Cercare una logica in Jeremy Clarkson, in quello che dice o in quello che scrive, non è sempre semplice. Si contraddice spesso, sa di farlo, e facendolo ricalca alla perfezione il personaggio che negli anni si è costruito: quello di burbero britannico lamentoso, dissacrante e irrispettoso.
Nella sua rubrica settimanale sull'inglese The Sun, ad esempio, solo un paio di settimane fa aveva cercato di convincere i concittadini a rimanere in Inghilterra per le vacanze estive, consapevole che la campagna di vaccinazioni avrebbe reso difficile per molti britannici viaggiare all'estero. Dopo aver elencato le bellezze inglesi però, questa settimana, lo stesso Clarkson si rimangia la parola: "Solo un paio di settimane fa, ho detto proprio su questa pagina che l'Inghilterra era migliore e che quest'anno volevo fare le mie vacanze a Scarborough. Ebbene, non è vero".
La motivazione? Molto semplice: il clima inglese. Le poche giornate di sole primaverile dovevano aver fatto dimenticare a Clarkson i cambi repentini nel meteo britannico, che in questo periodo sembra invece tornato a temperature invernali: "Non ha smesso di piovere da un mese, fa così freddo che i miei capezzoli sono come le manopole in bachelite di un trasmettitore radio della seconda guerra mondiale. E mentre scrivo, soffia il tipo di burrasca che normalmente trovi solo quando navighi intorno a Capo Horn".
Niente gite tra le campagne inglesi quindi per il volto di The Grand Tour che, come tutti noi, dai buoni propositi passa in fretta a una più comoda soluzione: "Voglio andare in spiaggia il prima possibile, leggere un thriller, bruciarmi il naso e svegliarmi ogni mattina con un urgente bisogno di un Bloody Mary".
Clarkson giustifica il suo cambio di opinione spiegando che il più rigido periodo della pandemia ci ha fatto vedere in modo diverso le nostre priorità, portandoci a rimpiangere anche ciò che un tempo odiavamo: "Scommetto che vorreste anche tornare in ufficio. Abbiamo pensato che fosse divertente lavorare da casa, ma non lo è. Perché non ci sono pettegolezzi, non ci sono flirt e non ci si ferma a bere qualcosa con i colleghi dopo che la giornata è finita. La semplice verità è che, essendo britannici, abbiamo sfruttato al meglio il blocco, dicendo a noi stessi che ci saremmo arrangiati. E ci è piaciuto davvero fare il pane e imparare il francese. Ma quello che ci piace davvero è tornare a casa dal pub, a braccetto con i nostri amici, e andare a guardare film e partite di calcio, ed essere circondati da gente al lavoro, e avere i nostri amici intorno per un barbecue".
E anche se non siamo inglesi come Jeremy Clarkson, e i suoi lettori del The Sun, questa grande verità sembra valere anche per tutti noi.