“Ho la personale certezza che Denise sia viva”: lo ha detto a Storie italiane (Rai 1) il magistrato Maria Angioni, ex pm del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara Del Vallo. Secondo Angioni, Denise sarebbe in un “contesto internazionale”, starebbe bene e avrebbe una figlia (tesi poi suffragata anche da Ore 14 su Rai 2, con il conduttore Milo Infante a far vedere una foto di una bambina, un uomo e una donna con i volti oscurati, dicendo “Non possiamo mostrarvi la foto, ma la bambina ha una somiglianza straordinaria con la piccola Denise”).
“Grazie al lavoro di due persone intelligenti e molto colte – ha detto Angioni – siamo riusciti a individuare una famiglia e una bambina, la figlia di Denise. Ho mandato tutto in Procura. Dico questo perché io ho la personale certezza che Denise sia viva e che valga assolutamente la pena continuare a cercarla”. Secondo il magistrato, Denise si troverebbe in un contesto familiare molto sereno e la ragazza “sta bene, sta molto bene”. Per l’ex pm Denise non starebbe con componenti della famiglia allargata, “però ci siamo arrivati proseguendo quel pensiero. Quello che ho verificato adesso mi dà conferma di quello che ho sempre pensato”.
Già durante la trasmissione Massimo Lugli, storico cronista di nera (prima a Paese Sera e poi a Repubblica) e scrittore, ha espresso le proprie perplessità. Lo abbiamo sentito per approfondire: “Sono rimasto molto sconcertato – ci ha detto – dall’atteggiamento di questa dottoressa Angioni (che tra l’altro è sempre in televisione, va in tutte le trasmissioni del mondo). Perché? Questa è una pm che ha indagato un anno e mezzo, di pochissima esperienza, e poi è passata ad altri incarichi. Ha puntato tutto sulla pista familiare. Adesso se ne esce con delle teorie che sono in contrasto con quanto lei stessa 17 anni fa ha affermato e con una sicurezza assoluta dice di sapere che Denise è viva, dice di sapere dov’è, presso che famiglia è e che ha una figlia. Quindi sa tutto, quindi ha risolto il caso? Questa cosa mi ha molto colpito. Non funziona così. Mi domando come queste persone si siano messe in contatto con lei: suppongo su Facebook, visto che non trovi il numero di un magistrato sull’elenco del telefono. E perché con lei, visto che non ha più alcun ruolo? Se io ho delle rivelazioni da fare non mi rivolgo né a lei né all’avvocato Frazzitta, che rappresenta una parte. Vado dai carabinieri, vado in Procura, vado da un avvocato che poi dopo mi consiglierà a chi rendere queste dichiarazioni che sono pesanti come macigni. È normale che un magistrato porti avanti un’indagine personale da semplice cittadina a rischio di incasinare tutto?”
Sarebbe l’ultima di una serie di bufale: “In questa storia – prosegue Lugli – da quando si sono riaperte le indagini con annessa grancassa mediatica si sono accumulati fuffa, veleni e insinuazioni che però non porteranno a niente. Io ne ho la certezza assoluta. La metà delle cose sono rivisitazioni di cose già state accertate durante i dibattimenti e i processi, nei quali Jessica Pulizzi è stata assolta e Anna Corona è stata scagionata. E gli indizi erano quelli di cui oggi si parla tanto nelle trasmissioni televisive. Ora esce la pista dei rom, in contrasto con quella familiare. La mia convinzione è che un sacco di gente stia tentando di farsi pubblicità da questa storia. E non si cerca la verità, perché non si arriverà così alla verità. Io la mia verità ce l’ho, nel mio cuore, e non è bella. Io non credo che Denise sia viva, temo che sia stata uccisa subito. Tutti i presunti riconoscimenti, tutte le persone che si sono fatte avanti sono tutte scemenze. E fatico a comprendere anche l’atteggiamento dell’avvocato Frazzitta, il legale di Piera Maggio, la madre di Denise: riceve una lettera anonima, la strombazza ai quattro venti, e poi l’anonimo non si è più fatto vivo. In altre trasmissioni si è detto che l’anonimo ha già parlato in Procura e altre cose: tutta fuffa. E l’avvocato Frazzitta a un certo punto che fa? Non parla più. Allora non parlare dall’inizio, non puoi giocare con l’opinione pubblica in questo modo. Tra l’altro siamo da poco reduci dalla buffonata della televisione russa. Io cerco di ragionare con il buon senso. La pm va a dire in diretta che lei è stata ostacolata da esponenti delle forze dell’ordine. Una cosa gravissima. E anziché fare subito un’ira di Dio lo dice 17 anni dopo in televisione? Dai, non funziona così. Questa indagine mi sembra la fiera dell’incapacità. Indagine che ora è stata riaperta per fare degli accertamenti nel garage di Anna Corona. Accertamenti che non hanno portato a nulla. In tutto questo c’è una madre che cerca una figlia. Comunque vada è una storia spaventosa".
