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Jeremy Clarkson: “Il G7 ci ha portato un sacco di soldi ma la gente si lamenta del mezzo di trasporto usato da Boris Johnson”

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

14 giugno 2021

Jeremy Clarkson: “Il G7 ci ha portato un sacco di soldi ma la gente si lamenta del mezzo di trasporto usato da Boris Johnson”
Questa volta il polemico Jeremy Clarkson, volto simbolo della trasmissione Top Gear, si lamenta di chi si lamenta. Nello specifico il noto presentatore inglese se la prende con i britannici che, dopo il G7 in Cornovaglia, sembrano dover trovare problemi e ingiustizie in ogni cosa, dai mezzi usati dai leader politici ai soldi spesi per rendere possibile il vertice internazionale

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Jeremy Clarkson, ex presentatore di Top Gear oggi grande protagonista del programma The Grand Tour, torna sulle pagine del The Sun per la consueta rubrica settimanale e in questa puntata si scaglia contro gli amici britannici, da sempre specializzati nella pratica della lamentela gratuita.

Lo stesso Clarkson si è più volte auto definito un campione mondiale di polemiche, su cui peraltro basa la maggior parte dei temi trattati nella sua rubrica, ma questa volta la critica va a chi negli scorsi giorni ha creato inutile dibattito sulle modalità organizzative del G7, vertice internazionale tenutosi in Cornovaglia.

“Uno, un anziano signore di Washington, ha portato con sé una squadra di 400 addetti alla sicurezza, che avevano bisogno di essere nutriti e abbeverati - ha scritto Clarkson sul The Sun, riferendosi a Biden e alla sua numerosissima scorta - ma secondo la gente della zona, e non solo, c’erano comunque un gran numero di cose che non andavano e per cui hanno sentito la necessità di lamentarsi”.

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Con il solito tono ironico il presentatore inglese ha elencato questi “problemi” che nel corso dei giorni sono stati più volte fatti notare dalla BBC: “I leader delle sette democrazie più ricche del mondo sono arrivati ​​per pompare ancora più denaro nell'economia locale della Cornovaglia, mettendo anche in mostra le bellezze di un luogo spesso dimenticato, ma la BBC era pronta per raccogliere le testimonianze di chi si li è lamentato perché Boris Johnson è arrivato in Cornovaglia con un Airbus A321, producendo più riscaldamento globale di una guerra di medie dimensioni”.

Secondo gli ambientalisti infatti BoJo si sarebbe dovuto spostare con un mezzo più green, ipotesi che fa sorridere Clarkson: “Se non fosse volato in Cornovaglia, come ci sarebbe arrivato? Su un treno? Ah, certo. Ciò avrebbe così messo fuori circolazione il primo ministro della Gran Bretagna, nel bel mezzo di una pandemia, per cinque ore. Supponendo ovviamente che il treno non si fosse poi guastato nei pressi di Reading. Cosa che quasi certamente sarebbe successa”.

Soluzioni alternative? Neanche l’ombra: “Allora che ne dici di una bicicletta? O un cavallo? O un'auto elettrica? - si chiede retoricamente Clarkson- Hmmm. Sono 300 miglia da Downing Street all'hotel, il che significa che avrebbe dovuto fermarsi lungo il percorso per caricare le batterie. Quindi sarebbe arrivato al vertice giusto in tempo per ascoltare i discorsi conclusivi”.

Come se le polemiche sull’aereo usato da Johnson non fossero state sufficienti, il popolo inglese si è scagliato anche contro le modifiche apportate alla pista dell’aeroporto di  Newquay, necessarie per permettere l’atterraggio dell’aereo di Joe Biden: “Dicendo che non si sarebbero dovuti spendere quei soldi per le modifiche stiamo quindi dicendo che il leader del mondo libero sarebbe dovuto arrivare a 400km di distanza e farsi dare un passaggio in bicicletta?”

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