Non solo papà Jos. Il sangue corsaiolo che scorre nelle vene di Max Verstappen arriva anche da mamma Sophie Kumpen: anche lei ha avuto una carriera di successo (o almeno, un inizio di carriera, prima della maternità).
Sophie viene da Hasselt, in Belgio. È cresciuta guardando suo zio Paul Kumpen gareggiare nel rally. Kumpen ha scoperto il suo talento, la sua passione per il karting e il brivido della velocità all’età di 10 anni.
Nel 1991, all’età di 16 anni, era considerata un grande talento e si è classificata nona nel Campionato del mondo di Formula A. L’anno successiva ha corso nel Campionato del mondo di karting, giungendo al 26° posto e poi al 17° nel 1994.
Nel 1995 ha vinto una gara per il Trofeo Andrea Margutti, dove ha battuto futuri piloti di F1 come Jarno Trulli e Allen Simonsen. Quello è stato anche l’anno in cui il futuro campione del mondo di Formula 1 Jenson Button è diventato il suo compagno di squadra. E Button a “Beyond the grid” ha parlato delle abilità della Kumpen: “Sophie, la mamma di Max, era una pilota fantastica. Quando gareggiavo nei kart nel 1995 lei era la mia compagna di squadra, perciò l’ho vista guidare e sapevo quanto fosse brava. C’erano lei e la compianta Lotta Hellberg… Quelle due erano incredibilmente veloci”.
Ma c’è stato un altro importante personaggio del paddock col quale Sophie si è misurata: Christian Horner, team manager della Red Bull, ci ha corso contro nel 1989.
Le cose sono cambiate nel 1996, quando la Kumpen ha sposato Jos Verstappen. L’anno successivo la coppia ha avuto Max e l’anno seguente la secondogenita Victoria.
Sophie testava auto e Jos correva in F1: destreggiarsi tra gli impegni motoristici, prendersi cura dei bambini e supportare Jos nella sua carriera era diventata una lotta e per questo la Kumpen troncò la propria carriera agonistisca per crescere i suoi figli e sostenere il marito.
Sophie ha parlato della sua voglia di correre in F1 e di come non sia potuto succedere. Tuttavia, vedere suo figlio fare ciò che sognava di fare lei e lasciare il segno nello stesso sport le dà gioia.
Anche qualche preoccupazione, in verità, considerando che il giovedì prima di ogni gara Kumpen per sua stessa ammissione accende un cero in chiesa e uno a casa per Max, pregando e sperando che lui stia bene. Lo ha fatto anche alla vigilia del Gran Premio che per suo figlio potrebbe valere il titolo di campione del mondo di Formula 1: “È l’ultimo per questa stagione – ha scritto Sophie nelle storie Instagram – Caro Max, qualunque sia il risultato, tu sei il mio campione e ti meriti questo titolo. Hai reso la F1 di nuovo esaltante. Continua a spingere, non mollare mai”.