Prima di diventare la Maionchi che tutti noi conosciamo è stata una bambina ribella che amava i giochi da maschi e odiava studiare o meglio, come dice lei: “non è che non mi piaceva studiare, ero proprio un somaro. A peggiorare la situazione, avevo dei cugini bravissimi. Tutti! Quando andavo in vacanza, mia nonna mi faceva un culo così, perché gli altri avevano dei risultati pazzeschi e io niente."  Invece ha adorato fin da subito lavorare: “riuscivo a trovare interessanti anche le bolle di spedizione, che non erano proprio appassionanti”. Quando si trasferì a Milano per aiutare la sorella con i figli erano gli anni 60, non certo un epoca in cui in Italia le donne avessero grandi possibilità di carriera, ma lei non si è lasciata intimidire: “ho cominciato come segretaria, ho fatto tutta la gavetta. Poi sapevo fare le cose, ho imparato sul campo il mestiere. Sono come il Barone rosso, anch’io ho dovuto mettere tante tacche sul mio aereo dopo i combattimenti”.
Suo il merito del successo di Umberto Tozzi, Gianna Nannini e Tiziano Ferro: “Con Tiziano Ferro ho lavorato tre anni prima che arrivasse il primo disco. Un successo. Prima ancora ci fu Mango. Una grande voce, una persona squisita. Per le qualità artistiche che aveva si è accontentato di stare al suo paese, di fare una vita serena. L’ambizione personale gioca un grande ruolo”. Tra i rimpianti Biagio Antonacci: “Me lo portò Ron ma non lo riconobbi”.

Sposata da 45 anni con Alberto Salerno che lei chiama solo per cognome, “come le contadine di una volta",  10 anni più giovane di lei ma la differenza di età non la sente affatto: “anzi sì, perché lui mi sembra un po’ più vecchio di me”. Nel libro “Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio” parla del tradimento del marito  «Questo pirlaccione si era conservato la fattura dell’albergo. Cosa voleva fare, scaricare l’Iva?. Doveva stare più attento ma dopo 40 anni non si lascia un marito per una scopata. Una storia è diverso, una sera di libertà, vabbè… No, vabbè un c…o, non è vero che non conta. Non ho fatto finta di niente, gli ho fatto un culo come un paniere”. Mara Maionchi è schietta, sincera, senza mezze misure, nella vita privata come in quella professionale. Ha mandato più gente a fanculo lei che chiunque altro nella storia della televisione. Salerno, autore tra le tante canzoni, anche di Donne scritta per Zucchero a lei dedicò il verso "donne controcorrente" ,sì, la Maionchi è una donna controcorrente, lo è stata agli inizi della sua carriera, negli anni 60 e lo è tuttora nel 2021, dove in un mondo dominato da influncer bellissime e tutte uguali, (non ho niente contro le influencer eh, però anche basta), lei ha 500k di follower senza mai avere fatto un ritocchino chirurgico, anche se non nega che le sarebbe piaciuto essere una grande gnocca: “Hai presente Brigitte Bardot? Chissà che sensazione si prova quando cammini e tutti si girano”.
Magari non sarà un'icona di bellezza ma di sicuro, quando parla, spacca i culi come pochi.