Ironico e pungente, anche nella più triste delle occasioni, Jeremy Clarkson rende omaggio al Principe Filippo a modo suo. Nella rubrica settimanale sull'inglese The Sun curata dall'ex presentatore di Top Gear, il Principe Filippo viene dipinto, forse per la prima volta in questi giorni di lutto per la Monarchia, così come sarebbe piaciuto a lui. E' reale, il racconto di Clarkson, divertente, sopra le righe e capace di mostrare quell'umanità, unica nel suo genere, che tanto mancherà agli inglesi delle prossime generazioni.
"Avrebbe potuto facilmente sposare un'attrice testarda e finire in California, sprecando la sua vita in capricci. Ma non l'ha fatto - scrive Clarkson, raccontando il fascino e il potere del nobile Filippo - Invece, quest'uomo senza radici, rimase sposato con la regina per 70 anni e mai, fino a quando non si ritirò all'età di 96 anni, si allontanò dalle sue responsabilità di Principe consorte".
Un'integrità che ha cambiato le sorti di un giovane nobile ricco e bellissimo che, con attitudini diverse "sarebbe potuto diventare un perdente drogato".
"Immaginatelo. Un uomo orgoglioso. Un comandante della Royal Navy. Un Re a pieno titolo. Destinato a trascorrere 70 anni all'ombra della moglie - continua il presentatore nell'articolo del The Sun - Una volta ha spiegato che una monarchia non esiste a beneficio dei Re, delle Regine e dei Principi, ma a beneficio del popolo. E penso che avesse ragione".
Mecenate di oltre 800 organizzazioni, Filippo ha lavorato per il suo popolo, rimanendo sempre un passo dietro alla moglie, ma senza perdere quel fascino unico e quel piglio "umano" che lo caratterizzava.
"Era un uomo molto bello. Anche io, in passato, mi sarei voltato per guardarlo - scherza Clarkson, perdonandogli anche quel fare irascibile che in molti criticano in questi giorni di dolore - Di tanto in tanto in questi anni ci è stato permesso di vedere attraverso la maschera della servitù della monarchia e abbiamo intravisto il profilo di un eccentrico irascibile che non aveva tempo per fotografi, maledetti intervistatori o idioti".
Ma il caratteraccio di Filippo, e le sue celebri gaffe, non oscurano la vita di un uomo che ha segnato, a modo suo, l'Inghilterra degli ultimi 70 anni: "Lo vedevamo come lo zio burbero ma fieramente leale della nazione. Sarà un mondo diverso senza di lui. Probabilmente sarà un mondo diverso perché siamo senza di lui".