Quante persone abbiamo incontrato sul nostro cammino capaci di darci fiducia, di sostenere le nostre idee in maniera positivamente critica, lasciandoci la possibilità di esprimerci secondo le nostre possibilità e abilità?
Di norma i nostri genitori avrebbero dovuto farlo, ma in età più avanzata spesso sono stati amici, colleghi o, come è capitato a me, datori di lavoro e maestri di biliardo.
Questo deriva da una caratteristica saliente che permea la capacità analitica di tutti questi personaggi, che è quella di saper valutare "annusandole" le persone, leggendo ciò che più intimamente muove le loro passioni, ciò che le accende e le tiene sempre vive e le spinge a dare quel qualcosa in più che gratifica entrambi.
Ecco, nel tempo dell'effimero ho avuto la fortuna di poterne conoscere ancora di queste persone, che riconoscevano in me (e in altri) la voglia di fare spinta da una forza e da una volontà diversa dalla fredda analisi costi/benefici.
Non solo spero di poterne incontrare altre, sebbene conoscerne una sia una grande fortuna già di per sé, ma spero di essere capace a mia volta, anche nel mio piccolo, di poter replicare questo modo di fare.
È una educata maleducazione quella che ci fa capire le persone a distanza, anziché tentare di scomporle per poi rimetterle insieme per come piace a noi ma per come non sono nella realtà.
Per cui gli stimoli spesso sono diversi da un classico incitamento, a volte sono torbidi, veraci e ruspanti ma pieni di vero amore. Ti aiutano a ritrovarti quando sei perso, a ricomporti quando ti hanno fatto a pezzi, a tenerti insieme quando stai per scoppiare. Sono gli alter ego della nostra depressione, la benzina del nostro cervello, l'infanzia nel nostro futuro.
Sono quelli che ti fanno fare quella cosa che da solo non pensavi di poter fare, l'abbrivio verso il nostro futuro inesplorato, l’amore della nostra vita che pensavamo di non trovare.
Nonostante alcuni di loro non siano più tra noi, vivono nella forza dei ricordi delle loro parole e nelle immagini dei loro incitamenti più schietti e, talvolta, dei litigi più genuini e costruttivi.
Non è questione di soldi, ma di umanità, sono grandi nella loro dignità e nella loro autorevolezza. Sanno, ma non sono leziosi nei loro insegnamenti, ascoltano, ma carpiscono ogni tuo segreto malcelato, tramutandolo in un encomio positivo su di te. Ti elevano, ti danno il loro parere, non un ordine, lavorano sulla crescita, non sul comando. Ciò che possiamo fare è semplicemente ringraziarli, quando ci accorgiamo di loro, e plagiarne le gesta a modo nostro.
"Per quanto tu possa ripetere un tiro a biliardo all'infinito, non avrai mai due risultati perfettamente identici, non esiste la perfezione, esiste una ottima approssimazione, pertanto ogni tiro è una prova”.
Andate e plagiate l'amore che vi hanno trasmesso, usate il vostro talento finché potete e vi è concesso, a tanti non è stato possibile, altri l'hanno vissuto come un demone, altri hanno vissuto la parte sofferente dell'amore senza goderne appieno. In musica un esempio lampante sono stati Ian Curtis dei Joy Division, Chester Bennington dei Linkin Park, Chris Cornell… per citarne qualcuno di cui ricorre in questi giorni un ricordo particolare. Love will tear us apart, again.