Cosa avrebbe dovuto fare Angioni? “Questa ex pm, che è ancora magistrato, una volta contattata avrebbe dovuto dire «andate in Procura, vi do i contatti diretti, vi aiuto». E invece te ne occupi tu, che sei fuori da 16 anni e non c’entri più niente? Io non posso sentire questa roba. Tra l’altro se effettivamente qualcosa è arrivato in Procura potremmo essere di fronte alla violazione di segreto istruttorio, che per un giornalista è una medaglia, ma non puoi ragionare così se sei un magistrato. Lei sta avvisando le persone. Se questa presunta Denise è presso una famiglia e questi sentono che un magistrato sa dov’è, cosa potrebbe succedere a quella ragazza? E, di contro, adesso abbiamo tutto, abbiamo la foto, sappiamo dov’è Denise, ma non succede niente? Quando verrà fuori che era l’ennesima scemenza, che cosa facciamo? Nonostante io cerchi, quando mi invitano in tivù, di essere la voce della ragionevolezza, mi dispiace essere in qualche modo parte di questo meccanismo”.
Lugli stigmatizza anche l’atteggiamento della Procura: “Non ha mai confermato che ci siano degli indagati. Ci deve essere un portavoce che dia poche notizie, precise e affidabili, altrimenti è il trionfo del gossip e delle insinuazioni a cavolo di cane. E per fermare le chiacchiere bisognerebbe anche dire quando gli accertamenti non hanno portato a nulla. Nel caso di questa ultima sparata per confermare o smentire ci vuole un attimo”.
Davvero non ci sono speranze? “Sperare si spera sempre, ma io ho meno speranze di altri. Poi mi auguro di essere smentito. Mi auguro che Denise torni da sua madre e finalmente si riabbraccino. Mi raderò il capo e lo cospargerò di cenere, ma io ci credo poco, anche perché non è che gli investigatori nel frattempo dormano. Di tutti i bambini scomparsi che hanno fatto notizia purtroppo nessuno in Italia è mai stato ritrovato vivo. O vengono ritrovati subito, o sono minori portati via da uno dei genitori magari in Paesi mediorientali, oppure scompaiono, perché secondo me muoiono. Qualcuno davvero vede all’orizzonte una soluzione di questo pasticciato giallo? Io – conclude Lugli – purtroppo no”.
Lo stesso Milo Infante, che ieri aveva mostrato la foto della presunta Denise, ora smentisce: “Lo so – ha scritto il conduttore su Facebook – che la verità a volte è meno bella della fantasia. Ma quella che oggi qualcuno vorrebbe fosse Denise, in realtà è una ragazza tunisina di 26 anni, nata a Mazara, cugina dell'ex compagno di Jessica Pulizzi e padre della sua bambina. Oggi vive a Nizza col marito e la figlia. Peraltro anche lei nata a Mazara. Ore 14 ha intervistato una sua amica, che la conosce da 11 anni. Per avere questo riscontro a noi sono bastati 20 minuti”.