È ormai chiaro che Fratelli d’Italia ha buone possibilità di diventare il primo partito italiano per consensi, di sicuro è attualmente sulla cresta dell’onda e non sembra intenzionata a cambiare rotta. Gli ultimi sondaggi lo danno al 17,4% dietro al Pd e alla Lega che però sta perdendo terreno, una crescita impressionante se si pensa che alle elezioni europee del 2019 avevano ottenuto solo un misero 6,5%
I sondaggi danno la Meloni tra i leader più amati dagli Italiani che, secondo le dichiarazioni dei redditi 2019, hanno devoluto al FdI circa 2 milioni di euro con il 2 per mille, un milione in più rispetto l’anno precedente e poco al di sotto di quando devoluto alla Lega.
Schierarsi all’opposizione del governo Draghi sembra quindi essere stata una mossa vincente anche se a molti è sorto il ragionevole dubbio che dietro la guida energica della Meloni non ci sia nulla e che il partito possa fare la fine di tutti i partiti personalistici (vedi Italia Viva di Renzi).
A veder bene però il FdI non è solo la Meloni, dietro di lei una classe dirigente preparata e con esperienza che ha saputo costruire un partito dal nulla e che adesso è in rapida crescita. Chi c’è quindi dietro la Meloni?
Giovanbattista Fazzolari è senatore dal 2018, considerato il primo consigliere di Giorgia Meloni, nel 2004 l’ha aiutata a vincere il congresso di Viterbo per poi affiancarla come consigliere giuridico durante la vicepresidenza della camera nel 2006, adesso si occupa principalmente dell’attività parlamentare; esamina i progetti di legge e elabora gli emendamenti.
Da sempre voce autorevole della destra romana, comincia ad occuparsi di politica all’Università quando viene eletto primo presidente provinciale romano di Azione Universitaria. Recentemente si è espresso contro la decisione della Lega di non lasciare la presidenza del Copasir e ha difeso la scelta di Fdl di votare contro la concessione della cittadinanza a Patrick Zacki: “non lo aiuterà ad essere liberato ma rischia invece di irrigidire l’Egitto e peggiorare la situazione”. La gazzetta dello sport in un articolo del 2009 lo riporta vincitore di una Kia Carnival come premio per essere arrivato primo al torneo di fantacalcio del quotidiano. “Non tifo nessuna squadra e questo mi aiuta ma ho riflettuto molto sopratutto dopo che mi sono ritrovato in testa all terza giornata: li ho capito che potevo farcela”.
Marco Osnato, imprenditore edile e senatore del FDI dal 2018.
Ha alle spalle una lunga carriera politica in Lombarda, prima a livello comunale poi in provincia, migrando da Alleanza Nazionale a Fratelli d’Italia passando dal gruppo misto. Adesso si occupa del settore del commercio e dei rapporti con le categorie e insieme a Riccardo Zucconi responsabile per il turismo e Luca Di Carlo, senatore responsabile del dipartimento agricoltura, copre l’intero elettorato storico della destra. La Meloni li incoraggia a mantenere costanti rapporti con i rappresentanti delle professioni di cui anche loro fanno parte e questo li fa apparire agli occhi degli elettori più competenti e affidabili. Inoltre adesso che gli altri partiti di centro destra sono tutti con il governo Draghi, Fratelli d’Italia rimane l’unico partito di destra a raccogliere le richieste delle partite iva rimaste senza un appoggio soprattutto dalla Lega. L’impegno di FdI su questo fronte è considerevole, alcune istanze delle associazioni di settore sono state inserite senza modifiche all’interno delle proposte di emendamenti del decreto Sostegni.
