Ricordo che era un tipo in gamba e ben voluto da tutti noi studenti, probabilmente anche per via dell'età molto giovane e quindi molto più alla mano rispetto ad altri professori e preti (tra il 2008 e il 2010 Spagnesi non era neanche trentenne ndr). Aveva un sorriso contagioso e che gli piaceva insegnare.
Che professore era?
Le sue non erano solo lezioni di religione cattolica, ma le definirei più lezioni di vita in cui ci aiutava a distinguere il bene dal male e a fare le scelte migliori per noi e per il prossimo. Anche se non frequentavo la chiesa e la religione non facesse proprio per me, condividevo questi insegnamenti e mi è sempre sembrato corretto fare questa materia a scuola, proprio perché con lui non si toccava una sola dottrina in particolare, ma si parlava – piuttosto - di valori.
Cosa hai pensato quando hai letto la notizia del suo arresto?
Mi stupisce che Don Francesco abbia fatto quelle cose, non mi sarei mai immaginata che potesse esserne capace.
Don Francesco Spagnesi qualche mese fa, aveva confessato l’uso di droghe e gli era stato ritirato il potere di firma nelle operazioni bancarie legate al conto della sua chiesa. Da ieri, in attesa di sviluppi, è stato posto dal GIP agli arresti domiciliari.