La visita di Elon Musk in Toscana ha lasciato molti dubbi (cosa ci è andato a fare? Solo per Leonardo Da Vinci o anche per Leonardo spa?), ma ci ha dato anche una certezza: finalmente agli Uffizi si può andare senza mascherina.
È un nuovo miracolo del patron di Tesla che, saputa la novità, ha potuto girare tranquillamente a volto scoperto, da pioniere qual è, negli spazi chiusi museali delle Gallerie e di altre attrazioni turistiche assieme ai suoi congiunti.
Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha confermato la svolta, accompagnata fortunatamente anche dal venir meno di ogni obbligo di distanziamento, immortalandosi in un video selfie autopromozionale con Musk tra le opere d'arte. Tutti sorridenti, il primo cittadino, Elon e la compagna Grimes. Bellissimi (vabbè), liberi di sghignazzare alla faccia delle ormai obsolete restrizioni.
E un ulteriore riscontro è arrivato dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, tedesco dunque senz’altro ligio alle regole, che si è fatto ritrarre senza mascherina assieme a Musk e a tutto il cucuzzaro davanti alla “Nascita di Venere” di Botticelli. Perfetto simbolo della rinascita dell’Italia che si lascia alle spalle tutti gli orpelli della pandemia.
Estasiato, ti fiondi sul sito degli Uffizi per acquistare dei biglietti ma… c’è un problema. C’è più di un problema.
Tra le altre cose sul sito si legge che “è obbligatorio l’uso di idonee mascherine CE a copertura della bocca e del naso durante tutta la permanenza all’interno dei musei” e che “è necessario mantenere una distanza interpersonale raccomandata di 1,80 m”. E poi tutta una tirata su Green Pass o “certificazione equipollente”, che senz’altro Musk e il suo gruppo avevano con sé.
No, ci dev’essere un errore. Ci devono essere molti errori. Il sito dovrà ancora essere aggiornato.
Allora chiami il centralino e dopo aver passato qualche minuto con un robot arrivi a parlare con una gentile operatrice. Le comunichi che sul sito sono ancora riportate disposizioni non più in vigore, ma lei frena il tuo entusiasmo: “No, no, l’obbligo di mascherina e di distanziamento c’è ancora. Chi avrebbe dato indicazione del contrario?”
E allora le riferisci di Musk, dei suoi, del sindaco e del direttore degli Uffizi, tutti senza mascherina, tutti vicini vicini. Felici. Sorridenti. Liberi. Come si spiega?
“Eh non lo so. Lo deve chiedere a loro”.
In verità lo sappiamo già perfettamente come si spiega. Si spiega con il fatto che le (in questo caso assai discutibili) regole valgono solo per chi non è potente, per i poveracci che per entrare devono pagare 20 euro di biglietto (che sicuramente Elon e congiunti avranno pagato) e per chi non è in Parlamento (luogo in cui si ammassano centinaia di persone che però “stranamente” è esentato dal Green Pass).
Con che coraggio il sindaco no-mask-con-Musk, colui che è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, impone con le sue ordinanze gli obblighi agli altri? Con che credibilità il direttore degli Uffizi fa rispettare in maniera ferrea ai comuni mortali (non a Musk) disposizioni che lui stesso non rispetta?
Presentiamoci tutti all’ingresso delle Gallerie con le immagini e i video del direttore e del sindaco no-mask-con-Musk e i suoi. Forse non ci faranno entrare senza mascherina e senza distanziamento, ma forse cominceranno a capire che non si può prendere per il culo la gente all’infinito.