La macchina è quella di papà Giulio, medico di base in pensione: una 500 Giardiniera, modello Autobianchi, con una croce rossa disegnata sopra. Lei si chiama Lucia Pirolo, dottoressa bellunese di 37 anni, e con quella 500 compie - ogni giorno - un lavoro fondamentale per la rinascita, e la salvezza, di questo paese: vaccina a domicilio gli anziani che, per motivi di salute, non possono muoversi.
"Con una fiala posso vaccinare dieci persone e il tempo a disposizione è di sei ore. Ogni minuto perso deve essere recuperato - spiega la Pirolo al Corriere della Sera - Se riesco a lavorare così tanto lo devo a mio padre che mi aiuta a vaccinare, mia madre che mi prepara da mangiare e mio marito che pazientemente mi aspetta per la cena. Alle dieci".
Una vita non semplice, come quella di tutti i medici che in questo ultimo anno assurdo e difficile hanno fatto i conti con la più estrema delle esperienze lavorative. Lucia però non si lamenta, perché nella commozione degli anziani, che ricevono finalmente il vaccino, trova la forza di continuare con passione, organizzazione e determinazione il suo lavoro.
Anche l'auto di papà Giulio sembra aiutare: "Mio padre ha la passione, in casa si parla solo di motori e di medicina. Gli anziani quando mi vedono girare con quest’auto si divertono. Diventano nostalgici. Affiora in loro il passato".