Oggi 15 Aprile Fabrizio Corona torna a casa. Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con la quale era stata revocata la detenzione domiciliare della pena concessa per motivi di salute.
La madre Gabriella, da brava mamma siciliana, è già intenta a preparare il pranzo in attesa del ritorno del figlio, come si vede nelle storie sul profilo Instagram di Corona e al Corriere della Sera ha dichiarato: “Sono felicissima non vedo l’ora di riabbracciarlo”.
Sul profilo Ig di Corona spunta anche un post che riporta una parte della lettera che Fëdor Dostoevskij aveva scritto al fratello dopo avere ricevuto la grazia un momento prima di essere giustiziato in seguito alla condanna a morte.
Queste le parole con il quale si comunica ai suoi fan il ritorno in libertà di Corona dopo il sofferto arresto avvenuto l’11 marzo e documentato in esclusiva da Mow. A seguito della decisione del Tribunale dell'arresto immediato, si ferisce le braccia in diretta Instagram e, una volta in strada, spacca con un pugno il vetro dell'ambulanza perché la Polizia gli aveva preso il telefono senza il permesso. Il 22 marzo viene portato al carcere di Monza dopo 10 giorni di degenza nel reparto di psichiatria del Niguarda, a causa anche di un reiterato sciopero della fame.
Grazie al lavoro congiunto dell’avvocato Ivano Chiesa e dell’avvocato Antonella Calcaterra, Il Tribunale di sorveglianza ha acconsentito alla richiesta di sospendere l’ordinanza che prevedeva la revoca dei domiciliari in quanto considerata non adeguatamente motivata. I giudici fanno riferimento allo stato di salute di Corona, ai suoi recenti atti autolesionisti e alle relazioni degli esperti sul caso, nelle motivazioni si fa notare che la richiesta della difesa di una perizia sulla compatibilità di Corona al carcere non era mai stata presa in considerazione. Adesso si attende che sul merito si pronunci la Cassazione.
In queste settimane di reclusione in tanti si sono espressi a favore della scarcerazione di Fabrizio Corona, oltre al suo avvocato Ivano Chiesa, anche Adriano Celentano, il garante dei detenuti Carlo Lio e l'avvocato Carlo Taormina, inoltre la raccolta firme organizzata dagli amici e dai parenti ha attualmente raggiunto quota 75mila.