Se è vero che la tecnologia sta semplificando sempre più aspetti del nostro vivere quotidiano, è anche vero che 10 anni fa il pensiero folle di una sbronza sarebbe rimasto tale. Oggi invece Thomas Dodd, 30enne della contea di Staffordshire, ha lasciato che una bottiglia da due litri di champagne mandata giù mentre guardava un concerto di Celine Dion lo conducesse sull’app dell’anagrafe. Da lì, il passo è stato brevissimo: la fenomenale cantante canadese intonava On ne change pas mentre Thomas muoveva svelto le sue dita sullo smartphone, fino a presentare correttamente l’istanza per il cambio legale del suo nome in Celine Dion.
Appena due giorni dopo, quando persino le ultime spore di alcol avevano ormai abbandonato il suo corpo, nella cassetta di posta arriva la conferma: documenti ufficiali attestano l’avvenuto cambio di nome. Thomas Dodd è ora Celine Dion. Per completare l’inoltro della domanda dall’applicazione quella sera Todd – pardon Celine – ha pagato 89 sterline, anche se al momento riferisce di non ricordare i fatti molto chiaramente.
Appena poche ore e tra i quotidiani stranieri la vicenda comincia a circolare: qualcuno all’anagrafe dev’essersi lasciato scappare il bizzarro oggetto della richiesta visionata. Tra i primi a intervistarli c’è il New York Post, al quale rivela che Celine Dion è effettivamente la sua cantante preferita, ma giura di non essersi reso conto di quello che faceva:
“Celine Dion è il mio riferimento musicale quando ho bisogno di tirarmi su il morale. Ho passato gran parte della pandemia a guardare i concerti a casa, incluso uno di Celine il 24 dicembre, che ho accompagnato con una magnum di Champagne. Questo probabilmente spiega il resto… Ma – lo dico sinceramente – giuro che non ricordo di averlo fatto. Ricordo di aver guardato il concerto e ricordo che di canzone in canzone diventavo sempre meno lucido, ma non mi sono reso conto della cosa finché non ho trovato i documenti nella mia cassetta della posta. Appena li ho visti, mi sono dovuto sedere perché non potevo crederci, ma ho chiamato la mia banca che ha confermato tutto”.
Ora che è diventato famoso quasi come la vera Celine Dion, tanto che ci sono paparazzi accampati fuori dalla sua abitazione di Staffordshire. Ma non nasconde però le preoccupazioni legate al lavoro di responsabile d’hotel: cosa dirà la gente leggendo Celine Dion sulla targhetta? Eppure, non si dispera e cerca anzi di vedere i lati positivi della faccenda; lo fa mentre risponde ai suoi genitori, con i sentimenti inevitabilmente un po’ in subbuglio: “Poteva andare peggio – gli dice – potevo chiamarmi Boris Johnson…”.