Al parlamento europeo c’è Carlo Fidanza in qualità di capo delegazione, a cui spetta il delicato compito di curare le relazioni e di ampliare il consenso europeo. Lo stesso Carlo Fidenza che nel 2004 ha perso la presidenza di Azione giovani contro la Meloni, diventato in seguito vicepresidente adesso è un fervente sostenitore di Giorgia Meloni. “In quel momento saremmo potuti sembrare i ragazzi che combattevano una guerra per procura tra le correnti di Alleanza nazionale che non avevano il coraggio di sfidarsi apertamente nel partito dei grandi invece in realtà, eravamo la classe dirigente della destra italiana del futuro. Ne avevamo le qualità e la determinazione come abbiamo dimostrato aiutando Giorgia a costruire Fdi”.
La Meloni non è l’unica donna all’interno di Fratelli d’Italia, tra le nuove leve: la deputata siciliana Carolina Varchi responsabile di partito per il sud e portavoce del lavoro su “Famiglia e valori non negoziabili” e la napoletana Marta Schifone che su Instagram si definisce “perdutamente italiana”. Candidatasi senza successo alle ultime politiche in Campania, è rimasta nel partito come responsabile per le Professioni nella squadra di Osnato.
L’artefice delle vittorie di Pistoia, Albertone e Piombino è il responsabile delle campagne elettorali Giovanni Donzelli, suo anche il merito dell’incremento degli iscritti al partito in Toscana. Cresciuto sotto l’ala di Gasparri si è affermato a livello nazionale dopo una lunga militanza nel consiglio comunale di Firenze e inseguito livello provinciale.
Tra gli amministratori locali (elemento su cui FdI sta puntando parecchio) i più conosciuti sono Francesco Acquaroli , uno dei confidenti più stretti della Meloni, e Marco Marsilio rispettivamente presidenti delle regioni di Marche e Abruzzo. Alle prossime elezioni amministrative il grande consenso raggiunto da Fdi potrebbe cominciare a portare dei risultati anche se ad oggi mancano i candidati. Che però potrebbero arrivare da altre correnti politiche e anche dalla società civile. Infatti uno degli obiettivi che La Meloni ha portato avanti dal 2004 è stato quello di accogliere nel partito anche chi proveniva da una famiglia politica diversa e soprattutto puntare esponenti della società civile. Per adesso tra i militanti del partito ci sono i sindaci dei comuni di Pistoia e Catania, tutti nati e cresciuti all’interno di Fratelli d’Italia.
Per meglio capire il percorso compiuto da FdI fino adora è impossibile non citare Ignazio La Russa. Nel 2013 con le elezioni alle porte sarebbe potuto rimanere nel Popolo delle Libertà e avere un posto sicuro nel governo o nel partito invece ha puntato tutto sulla fondazione di FdI; la Meloni e gli altri del partito non possono che essergli grati. Come lui anche Adolfo Urso, Fabio Rampelli e Guido Crosetto ognuno a suo modo consiglia la Meloni e contribuisce alla crescita del partito. Rampelli è tra i papabili a sindaco di Roma, Crosetto è presidente di Orizzonte sistemi navali società controllata da Fincantieri e Leonardo che si occupa di progettare unità navali militari, è invece fuori dal parlamento, Urso invece si sta occupando della battaglia per strappare la presidenza del Copasir alla Lega.
Tra i più giovani simpatizzanti di FdI, Francesco Giubilei, classe 1992. Nel 2007 ha fondato la sua casa editrice e il movimento Nazione Futura che è anche una rivista. Considerato ”l’uomo del dialogo” in quanto nella associazione di cui è presidente la Fondazione Tatarella, fanno parte anche esponenti della sinistra. Nonostante la sua simpatia oscilli tra la Lega e Fratelli d’Italia, il suo rapporto con la Meloni non è mai stato messo in dubbio anche se la Leader di partito non ha certo bisogno di intellettuali che le insegnino a dialogare con la sinistra dal momento che la manifestazione giovanile Atreju, di cui la Meloni è una grande fautrice e che lei stessa ha più volte definito “una festa di parte e non di partito” ha ospitato politici di diversi schieramenti.