Avete presente Jersey Shore? Quel reality basato su un gruppo di italo-americani (“Guidos”) fisicati, abbronzati e pompati, tranne uno? Ebbene, quel Vinny Guadagnino che all’inizio della serie aveva destato la simpatia dei telespettatori con la sua attitudine da fancazzista, oggi ha rivoluzionato il suo corpo diventando un “Keto Guido” per eccellenza. Come ha fatto? Il soprannome lo suggerisce da sè, ovviamente: seguendo i duri regimi della dieta chetogenica. Abbiamo scelto forse l’esempio più trash per introdurre l’argomento, ma sicuramente anche il più lampante. La dieta chetogenica è un tipo di alimentazione quasi proibitiva, mirata al dimagrimento e allo sviluppo del tono muscolare. Non a caso è la dieta prediletta dai body builder, che tendono a sfondarsi di proteine e a darsela a gambe alla vista di una confezione di Gocciole sugli scaffali del supermercato. Sarà anche un regime alimentare complesso da seguire, ma stando a quello che dicono i nutrizionisti questa dieta non dura mai troppo a lungo, e ci prometterebbe di perdere fino a 4 kg a settimana. Il gioco quindi vale la candela? Scopriamo di più su questa dieta che elimina i carboidrati dalla tavola.
Come funziona?
Partiamo da questo presupposto: l’energia che ci serve per stare in piedi ogni giorno proviene dai carboidrati. Non sarà quindi troppo faticoso chiedere al nostro corpo di seguire una dieta che li vieta completamente? In realtà, il principio di funzionamento della dieta chetogenica è abbastanza basilare: quando la fonte di energia fornita dagli zuccheri viene a mancare, il nostro metabolismo comincia a bruciare i lipidi per ottenere il fabbisogno di glucosio necessario al corretto svolgimento delle funzioni vitali. Questo processo si chiama chetosi, ed è così laborioso che favorisce la perdita di peso del nostro corpo, preservando però la massa magra (i muscoli). Dopo 48 ore di riduzione significativa dei carboidrati, inizia la chetosi. Ma appena si sgarra, il processo di interrompe bruscamente. Che stress. Basterebbero quindi pochi giorni per ottenere i primi risultati, ma saranno giorni intensi e lunghi, in cui il nostro corpo si cimenterà in un meccanismo del tutto innaturale. Per questo motivo, anche se per i più ambiziosi e pazienti può sembrare un gioco da ragazzi, la dieta chetogenica può essere molto pericolosa.
Pro e contro
I pro, in realtà, sono abbastanza palesi: con la giusta tenacia si dimagrisce, e anche in fretta, senza intaccare la nostra massa muscolare. Inoltre, la dieta chetogenica sembrerebbe essere il regime di alimentazione ideale per chi pratica bodybuilding o sport agonistici, per chi soffre di obesità o altre patologie metaboliche, per chi è affetto da diabete di tipo 2 e per chi soffre di epilessia.
I contro però, sono abbastanza pesanti. Attraverso la chetosi il nostro corpo stimola la produzione di acetone, acetoacetato e 3-idrossibutirrato, tre tipologie di corpi chetonici che, se presenti in grandi quantità, si accumulerebbero nel nostro sangue abbassando il pH ematico con conseguente acidosi metabolica: troppi acidi nel sangue potrebbero causare un’insufficiente funzionalità polmonare e svariati problemi di respirazione. Anche la carenza di zuccheri non è una decisione con riscontri fisici del tutto positivi, perché può causare vertigini, debolezza, mal di testa e sensazione costante di stanchezza. Il desiderio di rimpiazzare gli zuccheri con i grassi, poi, implica un aumento del colesterolo che alla lunga danneggerebbe reni e fegato, costretti a lavorare il doppio per eliminare le tossine ingerite. Per non parlare poi dello stress, sia fisico che mentale.
Quindi, alla larga dalla dieta cheto chi soffre di diabete di tipo 1, chi soffre di patologie ai reni e al fegato, le donne in gravidanza e gli adolescenti in fase di pubertà. E per tutti gli altri, invece, occorre tenere a mente che, come per qualsiasi cambiamento alimentare, non bisogna mai esagerare o protrarre questo genere di dieta troppo a lungo.
Quanto tempo dura?
Come abbiamo sottolineato, una dieta cheto prolungata porterebbe più rischi che benefici. Esistono dunque due tipologie principali, per chi sceglie di seguire questo tipo di alimentazione: quella ciclica e quella intermittente.
La dieta cheto ciclica ci fa fare 5/6 giorni praticamente privi di carboidrati (50-60 grammi al giorno) per poi graziarci con un periodo di due giorni massimo di ricarica, in cui l’apporto di carboidrati si alza di circa 10 grammi per ogni chilo del nostro peso corporeo. In pratica se pesate 55 kg non ci guadagnate nulla (ma in quel caso, forse, non ha nemmeno senso che vi mettiate a dieta).
La dieta cheto intermittente invece viene preferita da coloro che praticano sport aerobici, e prevede l’assunzione di 0,7 grammi di carboidrati per chilo corporeo per tutta la settimana, senza la fase di ricarica. Il tutto, in entrambi i casi, può durare fino a 4 settimane.
Esempio di menù
Ecco un paio di esempi che potete seguire nel caso vi voleste avventurare in questa pazza impresa.
Colazione: due vasetti di yogurt intero, un panino (piccolo, molto piccolo) con prosciutto cotto
Pranzo: merluzzo, melanzane arrostite (circa 300 grammi), una mela (piccola, molto piccola)
Cena: pollo (200 gr), insalata, un frutto (piccolo, molto piccolo)
Oppure
Colazione: latte intero e una ciotola di frutti rossi
Pranzo: gamberoni (250 gr), spinaci, un frutto sempre molto piccolo
Cena: omelette, radicchio, il solito fruttino
Per gli spuntini invece via libera a parmigiano, frutta secca come noci, mandorle o pistacchi, e altre scelte molto proteiche e molto poco zuccherate. E non dimenticate i condimenti: niente burro, molto meglio l’olio d’oliva. Magari può esservi utile comprare il manuale del Keto Guido… Buona fortuna.