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Giorgia Soleri mostra i peli
sui social. Altro che libertà,
come direbbe Damiano:
"se chiama marketing"

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

30 dicembre 2021

Giorgia Soleri mostra i peli sui social. Altro che libertà, come direbbe Damiano: "se chiama marketing"
La fidanzata del frontman dei Måneskin ha mostrato di nuovo su Instagram le sue ascelle non depilate, provocando una prevedibile ondata di commenti, salvo poi lamentarsi delle reazioni dei suoi follower. Come fare per non depilarsi senza dover rendere conto a nessuno di questa scelta? Semplice, basta non postarlo sui social. Ma evidentemente tutte quelle critiche sono proprio ciò di cui la nostra Giorgia era in cerca

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Giorgia Soleri, nota influencer, nonché fidanzata di Damiano dei Måneskin, ha capito bene come far parlare di sé. Non è un caso, quindi, se sotto le feste ha deciso di tornare a parlare di "peli al naturale", uno degli argomenti che sembra masticare meglio, pubblicando, sul suo account Instagram, una foto che la ritrae in un abito di pizzo con tanto di cappellino da Babbo Natale e... ascelle visibilmente non depilate (un po' come Lourdes Leon Ciccone, in occasione del Met Gala 2021).

A corredo del post la seguente didascalia: "un buon Natale con i peli per non farsi mancare argomenti di discussione con i parenti bigotti". Una presunta rivendicazione di libertà che ha scatenato una prevedibile discussione tra i suoi follower, durata per giorni, e che ha visto intervenire anche la stessa Soleri, piccata per i pareri negativi ricevuti.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giorgia Soleri (@giorgiasoleri_)

"Sono state dette le peggio cose" - ha sostenuto l'influencer, sempre su Instragram - "Io vorrei sapere se queste persone vanno sotto tutte le foto degli uomini a scrivergli che i peli sotto le ascelle sono brutti e antigienici". Per poi aggiungere: "Il vero problema è che vi danno fastidio i peli sui corpi delle donne e nel quasi 2022 sono ancora argomento di discussione estremamente divisivo. Ma per me la cosa più assurda sono le persone che la sera della Vigilia e il giorno di Natale stanno sotto le mie foto a litigare per dei peli di una persona che manco conoscono".  

Suvvia, cara Giorgia, non fingerti scossa e sorpresa per la questione. È ovvio che se pubblichi una foto coi peli in bella vista con tanto di didascalia a corredo del post (tutto studiato ad arte, insomma), sei ben consapevole che ci cascheranno in migliaia. In fondo era quello che volevi, altro che libertà di farti crescere i peli dove ti pare. Se fosse stato soltanto un innocuo desiderio di bypassare il dolore della ceretta, non avresti mica sponsorizzato la tua peluria a destra e a manca. "Se chiama marketing", direbbe il tuo Damiano.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giorgia Soleri (@giorgiasoleri_)

Un piccolo incendio che, in definitiva, sembra dare ragione a Fabrizio Corona, il quale, solo un mese fa si era scagliato contro di lei, per lo stesso motivo, a commento di un'altra foto, in cui la nostra reclamizzava un brand d'abbigliamento sportivo, mostrando impavida anche in quella occasione la sua peluria. Per l'occasione il re dei paparazzi l'aveva definita una finta femminista: "Vomito per queste finte radical chic che devono ostentare un femminismo di cui non c'è più bisogno. Provocazione alla monetizzazione a tutti i costi".

Ma questa volta la fidanzata di Damiano non s'è accontentata dei peli sotto le braccia, rincarando la dose e pubblicando pure una foto di una gamba non depilata. "Ce li ho in tutte le parti del corpo (i peli ndr) - ha detto lei - l'unico punto in cui ancora me li faccio è in mezzo alle sopracciglia. Mi dispiace darvi questa brutta notizia. Magari quelli della freg** ce li risparmiamo, eh. Tutto il resto del mio corpo è ricoperto dai naturali peli che si hanno senza depilazione. Ho una quantità di peli che non si vedono in foto".

Peccato Giorgia, perché una bella foto in cui mostri le tue parti intime non depilate avrebbe senz'altro fatto il botto, con commenti almeno per un mese, altro che tre giorni. Perché, dopotutto, era questo che ti interessava sul serio, non è vero? Con buona pace dei parenti al cenone di Natale.

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