image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Ecco cos’è la Dicembre,
la società
fondata dagli Agnelli
grazie alla quale Elkann
controlla una galassia
di gruppi che valgono
37 miliardi

5 luglio 2021

Ecco cos’è la Dicembre, la società fondata dagli Agnelli grazie alla quale Elkann controlla una galassia di gruppi che valgono 37 miliardi
Con azioni per “soli” 61,8 milioni di euro, John – presidente di Exor, Stellantis, Ferrari e Gedi – gestisce un “regno” che dopo la gestione di Sergio Marchionne è divenuto una sorta di Eldorado. E con il nuovo statuto i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione spettano interamente a lui: Yaki è un “re sole”, praticamente

Nel 1984 nacque una società semplice che vedeva tra i fondatori Gianni e Umberto Agnelli, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti. Fu chiamata Dicembre. Una società che oggi è alla base dell’impero Agnelli-Elkann: “da questa piccola impresa – riferisce Libero – si dipana la ragnatela di partecipazioni che portano Yaki, nipote dell’Avvocato e figlio di Margherita Agnelli e Alain Elkann, a essere il «re sole» di un regno diventato un Eldorado anche dopo la sapiente gestione di Sergio Marchionne”. Con una partecipazione azionaria che vale 61,8 milioni (le quote di maggioranza, 60%, della Dicembre), “John Elkann controlla una galassia che, ai valori di Borsa di venerdì, capitalizzava circa 37 miliardi”.

Come si è arrivati a questo punto? “Semplice: l’Avvocato – spiega Giuliano Zulin – aveva deciso che l’erede sarebbe stato John e la famiglia allargata ha sempre approvato tale decisione, per cui nel 1996 il marito di Lavinia Borromeo aveva il 24,87%, quota che dopo la morte di Gianni salì al 33,3%, fino a crescere al 58,7% con l’uscita di scena dalla compagine azionaria di mamma Margherita, per le note vicende giudiziarie. La nonna Marella invece, morta nel 2019, decise comunque già quattro anni prima di trasferire la sua quota (era l’unica erede) ai nipoti, incrementando la quota di John (che ha raggiunto il 60) e dividendo in parti uguali il rimanente 40 per cento fra Lapo e Ginevra”.

Controllare la Dicembre vuol dire avere le chiavi del regno: “La Dicembre infatti è prima azionista col 38% circa della Giovanni Agnelli Bv, società di diritto olandese – dove per legge i voti in assemblea valgono doppio, per cui a cascata Elkann è il dominus indiscusso – che vede la presenza degli altri rami del clan torinese. Parliamo delle famiglie discendenti di Umberto e Maria Sole Agnelli (più o meno presenti con l’11,7%), di Giovanni Nasi, Laura Nasi Camerana, Rattazzi, Brandolini D’Adda… Ebbene la Giovanni Agnelli Bv detiene il 53% di Exor, altra società di diritto olandese e quotata in Borsa. Exor è la holding del clan, che controlla il 14,4% di Stellantis (nata dalla fusione tra Fiat, Chrysler e Peugeot), il 22,91% di Ferrari, il 26,89% di Cnh Industrial (camion e trattori), il 63,77% della Juventus e il 100% di Partner Re, gruppo riassicurativo con sede alle Bermuda”.

20210705 152623000 9418
L'infografica di Libero

Quanto al valore, venerdì sera quello delle quote delle controllate in Borsa “era di circa 28,5 miliardi, al quale vanno aggiunti gli 8,8 miliardi che rappresentano il 53% di Exor. Non contiamo poi le avventure editoriali di John: il 43% dell’Economist e il 100% di Gedi (Repubblica, la Stampa, il Secolo XIX e numerosi quotidiani locali) che valgono quasi un miliardo. Ecco, John Philip Elkann è seduto su quasi 40 miliardi, possedendo il 60% della Dicembre che vale 61 milioni. Mica male”.

Ma non è tutto: “Nel nuovo statuto – si legge su Libero – spariscono i garanti, che un tempo erano Gianluigi Gabetti, Franzo e Cristina Grande Stevens, e Cesare Ferrero. Ora «i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione spettano, senza eccezione alcuna, singolarmente al socio John Philip Elkann». Se non è «re sole» lui, chi lo è? Già perché anche il capitolo successione è proprio in stile monarchico: il trasferimento di quote, in caso di morte di uno dei soci, seguirà la strada dei «discendenti consanguinei». E nel caso uno non li avesse, scatterà comunque la prelazione degli azionisti rimanenti: al massimo le quote potranno finire ad altri rami della famiglia allargata, ma sempre se i soci restanti lo vorranno”.

More

Elon Musk e John Elkann guardano al futuro insieme: ecco il motivo dell'incontro

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Automotive

Elon Musk e John Elkann guardano al futuro insieme: ecco il motivo dell'incontro

John Elkann: “Nel 2030 le auto voleranno e i giornali cartacei spariranno”

di Filippo Ciapini Filippo Ciapini

Attualità

John Elkann: “Nel 2030 le auto voleranno e i giornali cartacei spariranno”

Ma quale Fiat. Se Agnelli fosse un’auto, sarebbe una Ferrari

di Federico Vergari Federico Vergari

Libri

Ma quale Fiat. Se Agnelli fosse un’auto, sarebbe una Ferrari

Tag

  • Ferrari
  • John Elkann
  • Stellantis

Top Stories

  • Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”

    di Angela Russo

    Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”
  • Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi

    di Roberto Alessi

    Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi
  • Abbiamo provato Contrattino, il nuovo ready to drink estivo di Cannavacciuolo pensato per i giovani, ma com’è? È davvero una novità o bastava il Sanbittèr?

    di Alessandra Cantilena

    Abbiamo provato Contrattino, il nuovo ready to drink estivo di Cannavacciuolo pensato per i giovani, ma com’è? È davvero una novità o bastava il Sanbittèr?
  • “Ogni palato è tribunale”. A Chef on Track, Filippo La Mantia, il cuoco viaggiatore che preferisce le cruiser alle sportive

    di Redazione MOW

    “Ogni palato è tribunale”. A Chef on Track, Filippo La Mantia, il cuoco viaggiatore che preferisce le cruiser alle sportive
  • Elodie e Diletta Leotta criticate per il jet privato. Ma ve li immaginate i "danni ambientali" di loro due su un volo di linea?

    di Angela Russo

    Elodie e Diletta Leotta criticate per il jet privato. Ma ve li immaginate i "danni ambientali" di loro due su un volo di linea?
  • SCELTE STUPIDE (o problemi da ricchi)? Fedez dimentica l’orologio da 200 mila euro in Versilia e se ne accorge a Milano? Non bastava l'estate “proletaria” nelle piazze, pure il furto...

    di Irene Natali

    SCELTE STUPIDE (o problemi da ricchi)? Fedez dimentica l’orologio da 200 mila euro in Versilia e se ne accorge a Milano? Non bastava l'estate “proletaria” nelle piazze, pure il furto...

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Le bombe di Mieli su magistratura, giornali e politica: “Nascerà un movimento antigiustizialista come nel 2006 nacquero gli anticasta”

di Matteo Cassol

Le bombe di Mieli su magistratura, giornali e politica: “Nascerà un movimento antigiustizialista come nel 2006 nacquero gli anticasta”
Next Next

Le bombe di Mieli su magistratura, giornali e politica: “Nascerà...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy