Libri se ne scrivono e pubblicano tantissimi. Per bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani. Appurato che lo zoccolo duro dei lettori è rappresentato dalle donne, non c’è da stupirsi che l’editoria abbia puntato su storie adatte a un certo tipo di sensibilità. E fin qui niente di male. Ciò che invece non convince sono i libri che vogliono catturare i lettori uomini con questi stessi meccanismi muliebri: la comprensione, l’empatia, l’approfondimento psicologico, la lacrima facile, l’ambiguità sessuale, il rapporto problematico con il padre, l’edipo mai risolto con la madre, il papà che fa il mammo e dialoga troppo con i figli, l’uso di espressioni corrette, mai discriminatorie o offensive, nei confronti di nessuno, ma proprio nessuno.
Ecco, io questo tipo di letteratura non solo non la leggo, ma proprio la evito accuratamente. E settimanalmente, tra banchi e scaffali delle mie librerie preferite, cerco libri per maschi. E se non ci sono li chiedo (i librai mi conoscono e sorridono, questa mia ossessione li diverte, però capita che tra i clienti più d’uno mostri un’espressione schifata).
Poiché ho la fortuna e l’onore di scrivere su MOW che è uno dei pochi magazine maschili come dio comanda, ho proposto al mitico Moreno Pisto un periodico appuntamento con i libri per maschi. Libri con pochi valori ma seri, senza le solite frociate, libri che parlino di amicizia, passioni, sesso, guerra, emozioni, adrenalina, femmine (e diversi ne ho letti di scritti dalle donne), assai convincenti. Il mio è un appello agli uffici stampa: vi prego, segnalatemeli, mandatemeli, ditemi quali e li vado a comprare. Ditemi quali sono i libri per maschi e io non solo li leggerò, ma li segnalerò agli affezionati lettori di MOW.
Cominciamo da L’uomo senza ombra. Il diario sessuale di Gerard Sorme, scritto dall’inglese Colin Wilson e di recente tradotto da Carbonio Editore. Una novità che non è una novità poiché la pubblicazione risale al 1963 e l’ambientazione addirittura alla Londra degli anni 50 quando il protagonista, un aspirante scrittore che non ha voglia di fare nulla tranne divertirsi, vagabondare, passare belle serate con gli amici a discutere di letteratura e arte, scopre che la cultura gli offre un credito non indifferente. Se sei belloccio, intelligente, un po’ snob, le donne te la danno con facilità. E non c’è nemmeno bisogno di chiederla. Te la portano su un vassoio d’argento, ti si infilano nel letto, dapprima riottose per restare in parte e poi amabili e devote al tuo (anzi al suo) cazzo. Magari non come nei fantastici anni 50, però la regola ancora vale, perciò raccomando sempre ai ragazzi: leggetevi, acculturatevi e verrete premiati.
Nella Londra di This is Tomorrow, la mostra alla Whitechapel che nel 1956 introdusse la cultura pop prima ancora degli americani, della generazione degli arrabbiati e dei dandy, il nostro Gerard va a letto con tutte: due coinquiline e la padrona di casa, la moglie del suo vicino che non la prende neppure troppo male. Nel diario annota scrupolosamente i tratti e le caratteristiche dell’una e dell’altra, particolari e preferenze che lui cerca sempre di soddisfare. Però questo non è un romanzo erotico, il più delle volte sono noiosi e ripetitivi, ma l’agenda precisa di un percorso iniziatico tra mutandine femminili e pagine di ottima letteratura. Scritto molto bene, perché il sesso è prima di tutto filosofia di vita. Sentite qua: “Credo che, lungi dall’essere anormale, l’intensità del mio impulso sessuale faccia parte dell’energia complessiva che mi rende ciò che sono: un essere intelligente, che risponde con insolita immediatezza ai problemi della civiltà moderna. Guardo il mio impulso sessuale al lavoro con una sorta di stupore. Potrei non sapere perché sono vivo, ma qualcosa dentro di me lo sa. Il sesso è l’unico potere che conosco che può sconfiggere la terribile pressione del presente”.
Dicono che libri così oggi è meglio non scriverli perché le donne sono trattate a livello di puro oggetto. Non è vero, a loro più ancora che a Gerard piace scopare e state tranquilli che sono sempre loro a decidere se e cosa fare. Merito della piccola casa editrice Carbonio la ricoperta dell’autore Colin Wilson, che ha scritto più di cento libri su tanti argomenti, ma quello della gnocca rimane l’interesse principale, anzi l’essenza della vita.